Un’assenza che si fa sentire e non passa. Lino Banfi ha ricordato la moglie Lucia scomparsa lo scorso febbraio 2023. Una morte che l’attore e comico non ha superato come ha raccontato in una bellissima intervista rilasciata al Corriere della Sera.
Lino Banfi e la moglie Lucia: “trascorsi sei mesi dalla sua morte e ancora non ci riesco”
A distanza di sei mesi dalla morte di Lucia, la moglie di Lino Banfi, il dolore non passa. L’indimenticabile “Nonno Libero” della serie cult Un medico in famiglia ha ricordato la moglie e compagna di vita dalle pagine del Corriere della Sera. L’attore ha fatto un appello ai lettori facendo trapelare, ancora una volta, l’infinito amore che lo lega alla sua Lucia. “Chiedo ai lettori del Corriere: aiutatemi a sognarla“.
Non solo Banfi ha ammesso: “sono trascorsi sei mesi dalla sua morte e ancora non ci riesco. Credo però sia molto impegnata a parlar bene di me con la gente giusta, e infatti mi stanno arrivano molte richieste di lavoro… insomma, sta lavorando molto in questo periodo e non ha tempo per venirmi in sogno“. La donna, da tempo malata di Alzheimer, si è spenta il 22 febbraio del 2023. Ad annunciare la morte è stata la figlia Rosanna Banfi con un post pubblicato sui social: “ciao mami, ora sei di nuovo così. Buon viaggio“.
Lino Banfi, nuovi film in arrivo?
La morte di Lucia ha sconvolto la vita di Lino Banfi che sta cercando conforto nella famiglia, i figli Rosanna e Walter, ma anche nel lavoro. Tra i prossimi progetti a cui sta lavorando c’è un docu-film dedicato alla sua straordinaria vita e carriera diretto da Mario Sesti. “Ho detto a Mario: non devi farlo quando sono morto, è meglio farlo adesso che sono ancora vivo. Non sarà un lungometraggio, né un cortometraggio, sarà un largo-metraggio. Voglio far lavorare tutti i personaggi che sono dentro di me: dal Commissario Lo Gatto all’allenatore nel pallone, dal Pasquale Baudaffi del Vieni avanti cretino a Nonno Libero, e tanti altri… li interpreto tutti e li faccio rivivere” – ha rivelato l’attore.
Ad interpretare il personaggio sarà proprio Banfi che parlando di eredi non ha alcun dubbio: “Checco Zalone, ma a anche Pio e Amedeo e non perché foggiani. Sono nazional popolari come me e hanno più coraggio: parlano un linguaggio forte, che fa ridere, io non ne sarei capace”. Infine parlando proprio dei vari personaggio che ha interpretato sul piccolo e grande schermo non nasconde di aver amato particolarmente proprio Nonno Libero: “sono orgoglioso di questo ferroviere sanguigno, talmente amato, che la gente per strada mi chiama proprio così! All’estero è considerato un vessillo dell’Italia, come la pasta e il buon vino”.