Lo Squartatore è la nuova docuserie proposta da Netflix che promette di conquistare gli appassionati del genere crime. Diretto da Jesse Vile e Ellena Wood, la serie è composta da quattro episodi e rievoca i terribili omicidi di tredici donne che ebbero luogo nel West Yorkshire e a Manchester tra il 1975 e il 1980. La polizia chiamò il colpevole con il soprannome “Yorkshire Ripper”, ovvero lo Squartatore dello Yorkshire. Attraverso i quattro episodi, si esplorerà il caso esaminando le interviste con gli investigatori che all’epoca si occuparono delle indagini, dei giornalisti che lo seguirono, dei sopravvissuti e delle famiglie delle vittime. La docuserie sarà disponibile per intero sulla piattaforma Netflix il 16 dicembre.
Lo Squartatore su Netflix: la trama della docuserie
Per cinque anni, tra il 1975 e il 1980, gli omicidi dello Squartatore dello Yorkshire hanno gettato un’ombra oscura sulle vite delle donne nel Nord dell’Inghilterra. Tredici donne sono morte, e per tutti quegli anni la polizia si è data da fare per catturare il vero responsabile. Nessuno si sentiva al sicuro. Ogni uomo poteva essere un potenziale sospettato.
Lo Squartatore: chi era il serial killer dello Yorkshire
Nel 1981, Peter Sutcliffe venne accusato dell’omicidio di tredici donne e del tentato di altre sette. Nato nel 1946 a Bingley, nel West Riding of Yorkshire, da una famiglia cattolica lavoratrice, all’età di 15 anni lasciò la scuola per svolgere svariati lavori umili. Da impiegato alla Britannia Works of Anderton International finì per lavorare come autista per una ditta di pneumatici. Licenziato, rimase a lungo senza lavoro. Sutcliffe era un regolare frequentatore di prostitute a Leeds e a Bradford.
La sua ossessione nell’assassinare donne di strada sembrava nascere da una discussione sul pagamento, anche se più volte aveva affermato di aver sentito la voce di Dio che lo induceva a farlo. Nel 1969 aggredì la sua prima prostituta, ma uccise la sua prima vittima nel 1975; proseguì nella sua attività fino al 1980, quando venne fermato e arrestato. Dopo aver confermato tutti i capi d’accusa, nel luglio 2020 è stato condannato all’ergastolo. Peter Sutcliffe è deceduto il 13 novembre di quest’anno in seguito a un possibile arresto cardiaco e dopo essere risultato positivo al Covid-19.