The Voice. Giorgia è indubbiamente tra le voci più belle della musica italiana. La sua presenza al Festival di Sanremo 2023 è sicuramente una delle più attese. Alla sua quinta partecipazione in gara si presenta con “Parole dette male“, un brano firmato da Bianco e Francesco Roccati, mentre le musiche sono di Bianco, Francesco Roccati, Big Fish e Gianclaudio Fracchiolla.
Loredana Bertè canta “Pazza” a Sanremo 2024: testo della canzone e significato
Loredana Bertè torna in gara al Festival di Sanremo 2024 con il brano “Pazza“. A distanza di cinque anni dall’ultima partecipazione, la regina del rock è pronta a calcare il palcoscenico del Teatro Ariston di Sanremo con una canzone manifesto che ha già conquistato la critica e i giornalisti.
Pazza è il manifesto definitivo della cantante di Bagnara Calabra, voce di tantissimi successi relegati alla storia della musica italiana.
Il significato di “Pazza”
“Pazza” è la canzone con cui Loredana Bertè partecipa per la 12ima volta al Festival di Sanremo 2024. Un brano rock, una celebrazione della diversità, una canzone che suona e risuona all’orecchio più attento dell’ascoltatore come una versione 4.0 di “Non sono una signora“. A chi più volte le ha detto “sei pazza”, la Bertè risponde con una canzone che è il racconto della sua vita. Una vita fatta di salite e discese, di ostacoli e cambi di corsia, ma anche di amore e di un “cuore spremuto come un dentifricio”. Pazza, ma sincera. Pazza, ma onesta. Pazza senza bisogno di chiedere perdono a nessuno, perchè “mi perdono da sola”.
La canzone è una bomba, così come il messaggio celato nelle parole. A questo punto resta solo una cosa: il podio se non la vittoria!
Loredana Bertè, il testo di “Pazza”
di L. Bertè – A. Bonomo – L. Chiaravalli – A. Pugliese
Sono sempre la ragazza
Che per poco già s’incazza
Amarmi non è facile
Purtroppo io mi conosco
Ok ti capisco
Se anche tu te ne andrai via da me
Col cuore che ho spremuto come un dentifricio
E nella testa fuochi d’artificio
Adesso vado dritta ad ogni bivio
Va bene sono pazza che c’è, che c’è
Io sono pazza di me, di me
E voglio gridarlo ancora
Non ho bisogno di chi mi perdona io, faccio da sola, da sola
E sono pazza di me
Sì perché mi sono odiata abbastanza
Prima ti dicono basta sei pazza e poi
Poi ti fanno santa
Io cammino nella giungla
Con gli stivaletti a punta
E ballo sulle vipere
Non mi fa male la coscienza
E mi faccio una carezza perché non riesco a chiederle
Col cuore che ho spremuto come un dentifricio
E nella testa fuochi d’artificio
E se in giro è tutto un manicomio
Io sono la più pazza che c’è, che c’è
Io sono pazza di me, di me
E voglio gridarlo ancora
Non ho bisogno di chi mi perdona io, faccio da sola, da sola
E sono pazza di me
Sì perché mi sono odiata abbastanza
Prima ti dicono basta sei pazza e poi
Poi ti fanno santa
Scusa se ti ho fatto male
Forse non sono normale, o forse
Io sono pazza di me, di me
E voglio gridarlo ancora
Non ho bisogno di chi mi perdona io, faccio da sola, da sola
E sono pazza di me
Sì perché mi sono odiata abbastanza
Prima ti dicono basta sei pazza e poi
Poi ti fanno santa