L’ultimo samurai – Opinioni e recensione del film

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L’ultimo samurai è un film del 2003 di genere Storico/Avventura diretto da Edward Zwick, con protagonisti Tom Cruise, Timothy Spall, Ken Watanabe, Billy Connolly, Tony Goldwyn, Hiroyuki Sanada, Koyuki, Shin Koyamada. Il film ha una durata di circa 154 minuti. Ecco la nostra opinione e recensione sul film.

La Trama del film L’ultimo samurai

Nel 1876 Nathan Algren, ex capitano dell’esercito statunitense dipendente dall’alcool e mai ripresosi dalle violenze vissute e compiute nella guerra contro gli indiani, si guadagna da vivere come “attrazione pubblicitaria” per i fucili Winchester in spettacoli itineranti.

L’uomo viene contattato da un suo ex superiore affinché svolga il ruolo di consulente per l’esercito giapponese: l’imperatore del Sol Levanti infatti vuole eliminare definitivamente la minaccia dei samurai, ancora presenti sul territorio. Arrivato in terra nipponica Algren scopre il contrasto tra la corsa alla modernità, di derivazione occidentale, e l’antica cultura nativa basata sull’onore e il rispetto.

I generali locali hanno intenzione di affrettare l’attacco verso i ribelli, nonostante il protagonista si dichiari contrario in quanto crede che le truppe, mal addestrate, non siano ancora pronte. E la sua reticenza si dimostrerà fondata quando vengono decimate in un’incursione dei samurai, alla quale Algren sopravvive per miracolo.

Per la sua dimostrazione di grande coraggio, l’americano viene risparmiato dagli avversari per ordine del comandante Katsumoto, il loro leader, e condotto come prigioniero nel villaggio nemico. Qui, dopo essersi ripreso a fatica dalle gravi ferite, scoprirà un mondo a lui sconosciuto e deciderà di servire la causa dei samurai, ottenendo col tempo il rispetto e l’amicizia di Katsumoto e decidendo di scendere in battaglia al suo fianco.

La recensione del Film L’ultimo samurai

Figlio di un’epica hollywoodiana purtroppo andata scemando negli ultimi anni, anche per colpa dell’invasione dei cinecomic e di blockbuster più “facili”, L’ultimo samurai è un’opera ricca di pathos ed emozioni in cui la filosofia dei samurai, pur addolcita in favore del grande pubblico, trova momenti altamente suggestivi nel corso delle due ore e mezzo di visione.

Gesta di sacrificio, atti di indomito coraggio e un finale dolce-amaro che chiude magnificamente il cerchio rendono L’ultimo samurai un kolossal in costume quasi d’altri tempi, equamente diviso tra le spettacolari scene di battaglia (sempre accompagnate dalla sontuosa colonna sonora del maestro Hans Zimmer) e un substrato drammatico degno di nota nella caratterizzazione del protagonista occidentale.

Sequenze come il primo attacco dei guerrieri nella foresta immersa nella nebbia o l’intensa schermaglia finale offrono momenti visivamente intensi, e l’affascinante ambientazione indigena è il palcoscenico ideale per il percorso redentivo di un uomo pronto a riscoprire i propri ideali. Interessante anche il contesto politico, con la caratterizzazione ambigua del giovanissimo Imperatore che vuole modernizzare il Paese ma ha al contempo profonda stima del suo avversario nonché vecchio maestro.

Tom Cruise si rivela la scelta ideale per il ruolo del tormentato capitano Algren e si dimostra a suo agio nelle numerose coreografie con arma bianca, e il cast orientale vanta interpreti di primissimo piano come Ken Watanabe (lanciatosi definitivamente anche ad Hollywood dopo questo film) e Hiroyuki Sanada, perfetti interpreti di figure così ricche di malinconico magnetismo.

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