Per i festeggiamenti dei 30 anni di carriera di Andrea Bocelli, non poteva mancare la sua famiglia, I figli Matteo, Virginia e Amos e la moglie Veronica hanno calcato assieme a lui ieri sera il red carpet all’Auditorium della Conciliazione per la premiere del film concerto dedicato al tenore lirico più amato nel mondo. Sorrisi e abbracci che testimoniano il forte legame che negli anni Bocelli ha saputo instaurare con la sua famiglia. Un legame in cui anche la musica ha avuto un ruolo centrale visto che sia Matteo che Virginia hanno seguito le sue orme.
Intervista esclusiva a Matteo Bocelli
Noi di SuperGuida TV abbiamo video intervistato in esclusiva Matteo Bocelli. Il giovane, a proposito del padre, ha dichiarato: “E’ un papà che ha sempre avuto un dialogo con i suoi figli. Nella vita qualsiasi cosa si sceglie di fare bisogna metterci il cuore e la volontà. Penso che alla fine questo lo abbia sempre dimostrato, si è sempre dato da fare dando il massimo in tutto quello che voleva raggiungere e ci è sempre riuscito. E’ sicuramente un grande esempio”.
Al film concerto ha partecipato anche lui: “Al Teatro del Silenzio ho cantato tre brani e in questa versione cinematografica ci sono solo le canzoni che ho eseguito assieme a mio padre, “Fall on me” che ormai mi accompagna dal 2019 e che è il brano con il quale è iniziato tutto. Non mi sento una star del cinema però oltre a questa esperienza porto nel cuore anche quella che ho fatto alcuni fa con George Miller in un film che si intitola “Tremila anni di attesa”. Era una piccola parte ma mi sono divertito tanto. E per chi fa arte credo che divertirsi valga più di tutto il resto”.
Per Matteo Bocelli superare il pregiudizio di essere “figlio di” non è stato facile all’inizio. Ai nostri microfoni ha raccontato: “Ho sempre saputo che ci sarebbero state tante aspettative da parte del pubblico. Penso però che ognuno di noi debba impegnarsi a fare ciò che ama. La passione è più forte di tutto. E’ giusto che ci siano le aspettative, mi sono sempre piaciute le sfide. Affronto questa carriera con grande serenità e sempre con il sorriso sulle labbra”.
A proposito di una eventuale partecipazione a Sanremo, dice: “Penso che Sanremo sia un sogno per chi fa come me questo mestiere. Io l’ho vissuto in un certo senso perché mio padre ha fatto Sanremo Giovani e lo ha vinto e poi ha partecipato nel 1995 con “Con te partirò” e quindi ha sicuramente un peso importante. Voglio però affrontarlo quando sarò soddisfatto di un brano che merita quel palco”.
A chi gli chiede come descriverebbe suo padre, accennando un sorriso, risponde: “Testardo, volenteroso e simpatico”.