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Giffoni Film Festival 2024, intervista a Marco D’Amore: “Interpretare Ciro mi ha tolto pregiudizi. Crollo a Scampia? Spero che chi amministri faccia corrispondere al dolore i fatti”

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Marco D’Amore è intervenuto al Giffoni Film Festival per un workshop con i ragazzi della manifestazione. L’attore, diventato popolare per il ruolo di Ciro nella serie “Gomorra”, è stato accolto da un bagno di folla lungo il blue carpet, non si è sottratto agli autografi e alle foto ricordo che tante fan gli hanno chiesto, dimostrandosi personaggio disponibile e molto alla mano.

Giffoni Film Festival 2024, intervista a Marco D’Amore

Noi di SuperGuida TV abbiamo video intervistato in esclusiva Marco D’Amore. L’attore ci ha raccontato dell’emozione che ha provato nel trovarsi a questa importante manifestazione che vede al centro le nuove generazioni:

“A distanza di anni, l’affetto del pubblico mi intimidisce e faccio fatica ad abituarmi. E’ qualcosa che ti tocca il corpo e quando lo senti su di te hai la sensazione di stare bene. Dopotutto chi fa il mio mestiere lo fa soprattutto per gli altri”.

Marco D’Amore è stato protagonista due mesi fa di una reunion speciale per festeggiare i 10 anni di “Gomorra“, diventata una delle serie italiane più popolari all’estero. Una serie che di cui ancora oggi si continua a parlare: “Rimane la stima reciproca, l’affetto e il rispetto che nutriamo l’uno verso l’altro nonostante i percorsi ci abbiano portato lontani. Riconduco quell’esperienza ad un momento di intimità e di umanità così profondo tra di noi da sentirci perfino al riparo da tante critiche e da tanti detrattori. Ci siamo sempre difesi l’uno con l’altro perché conoscevamo le buone intenzioni che avevamo. E’ un qualcosa che si rianima e si accende ogni volta che ci incontriamo”.

Chiediamo poi a Marco se il ruolo di Ciro gli abbia più dato o più tolto. Con profonda onestà, Marco risponde: “Direi che mi ha dato e mi ha anche tolto ma tutto in un’accezione positiva. Mi ha tolto pregiudizi ma anche una certa presunzione che avevo rispetto a quanto fossi bravo, mi ha riconsegnato una vita diversa oltre che la popolarità. E poi ovviamente mi ha dato la possibilità di esprimermi anche attraverso altri talenti. Mi ha fatto debuttare alla regia, scrivere il mio primo film. Non posso che avere una totale riconoscenza nei confronti di Ciro”.

Marco D’Amore ha poi commentato i terribili fatti avvenuti a Scampia, teatro del tragico crollo avvenuto nella Vela Celeste: “La politica non è rimasta in silenzio, sono io a rimanere invece in silenzio e lascio a chi ne sa più di me, a chi ha molto più di me da dire, la possibilità di esprimersi attraverso i mezzi che preferisce. Preferisco un religioso e dignitoso silenzio sperando che chi amministri faccia corrispondere al dolore i fatti”.

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