Alcune sere fa, esattamente il 3 agosto Massimo Giletti debuttava a La7. Presente in studio durante il tg delle 20 condotta da Francesca Fanuele il popolare conduttore ha chiarito i motivi per cui ha abbandonato la Rai per “traslocare” a La7.
Massimo Giletti: Il servizio pubblico lo si può fare ovunque
Il presentatore de L’Arena e nuovo acquisto di casa Cairo si è mostrato per la prima volta al pubblico della rete dopo il suo travagliato addio alla Rai.
In diretta, Giletti ha accennato al suo nuovo progetto televisivo per l’autunno, ma soprattutto ha spiegato le ragioni della sua rottura con Viale Mazzini:
Son venuto a cercare una nuova strada, che però parte da quella forte che ho appena lasciato. La7 mi dava più certezze di libertà di racconto, di narrazione.
Credo che il servizio pubblico si può fare ovunque e per me fare servizio pubblico significa raccontare quello che vive un paese, senza aver paura, denunciando cosa non funziona ed esaltando la qualità di tanta gente che lavora, anche moltissimi politici.
Mi han dato l’etichetta di populista, ma quando ti attaccano dandoti del populista vuol dire che la politica non vuol cambiare. L’importante è non essere ideologici nell’approccio“
Massimo Giletti debutta su La7 chiarendo i motivi della sua scelta
Nel suo intervento in diretta, il conduttore ha anche accennato – non senza una punta di polemica – all’interruzione del suo rapporto con la Rai.
Per la Rai provo un grande amore, son cresciuto in quella azienda e ho incontrato persone straordinarie. Poi è chiaro che quando arriva un Direttore Generale e impone la sua linea, o la accetti oppure ti alzi e te ne vai.
Io credo che nella grande libertà che ha un Direttore Generale di imporre la linea c’è anche la libertà di un conduttore di decidere che la propria libertà non può essere comprata da niente.
L’addio del conduttore alla Rai nell’ultimo appuntamento con L’Arena
Si era parlato di possibili trattative con Mediaset, addirittura una staffetta con la D’Urso nel pomeriggio domenicale di Canale 5, ma evidentemente l’anchorman brizzolato si è sentito più tutelato nella tv di Urbano Cairo.
Nel suo intervento in diretta non sono mancate frecciatine a “Mamma Rai”:
Qualcuno un domani dovrà dire ai 4 milioni di spettatori, e non a me che me ne devo fare una ragione, la verità, perché pagano il canone.
La media dell’Arena nelle prime due ore era del 21.2%, uno dei più grandi successi di un prodotto interno Rai.
Nessun riferimento, per ora, ai progetti lavorativi che lo impegneranno nel terzo polo televisivo, ha soltanto precisato:
Da settembre parliamo di orari e di luoghi. Adesso per me è importante fare la squadra di lavoro, che devo ringraziare perché son rimasti tutti con me.
Vuol dire che nei momenti difficili le persone vere escono.
L’avventura di Giletti in casa Cairo su La7 è quindi ufficialmente iniziata. In bocca al Lupo!