Nonostante il ritmo accattivante che ha fatto ballare il pubblico, ed un testo molto originale e tanto filosofico quanto divertente, Francesco Gabbani all’ultima edizione dell’ Eurovision Song Contest si è aggiudicato il sesto posto, nonché un premio importante cone quello della Sala Stanpa.
Eurovision Song Contest: poche vittorie per l’italia
Il nostro Paese vanta al suo attivo solo due vittorie a quest’importante manifestazione canora (considerata da alcuni come la “versione europea” del nostro Festival di Sanremo), una nel lontano 1964, a Copenaghen quando Gigliola Cinquetti ammaliò il pubblico con la sua: “Non ho l’età (per amarti)”, e l’altra nel 1990, quando, a Zagabria, Toto Cutugno conquistò tutti con “Insieme: 1992”.
Successivamente, nel 1997 il “rapporto” tra l’Italia e l’Eurovision si è un po’ raffreddato, ciò ha comportato l’assenza di nostri rappresentanti a tale contest ed il fatto di non essere più trasmessa “sui nostri schermi”.
Solo anni dopo, nel 2011, l’Italia torna in pista, e lo fa mandando il vincitore della categoria “Giovani” del Festival di Sanremo, cioè Raphael Gualazzi con: “ Follia d’amore (Madness of love)”, classificandosi secondo.
Negli anni successivi, nonostante le mancate vittorie, si sono succeduti sul prestigioso palco del Eurovision “pezzi da novanta” del nostro panorama musicale come per esempio:
- Nina Zilli: “L’amore è femmina (Out of love)” 2012;
- Marco Mengoni: “L’essenziale” 2013;
- Emma Marrone: “La mia città” 2014;
- Il Volo: “Grande amore” (2015)
- l’anno scorso Francesca Michielin con il brano: “Nessun Grado di separazione (No degree of separation)”.
Chissà se l’anno prossimo sarà l’anno dell’Italia, ovviamente ce l’auguriamo, ma una cosa è certa, come cantava Lucio Battisti: “Lo scopriremo solo vivendo”…