É una Mara Venier intimista, la protagonista in un’ospitata a Belve, che rivela tutta la sofferenza patita anche alle prese con la depressione. Il male di vivere può colpire indipendentemente dal ceto sociale di appartenenza e la conduttrice né l’esempio in carne ed ossa. Peraltro, la primadonna delle reti Rai rivela, inoltre, di aver subito violenza psicofisica.
Mara Venier si svela senza filtri: la verità a Le Belve
Nell’intervista andata in onda sulle reti TV e streaming di Rai, il 19 novembre 2024, Mara Venier torna a raccontarsi senza filtri, svelando i dolori affrontati negli anni. Incalzata dai quesiti della conduttrice di Belve, Francesca Fagnani, guardando al led-wall una foto che la ritrae all’età dei 20 anni Mara non nasconde di essere rimasta vittima di violenza. “In quegli anni, ho affrontato un periodo terribile. Una violenza fisica e psicologica durata molti anni e che ho subito perché ero incapace di reagire”, esordisce, nei panni di ospite in studio.
Per la popolare conduttrice i momenti difficili non sono mai mancati. Al di là dei successi in carriera che la decretano come primadonna imbattuta nel record del maggior numero di edizioni condotte al timone di Domenica in. Ed è impossibile dimenticare l’umiliazione provata negli anni in cui non veniva confermata alla conduzione del suo amato programma, Domenica In.
La responsabilità alla base della crisi è del “sistema” malsano, in una società che corre e non aspetta nessuno e dove a regnare è la competizione spietata. Tuttavia, nonostante le delusioni subite rispetto alle conoscenze nello showbiz, Mara ha trovato nella rivale Maria De Filippi un’amica leale, soprattutto nel momento di difficoltà: “Sono rimasta delusa da tante persone che ho aiutato […] Chissà perché spariscono. Non mi dimentico chi mi ha aiutato nei momenti difficili nella vita. Mi è stata accanto quando mia mamma era in ospedale“.
La Zia d’Italia svela il retroscena della depressione
In passato, non a caso è giunta anche alla scoperta della malattia psicofisica, che l’accomuna a tanti, vip e nip, ovvero la depressione: «Pensavo fosse una malinconia dovuta a tante cose capitatemi nell’adolescenza. Poi ho cominciato a capire che non era più malinconia -ammette, tra le dichiarazioni intimiste-. Avevo 20 anni la prima volta che ho percepito uno stato d’animo che non mi avrebbe portato a niente, o perlomeno ti portava solo a un pensiero che è bene non dire».
Oggi che ha 74 anni e porta le cicatrici dei dolori, la “Zia d’Italia” non nasconde la fragilità, con la riscoperta consapevolezza di sé: «Non nascondo più niente: se sei fragile sei fragile». Anche oggi che si palesa forte all’apparenza – l’io fragile di sé- l’accompagna, dopo un’emorragia subita alla retina dell’occhio destro, che l’ha portata a diverse operazioni chirurgiche nell’ultimo periodo. Ma l’importante è imparare a convivere con la parte vulnerabile di sé. E lei ne è un role-model in carne ed ossa.