Luna di miele con mamma, la recensione della commedia (no spoiler)

Luna di miele con mamma - film

Lucas sta per sposare la sua fidanzata, ma come nel peggiore degli incubi la futura sposa lo abbandona proprio sul simbolico altare del comune. Una chiamata del suo ex infatti la convince a fuggire con lui, lasciando il malcapitato Lucas ben più che sconsolato.

Ma come già sottintende il titolo del film, ovvero Luna di miele con mamma, nulla è perduto. O almeno non vanno buttati all’aria i soldi spesi per celebrare il mancato lieto evento, con quel viaggio di nozze che si ha da fare comunque ad ogni costo. Soltanto che a partire con il protagonista sarà. per l’appunto…sua madre Lily! In quella vacanza già prenotata sull’isola di Mauritius, un evento per sole coppie, Lucas e Lily dovranno fingere di essere marito e moglie, con conseguenze del tutto imprevedibili.

Luna di miele con mamma, la recensione: questo l’ho già visto

Tutto, fin dalla prima scena con il matrimonio annullato a un secondo dal fatidico sì, ha un ché di forzato che lo rende potenzialmente irricevibile a uno spettatore un pizzico smaliziato. E quando poi soprattutto la prima metà si arricchisce di passaggi potenzialmente ambigui, quasi in una sorta di complesso di Edipo al contrario, laddove tra figlio e genitrice deve essere mantenuta la bugia agli occhi degli altri, reali, sposini, si sfiora il trash più o meno volontario.

Alla base di Luna di miele con mamma vi è il film spagnolo Un amore di mamma (2022), altra esclusiva del catalogo Netflix di qualche anno fa che ottenne un discreto successo di visualizzazioni sulla piattaforma. Destino che lo accomuna a questo remake, stabile da qualche giorno nella top 10 dei titoli più visti dagli abbonati, evidentemente incuranti di premiare titoli fotocopia.

Non è mai troppo tardi per crescere

Una serie di situazioni via via più improbabili fa così da sfondo a questo tardivo coming-of-age di un mammone che, superati i trent’anni, si ritrova per la prima volta ad assumersi qualche rischio e a uscire dalla sua comfort zone, spinto proprio da quella madre che invece sembra vivere una seconda giovinezza. In tutto questo la figura del padre e marito affidato al noto comico Kad Merad è in secondo piano, tra avventure romantiche nuove di zecca che rischiano di rimescolare il tram-tram familiare con conseguenze traumatiche.

Il divertimento e l’umorismo sono di bocca buona e allo stesso tempo il romanticismo è fin troppo banalizzato, con tanto di esaltazione della “vita da single” che vorrebbe farsi iconoclasta quando in realtà appare soltanto come un risvolto gratuito. Più interessante la gestione di alcune figure secondarie, a cominciare dall’almodovoriana Rossy De Palma nel ruolo di una fresca mogliettina, e un paio di gag “sporche”, ma nel complesso l’ora e mezzo di visione soffre di una generale inconsistenza e prevedibilità, con sentimenti spenti e l’irriverenza sulla carta alla base in fin dei conti all’acqua di rose per risultare anche efficace.

Conclusioni finali sulla recensione di Luna di miele con mamma

Tutto si aspettava il povero Lucas tranne di passare la Luna di miele con mamma: ma questo è il tragicomico destino a cui va incontro dopo essere stato mollato dalla sposa a un passo dal giuramento d’eterno amore. Ecco allora che la vacanza diventa un’occasione per entrambi di comprendersi meglio e non soltanto di far evolvere il loro rapporto, ma anche di (ri)trovare se stessi.

Rifacimento in salsa francese di una pellicola spagnola di pochi anni fa, il film non offre spunti interessanti in una sceneggiatura che si fa inutilmente ambigua, senza trovare la corretta chiave di lettura per offrire qualcosa in più di una manciata di gag banali e/o poco riuscite. I novanta minuti di visioni scorrono stanchi e privi di guizzi, incapaci di sfruttare le potenzialità edipiche alla base.

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