Lo sfogo in lacrime di Tommaso Zorzi: “Sono gay e voglio diventare padre”

Zorzi in lacrime

Ennesimo sfogo di Tommaso Zorzi affidato ai social, l’ex concorrente del Grande Fratello Vip contesta il fatto chenon potrà diventare padre perché gay. L’influencer e conduttore televisivo, dichiaratamente omosessuale, si scaglia contro il governo Meloni. Stavolta, il motivo è perché in quanto gay non ha diritto alla paternità.

Tommaso Zorzi in lacrime, lo sfogo sui social: “Sono Gay e in Italia non potrò diventare padre”

Questa è una tematica delicata che coinvolge tutti gli omosessuali, perché è noto che in Italia non possono adottare né avere bambini persone dello stesso sesso. Questo da prima che arrivasse il governo Meloni, perché in Italia molte cose sono vietate: dall’eutanasia, all’adozione fino al matrimonio tra persone dello stesso sesso.

La legge sull’eutanasia è stata approvata, grazie alla sentenza 242/2019 della Corte costituzionale, in Italia ora è possibile richiedere il suicidio medicalmente assistito, ossia l’aiuto indiretto a morire da parte di un medico. Quindi, anche in Italia si potrà scegliere di morire – se vengono soddisfatte delle precise condizioni – ma per gli altri diritti civili la strada è ancora lunga da percorrere.

Le ultime operazioni del governo Meloni hanno imposto limitazioni sulle registrazioni di nascita dei bambini di coppie omogenitoriali

Tommaso Zorzi non ci sta e dice la sua sui social: le sue parole

“Credo di essere in grado di fare il padre ma in questo paese non lo posso fare. Pago le tasse come tutti ma non ho gli stessi diritti“.

Esordisce così Tommaso Zorzi su Instagram, e continua aggiungendo tra le lacrime:

“Vorrei che qualcuno avesse il coraggio di venire davanti a me e guardarmi negli occhi e dire: ‘Sei gay, rinunciaci perché ho deciso così’”.

Qui sotto il video dello sfogo con tutte le parole di indignazione di Tommaso Zorzi

“Io, domani se mi innamoro di un uomo, mi sposo e mi ritengo una persona assolutamente in grado di fare il padre. Anzi io voglio diventare padre, io in questo Paese, non lo posso fare. Devo pagare le tasse come tutti, ho i doveri di tutti ma non ho gli stessi diritti… Però, è così, vi rendete conto? Ma che qualcuno avesse il coraggio di venire da me, guardandomi negli occhi e dirmi, tu che sei una brava persona, perché io sono una brava persona, solo perché sei gay e non hai scelto di esserlo perché non è che un giorno ho deciso, mi sono svegliato così… perché alla luce dei diritti in meno che ho, non mi converrebbe neanche fare questa scelta, ‘Sei gay, rinunciaci perché ho deciso così’”.

E voi cosa ne pensate? Zorzi ha ragione oppure è giusto che il diritto ad avere figli sia dato a chi in modo naturale può averli?

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