Mara Venier è stata ospite del BCT – Festival Nazionale del Cinema e della Televisione di Benevento per ritirare il Premio alla carriera e si è lasciata andare ad alcune riflessioni. Ai nostri microfoni e a quelli di altre testate ha rivelato la paura per il marito durante la conduzione di Domenica In in piena pandemia ma ha anche detto che questi ultimi sono gli anni più beli della sua carriera.
Mara Venier, l’intervista
Premio alla Carriera a Benevento. Quali sono stati gli anni più belli e quali, invece, i più difficili?
“Gli anni più belli sono questi ultimi. Quando pensi che la vita sia finita e invece, ti regala dei momenti meravigliosi. L’amore del pubblico che, dopo tanti anni, ancora c’è. Credo che il periodo più bello della mia vita sia questo. A 70 anni sono felice, realizzata. Ho l’amore di mio marito, dei miei figli e dei miei nipoti. Chi l’avrebbe mai detto che a 70 anni stavo ancora qua. Non ho mai avuto tante proposte di lavoro come in questi ultimi anni. Quando pensi davvero di essere finito, la vita ti regala delle sorprese meravigliose e per me questi ultimi anni sono stati bellissimi. Posso soltanto dire grazie”.
Sei la più amata di sempre perché non te la tiri e ricordi le tue origini di Campo dè Fiori
“Nasco figlia dei fiori e sono sempre rimasta questa. Sono sempre stata me stessa, sono sempre uguale. Non sono mai cambiata e tutto quello che è arrivato è davvero tanta roba, come si dice”.
Anni fa è stata protagonista di una fiction con Gianni Morandi. Le piacerebbe ritornare a fare fiction?
“Oh, questa è una bella domanda. Non lo so. Da una parte sì, dall’altra no. Io amo Domenica In. Mi piace quello che faccio. Mi piace questo programma ed è il mio punto debole. Ogni anno dico è l’ultimo e poi, quando me lo richiedono non so dire di no. Tornare a recitare, non so se sarei ancora in grado. Intanto ti devi svegliare alle 5:00, io lo faccio, ma il trucco, l’imparare le parti … non so, però con Morandi sì”.
Ha avuto tantissimi personaggi nel suo salotto domenicale. C’è ancora qualcuno che le manca o che sogna da avere come ospite?
“No, non sogno nessuno perché tutti quelli che ho avuto sono stati empatici. Il rapporto che si crea con l’ospite, anche quello comune, è ciò che conta. A me non cambia avere il grande ospite o magari, una signora che ha perso la figlia. In quel momento, amo chi ho davanti. Credo che, questo, sia il segreto”.
Il Direttore Coletta ha detto che è l’unica in grado di parlare alla pancia della gente e rappresenta la Rai, in questo momento. Quanto ha sentito la responsabilità nei confronti degli italiani nonostante le tue paure durante i mesi di pandemia?
“Avevo paura perché sono molto grande e ho un marito, più grande di me con un problema polmonare, e non c’erano i vaccini. Ho avuto molta paura e per una domenica me ne sono andata. Avevo una paura terribile che potesse capitare qualcosa, non a me ma a mio marito”.