“Magistrati”, intervista a Cesare Bocci: “La conduzione mi diverte molto. Montalbano un periodo meraviglioso, Luca Zingaretti ha avuto sulle spalle una responsabilità enorme”

Cesare Bocci

Da domenica 10 novembre andrà in onda su Raitre in seconda serataMagistrati” il nuovo true crime che ripercorre casi di cronaca noti attraverso il racconto dei magistrati. Sei puntate condotte da Cesare Bocci, il Mimì Augello di Montalbano, che traghetterà i telespettatori alla scoperta delle storie professionali, ma anche dei dubbi, delle paure, delle soddisfazioni degli uomini di legge, custodi della legalità e della giustizia.

“Magistrati”, intervista a Cesare Bocci

Noi di SuperGuida TV abbiamo video intervistato in esclusiva Cesare Bocci. In merito alla scelta dei magistrati che saranno di volta in volta protagonisti delle diverse puntate ha dichiarato: “E’ stata fatta una ricerca è durata molto tempo sui casi che si sarebbero potuti portare avanti. Tutto è dipeso anche dalla disponibilità perché per tanti magistrati non è possibile apparire. I casi che abbiamo trattato hanno avuto un peso perché fanno parte della nostra storia e mi auguro che questo faccia presa sul pubblico. Mi ha colpito molto l’umanità e la scelta difficile che hanno fatto questi uomini e queste donne”.

La puntata che andrà in onda il 15 novembre sarà dedicata alla Giornata Internazionale contro la Violenza sulle donne. Il femminicidio è diventato una piaga sociale di cui si sente parlare purtroppo tutti i giorni: “Purtroppo si spera sempre che sia l’ultimo perché è talmente grande il clamore e talmente grande l’indignazione che si pensa questo sia sufficiente per fermare una piaga così straziante. Non è così invece, bisogna fare una riflessione più profonda a livello culturale che deve partire dalla scuola. Il rispetto dell’essere umano deve essere insegnato sin da quando si è bambini. E’ una battaglia difficile che se si vuole intraprendere durerà tantissimi anni”.

Non è la prima volta che Cesare Bocci conduce un programma. Lo aveva già fatto con “Il giallo e il nero” nel 2013. Una veste quella di conduttore che gli piace molto: “Mi diverte molto. Per Raitre avevo già fatto Il giallo e il nero che era un programma sui delitti irrisolti, poi mi è capitato di presentare anche Miss Italia. Esperienze che mi hanno stimolato molto. E’ come nel campo della recitazione che mi piace fare il musical, la fiction, la docufiction. Sono curioso, amo cambiare”.

Non possiamo concludere la chiacchierata con Cesare Bocci senza chiedergli di Montalbano. A pretesto abbiamo preso una dichiarazione di Luca Zingaretti che in occasione della conferenza stampa del film “La casa degli sguardi” presentato alla Festa del Cinema di Roma ha dichiarato di non essere riuscito a vivere appieno quegli anni e di aver vissuto quell’esperienza come una costrizione.

A tal proposito, Cesare Bocci ha dichiarato: “Luca ha avuto una responsabilità sulle spalle, una pressione enorme. Per tutti noi è stato un periodo meraviglioso, un arco di vita che è durato 20 anni in cui sono successe tante cose e purtroppo anche brutte. Ci sono state nascite, fidanzamenti, matrimoni, separazioni e tante persone belle ci hanno lasciato. Si è concluso un periodo che ci ha lasciato a tutti un grande affetto e una stima reciproca enorme”. 

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