Marco Bocci si è raccontato a cuore aperto dalle pagine del Corriere della Sera: la malattia, il ritorno a teatro con “Lo zingaro” e sul set con un nuovo film. Sul finale anche un pensiero per l’amata moglie Laura Chiatti.
Marco Bocci: “Lo zingaro sono io”
Tutti lo ricordano per il ruolo del vicequestore Domenico Calcaterra in Squadra Antimafia e per il suo flirt “cinematografico” con Rosy Abate, ma in realtà Marco Bocci è un attore che ha saputo districarsi con egual successo tra cinema, teatro e tv. Per molti è anche un vero e proprio sex symbol, anche se il suo cuore è tutto per la moglie Laura Chiatti e per i due figli Enea e Pablo. Negli ultimi anni però la sua vita ha subito un enorme scossone quando viene ricoverato per una malattia scoperta quasi per caso grazie ad un incidente avvenuto durante una gara di Bmw.
A raccontarlo dalla pagine del Corriere della Sera è proprio l’attore: ”
quell’incidente ha reso palese, ha slatentizzato la mia malattia, ne ha reso possibile l’accertamento e la diagnosi, herpes al cervello, che altrimenti avrebbe avuto un corso dall’esito irreversibile.
Una terribile malattia che Marco Bocci ha deciso di raccontare e condividere con il pubblico portando in scena lo spettacolo teatrale “Lo Zingaro” su cui rivela:
Lo Zingaro sono io: mio padre era ex pilota e, sin da quando avevo 6 anni, mi portava alle corse, era un accanito fan di Senna e mi ha contagiato. Da allora è iniziata la mia fascinazione per il pilota di Formula 1.
Marco Bocci e la malattia: “è importante vivere giorno per giorno”
La malattia ha sicuramente cambiato la vita di Marco Bocci. A raccontarlo è lo stesso attore che ha sottolineato come quando tutti noi quando siamo in ottima salute non consideriamo minimamente questa variabile importante che purtroppo fa parte della nostra vita.
“Quando sei in salute, o credi di esserlo, non ti rendi conto di quante cose dai per scontato e di quanto prendi solo il peggio della vita” ha dichiarato Bocci che prima di scoprire di avere un herpes al cervello stava lavorando a diversi progetti di lavoro. Ad un certo punto però tutto cambia come ha raccontato l’attore:
quando è crollato il pensiero di essere invincibile, ho capito di come, invece, sia importante vivere giorno per giorno. Nella normalità, infatti, la percezione della morte non ti è vicina in maniera invadente, ma solo quando ti tocca in prima persona capisci quanto sia poco distante da te e ti attacchi molto al presente, rimandando ogni progetto. A me è venuta una rabbia, una voglia di vita che prima dell’incubo non avevo.
Oggi Marco Bocci sta bene ed è tornato a progettare. Il primo film da regista “A Tor Bella Monaca non piove mai” è nato proprio in ospedale dove ha preso forma anche lo spettacolo teatrale “Lo zingaro” su cui dice:
La vicenda dello Zingaro spiega come a volte accadano fatti inspiegabili, cui non sai dare risposte.
Sul finale un pensiero per la moglie Laura Chiatti e a sorpresa rivela il titolo di un nuovo film:
mi ha sempre stimolato a non rinunciare alle mie passioni, al mio lavoro e infatti ho appena finito di girare un nuovo film, “Bastardi a mano armata”, un thriller diretto da Gabriele Albanesi.