Al Festival di Sanremo 2025, Sony Music Italy, oltre che con diversi cantanti in gara è stata protagonista anche di un’iniziativa che ha ottenuto enorme successo da parte del pubblico. La società di produzione musicale, con sede a Milano, ha aperto durante la settimana festivaliera il SONY MUSIC STORE & MORE, un hub polifunzionale di oltre 150 mq in Corso Garibaldi 28 a Sanremo, a pochi passi dal Teatro Ariston. Cittadini e turisti hanno avuto così la possibilità di incontrare i cantanti ma anche di scattare foto e molto altro. Noi di SuperGuidaTv abbiamo avuto il piacere di intervistare Luca Fantacone, direttore catalogo Sony Music Italy. Ecco cosa ci ha raccontato sull’iniziativa e sulle novità che in futuro Sony Music intende sviluppare.
Luca Fantacone di Sony Music Italy a Sanremo 2025 – Intervista
Cosa vi ha spinto a inaugurare il Sony Music Store & More proprio durante il Festival di Sanremo? Quali sono le principali caratteristiche di questo spazio e come si inserisce nella strategia di Sony Music Italy?
“Ci ha spinto la volontà di coinvolgere il pubblico più possibile attraverso uno spazio che non è solo di vendita, non è solo un negozio di dischi che già di per sé ha un valore, ma è uno spazio multimediale immersivo, dove il pubblico può avere un’esperienza, entrare nel mondo nella musica, dei nostri artisti e creare dei contenuti, condividerli e quindi vivere un’esperienza a tutto tondo in un’epoca dominata dallo streaming”
In un’epoca dominata dallo streaming, qual è il ruolo di un hub fisico come questo?
“Quello proprio di creare un’esperienza fisica, diciamo nella vita reale, proprio cercando di rompere un po’ quella disintermediazione che c’è fra chi è davanti a uno schermo di un cellulare o di un device digitale e il contenuto. In questo caso il contenuto lo vedi, lo senti, lo vivi, lo tocchi in un negozio come questo, che appunto è anche un’esperienza multisensoriale”
Com’è stata la risposta del pubblico e soprattutto come hanno reagito gli artisti che avete portato a Sanremo?
“La risposta del pubblico è stata entusiastica, confermando il fatto che ci voleva un tipo di luogo come questo in un evento fondamentale come Sanremo. Gli artisti sono stati messi tutti più a loro agio possibile nel senso che lo spazio non solo è grande ma è molto completo e permette loro, anche in attività un po’ frenetiche come i firmacopie piuttosto che altre attività tipo party, i Panel, di stare in condizioni di avere proprio una struttura molto versatile e che potessi anche accogliere il pubblico nel modo migliore possibile”
Come si sta evolvendo il catalogo Sony Music in relazione alle nuove tendenze musicali e ai formati fisici come il vinile?
“In base alle esigenze del pubblico più giovane innanzitutto, che ha la possibilità di scoprire o riscoprire, anche di decadi fa, attraverso i social i trend digitali. Noi facciamo di tutto per cercare di connettere il pubblico alla musica in modo tale che possa tenerla con sé il più possibile e quindi questo si basa su una visione del lavoro del catalogo estremamente contemporanea e non vecchio stile”.
Il vinile sta vivendo una rinascita: che peso ha oggi nelle vendite e nel mercato discografico rispetto al digitale?
“Il vinile si posiziona sempre con una percentuale che è fra il 20 e il 30% a seconda dei periodi, ed è in continua crescita anche se è una crescita che non è più esponenziale come è stato qualche anno fa, però è di fatto il formato fisico consolidato e di riferimento per tutte le generazioni, che è una cosa abbastanza impensabile se andiamo indietro di 6-7 anni, nessuno l’avrebbe mai detto, in questo modo invece fortunatamente il trend è nato e l’industria è stata molto validamente in grado di seguire il trend, di alimentarlo e quindi di offrire di ricominciare a dare un’offerta di vinili molto completa a tutto il pubblico”.
Quali sono gli album del catalogo Sony più richiesti oggi dal pubblico?
“C’è una grossa differenza ovviamente fra il fisico e il digitale. Diciamo che ovviamente la parte pop contemporanea e quella Urban, fanno la parte del leone. C’è però una grossissima scoperta anche in fisico di una parte del catalogo Sony. È fondamentale che tutta la storia della canzone italiana, quindi tutti i cantautori storici, da De Andrè a Baglioni, ma anche Venditti, Dalla e molti altri, che fanno parte del nostro catalogo e che sono la parte più illustre dello stesso, possa arrivare a un pubblico sempre più grande anche a ragazzi sotto i 23 anni. In modo che i giovani la incontrano e la sposano”.
Sanremo è ancora una vetrina importante per gli artisti italiani: qual è il ruolo di una major come Sony Music in questo contesto?
“Il ruolo è quello ovviamente di cercare di interpretare al meglio un evento così, che ha un impatto sul mercato eccezionalmente alto e soprattutto offrire qualità. Offrire più qualità possibile in diverse aree artistiche ma cercare sempre di fare della qualità l’elemento fondamentale che può generare qualità ma che genera anche tanta quantità e a volte si pensa che la qualità e la quantità si tozzino, in realtà non è necessariamente così, anzi”.
C’è un progetto legato a Sanremo che vorreste sviluppare nei prossimi anni?
“Di sicuro questo dello Store è un progetto che noi abbiamo iniziato per primi l’anno scorso con uno Store molto più tradizionale di questo e quindi questo tipo di sperimentazione che non è più una sperimentazione oramai, continuerà anche nei prossimi anni. Faremo dei ragionamenti per capire come proporre una cosa simile, ma in realtà molto diversa anche il prossimo anno, anche in funzione di come cambierà il festival e il mercato”.