Maria De Filippi non ci sta e con una lunga lettera inviata a Dagospia ha voluto precisare come funziona davvero il programma “Uomini e Donne”. Ecco cosa ha scritto la regina di Mediaset.
Maria De Filippi a Roberto D’Agostino: “ecco come funziona Uomini e Donne”
Roberto D’Agostino durante l’ultima puntata di Live – Non è la D’Urso parlando del matrimonio di Pamela Prati ha alzato la voce sottolineando che non è altro che una grande farsa. Il giornalista però è andato oltre citando anche il programma “Uomini e Donne” di Maria De Filippi definendolo “finto e pettinato“.
In studio Karina Cascella, creatura nata proprio nel dating show di Canale 5, ha subito preso le difese del programma, ma oggi a rispondere per le rime al direttore di Dagospia è proprio Maria De Filippi. La conduttrice, infatti, con una lunga lettera ha voluto precisare una serie di cose.
Maria De Filippi risponde a Dagospia
“Caro Dago, volevo dirti che posso darti la mia parola (che spero basti…), che a ‘Uomini e Donne‘ non è mai esistito un copione, che chi partecipa non ha indicazioni di scelte da seguire e che se qualcuno finge, finge a nome suo e certo evitando in ogni modo di farsi scoprire dalla redazione che vive come un mantra lo scopo di mantenere sinceri e naturali tutti i partecipanti, tronisti o corteggiatori che siano”
Queste le parole scritte da Maria De Filippi pubblicate integralmente da Dagospia. Una lunga lettera che la conduttrice di Canale 5 ha voluto scrivere per difendere il suo programma accusato di essere frutto di un copione prestabilito a tavolino dagli autori. La De Filippi è andata oltre chiedendo a Roberto D’Agostino di fare il nome dell’autore che, parlando di Uomini e Donne, ha scritto che è un programma “pettinato”:
“Ti chiedo la cortesia di fornirmi l’indirizzo email o le generalità di tal ‘Fabio’ che pare abbia scritto su Dagospia che si, lui sa che Uomini e Donne è pettinato, come lo hai definito tu”.
La De Filippi, giustamente, vuole difendere il lavoro di tante persone che sono dietro Uomini e Donne:
“Posto che non è vero anche se tu sei libero di pensarlo (pur sbagliando), vorrei però avere la possibilità di denunciare il signore che dice che esiste un copione o almeno significargli tramite un legale, che non può dire finte verità come se fossero vere. Chi dice il falso di solito ne paga conto. Se non ti dispiace mi piacerebbe poter difendere il lavoro di tutti noi…”