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Massimiliano Rosolino al Giffoni: “Olimpiadi? Parigi è tosta. Sogno di fare l’inviato e girare l’Italia magari con Linea Blu, Verde, Bianca”

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La 54esima edizione del Festival di Giffoni ha visto la presenza anche di alcuni rappresentanti del mondo dello sport. A incontrare e parlare ai ragazzi è stato Massimiliano Rosolino, campione olimpico di nuoto a Sydney 2000 e campione mondiale a Fukuoka nel 2001. Vediamo insieme cosa ci ha rivelato.

Intervista al campione olimpico di nuoto Massimiliano Rosolino

Per il Team Sport e Salute Illumina, Massimiliano Rosolino ha incontrato i giffoners all’Antica Ramiera. Dopo la carriera nel mondo del nuoto, lo abbiamo visto in televisione come concorrente di Pechino Express. A lui abbiamo chiesto cosa pensa delle Olimpiadi di Parigi 2024 e del futuro del nuoto.

Quali sono i valori che lo sport può dare ai giovani?

I valori che lo sport può dare ai giovani sono quelli che potrebbe dare anche ai grandi. È ovvio che i bambini su questo ci insegnano che hanno voglia di imparare, anche il ripetente, anche il più pigro quando si parla di sport è pronto a dare. Perché vince la parola fiducia nei confronti del proprio maestro, del proprio allenatore e vince l’esperienza quotidiana, fatta di condivisione. I bambini hanno una capacità, a volte di essere un po’ nudi e crudi, bisogna lasciare quel percorso che evolva con le dovute regole. Dall’altra parte hanno una grandissima solidarietà, capiscono quando un bambino sta in difficoltà, capiscono le regole del gioco. Lo sport è un gioco meraviglioso fatto di rispetto, fatto di giornate sì e giornate no ma insieme si chiamano sport lo stesso.

L’Italia è presente alle Olimpiadi di Parigi con la delegazione fino ad ora più numerosa. Cosa dobbiamo aspettarci non solo nel nuoto?

Parigi è tosta. Non che altre edizioni dei giochi non lo siano ma un po’ me le studio, vedo che c’è sempre questa specie di wave, questa onda dal ’92 ad oggi e me le sono viste tutte. La delegazione italiana giustamente è molto numerosa perché è giusto dare più opportunità possibili in questo scenario in cui l’Italia diventa protagonista su discipline inaspettate per noi pubblico. Ma i frutti di oggi sono i semi di 20 anni fa. È ovvio che sono un po’ uno sceneggiatore, un regista e oggi al Giffoni suona bene.

Io guardo anche i tempi di iscrizione, la entry list, sicuramente il nuoto italiano ha alcuni storici perché quando fai tre edizioni dei Giochi diventi storico. Da Quadarella a Gregorio Paltrinieri, Martinenghi, la Pilato anche Carini, Razzetti, le staffette. E anche nell’atletica c’è Larissa Iacopino, la figlia di Fiona May, che alla Diamond League è andata fortissimo e poi Jacobs, Tamberi. Abbiamo tantissimi ragazzi, uno nuovissimo dell’arrampicata. Dove vai vai, in qualsiasi sport, l’Italia si è conquistata il rispetto e forse questa è la cosa più bella legata allo sport, conquistarsi il rispetto con i valori e i risultati.

Per quanto riguarda le serie e i film, che titoli guarda?

Penso di essere trasversale. Anche quando ascolto la musica mia figlia mi dice che ascolto canzoni tristissime e malinconiche. Le serie vedo Mare Fuori e i film come Pretty Woman, io pensando alle Olimpiadi lo lego al Gladiatore. Mi ricordo nel 2004 poco prima di fare le nostre finali sentivo questo sound track. La realtà è che il film anche se fatto di tanti minuti, ad ognuno lascia uno spezzone importante ed è quasi più audio che visivo. Lascia quasi un profumo e non lo dico per romanzare ma molto spesso quando uno ha la possibilità di provare diverse discipline e mi catapulto nel mondo del cinema, capisci che il tuo gusto è diverso da quello che tu immaginavi. Per questo servono queste manifestazioni perché capisci che ti piace tutto, l’importante è che vinca la qualità e la voglia di essere curiosi.

Anni fa ha partecipato a Pechino Express nel mondo televisivo c’è qualcosa che le piacerebbe fare, condurre?

Certo che sì. La realtà è che non dico mai che faccio televisione perché è una cosa che non è direttamente proporzionale al mio impegno. Mi vedo più in ascesa, da campionato regionale e non da olimpiadi. È ovvio che ci sono alcune trasmissioni che ho sempre sognato di poter fare come Linea blu, linea Verde, linea bianca. Di fare l’inviato per vedere l’Italia. Noi quando guardiamo il film vediamo dei posti meravigliosi, anche a volte brutti ma vanno valorizzati, e lo sport fa questo. Il futuro dello sport è lasciare un traccia. Per questo Sport e Salute insieme al team Illumina ha deciso di venire qui al Giffoni Sport per poter iniziare a lasciare una piccola traccia. Poi possiamo sempre migliorare ma è importante provarci.

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