Quello che vogliamo proporvi a partire da oggi è un percorso alla scoperta dei libri che hanno ispirato tanti film di successo. Ogni settimana vi proporremo un best seller che ha ispirato il grande schermo, svelandovi trame, aneddoti e curiosità, e chiamandovi ad esprimere il vostro giudizio sull’abilità degli sceneggiatori di rimanere fedeli alle trame originali e saper mettere in risalto le caratteristiche salienti del romanzo originale.
Per questo primo appuntamento abbiamo scelto “Assassinio sull’Orient Express” tratto dall’omonimo romanzo giallo di Agatha Christie e portato sul grande schermo da Kenneth Branagh.
Assassinio sull’Orient Express: la trama
Assassinio sull’Orient Express (titolo in inglese originale “Murder on the Orient Express“) racconta come il più celebre investigatore belga nato dalla penna di Agatha Christie riesce a risolvere un complicato caso di omicidio. Stiamo ovviamente parlando di Hercule Poirot, abilissimo nello smascherare bugie ed assegnare i colpevoli alla giustizia.
L’uomo con i classici baffoni lunghi, ossessionato dall’equilibrio e dall’ordine, si trova nella necessità di rientrare a Londra dopo aver risolto un misterioso furto alla Basilica del Santo Sepolcro a Gerusalemme. Con l’aiuto dell’amico Bouc, direttore dell’Orient Express, riesce a trovare posto sul treno nel quale viaggiano altre tredici persone. Tra queste c’è Samuel Ratchett, un losco individuo che cerca di assumerlo come guardia del corpo perché impaurito da alcune lettere anonime ricevute.
A causa dei suoi affari illegali Ratchett si è fatto molti nemici e Poirot non è affatto intenzionato ad offrire protezione ad un individuo come lui. Nella notte però sente strani rumori provenire dalla cabina dell’uomo e vede uscire qualcuno con un kimono rosso. La stessa notte una valanga costringe il treno ad uno stop in attesa di soccorsi. Il mattino dopo viene fatta una terribile scoperta: Ratchett è stato ucciso con dodici pugnalate.
Indagando Poirot scopre che l’uomo ucciso è in realtà John Cassetti, autore del rapimento della piccola Daisy Armstrong ritrovata morta dopo che i genitori avevano pagato il riscatto. A seguito della sua morte la madre, Sonia, non riuscì a superare lo choc ed incinta del secondo figlio ebbe un parto prematuro a cui nessuno dei due riuscì a sopravvivere.
Il colonnello Armstrong, padre della piccola, si suicidò e Susanne, la cameriera arrestata ma innocente, si impiccò mentre era sotto la custodia della polizia. Poirot scopre che ciascuno dei dodici passeggeri era in realtà collegato con la famiglia Armstrong ed aveva ottimi motivi per uccidere Ratchett/Cassetti.
Mentre interroga i passeggeri l’investigatore belga viene colpito di striscio ad una spalla da Arbuthnot, una delle persone a bordo del treno. I suoi trascorsi come cecchino nell’esercito però convincono Poirot che l’uomo non aveva voluto ucciderlo veramente. Così come non aveva affatto voluto mettere in pericolo la signora Hubbard, quando la notte dell’omicidio d’accordo con lei l’aveva pugnalata per depistare le indagini.
Poirot scopre che la signora Hubbard è in realtà Linda Arden, madre di Sonia Armstrong e quindi nonna della piccola Daisy. Proprio lei ha radunato tutti gli altri sul treno con lo scopo di uccidere Ratchett con una pugnalata ciascuno.
Assassinio sull’Orient Express: il finale
Scoperta la verità su quanto accaduto la signora Hubbard chiede a Poirot di lasciare andare tutti gli altri: in fondo è lei la responsabile di quanto accaduto e la sua vita era già finita con la morte di sua figlia, del genero e dei due nipoti.
Poirot mette sul tavolo la sua pistola sfidando tutti i passeggeri a sparargli, perché è lui il solo che potrebbe davvero denunciarli. L’arma viene afferrata da Caroline Hubbard che non esita a puntarsela alla tempia. Ma quando preme il grilletto scopre che in realtà la pistola era scarica: Poirot aveva voluto semplicemente vedere come avrebbero reagito tutti. A quel punto l’investigatore belga non ha più dubbi e sceglie di portare avanti la teoria del killer solitario, augurandosi che tutti i passeggeri possano finalmente trovare un po’ di pace.
Assassinio sull’Orient Express: la pellicola
La 20th Century Fox concepì l’idea di realizzare un nuovo adattamento del celebre giallo di Agatha Christie già nel 2008, ma ci sono voluti ben cinque anni per poter acquisire i diritti del romanzo “Assassinio sull’Orient Express“, appartenuto fino ad allora alla Metro-Goldwin-Meyer.
Si trattava in realtà del quarto adattamento, dopo il film del 1974 diretto da Sidney Lumet, quello di Carl Schenkel del 2001 ed il quarto episodio della dodicesima serie TV Poirot.
La regia del film è stata affidata a Kenneth Branagh, che nella pellicola interpreta anche il celebre investigatore belga in pensione. Molti altri sono i nomi famosi che compongono il cast di Assassinio sull’Orient Express:
- Michelle Pfeiffer nei panni di Caroline Hubbard, che come abbiamo visto è in realtà Linda Arden
- Penelope Cruz nei panni di Pilar Estravados, una infermiera spagnola in passato bambinaia della piccola Daisy
- Willem Dafoe nei panni di Gerhard Hardman, ex poliziotto innamorato di Susanne
- Judi Dench, nei panni di Natalia Dragomiroff amica di Linda e madrina di Daisy
- Johnny Depp, che interpreta il ruolo di Samuel Ratchett/John Cassetti
- Josh Gad, impegnato ad impersonare Hector Mc Queen, in realtà figlio del procuratore che fu screditato dopo aver accusato ingiustamente Susanne del rapimento di Daisy.
- Derek Jacobi, che nel film interpreta Edward Henry Masterman, il maggiordomo di Ratchett che in passato era stato al servizio degli Armstrong
- Leslie Odom Jr, che interpreta il ruolo del Dr. Arbuthnot e che in passato era stato amico del colonnello Armstrong
- Sergei Polunin, che nel film interpreta il conte Rudolph Andrenyi
- Lucy Bointon, nei panni di Helena Andrenyi, moglie del conte Rudolph e sorella della povera Sonia
- Daisy Ridley, nei panni di Mary Debenham, ex istitutrice di Helena Armstrong
- Marwan Kenzari, che interpreta il ruolo del controllore Pierre Michel e che è stato in realtà il fratello di Susanne
- Manuel Garcia-Ruffo, nel film Beniamino Marquez ex autista del colonnello Armstrong
- Olivia Colman, nei panni di Hildegard Schmidt, la fedele cameriera della principessa Dragomiroff
- Tom Batemann, che veste i panni di Buc e si dimostrerà un valido aiuto per Poirot nel corso delle indagini.
Come vi avevamo già anticipato erano davvero in molti ad avere un buon movente per uccidere Ratchett e solo l’abilità dell’ispettore belga in pensione poteva riuscire a sbrogliare questa intricata matassa.
La pellicola è uscita nel 2017 ed ha fatto registrare un record di incassi.
Assassinio sull’Orient Express: aneddoti e curiosità sul film
Vogliamo concludere svelandovi due piccole curiosità. La prima riguarda le caratteristiche della pellicola su cui venne girato: una delle richieste fatte da Kenneth Branagh prima di accettare la direzione del film fu che la pellicola venisse girata in Ultra Panavision 70 mm anziché nella consueta 35 mm. Questo perché secondo lui si riusciva ad imprimere un fotogramma più grande e dare così una definizione maggiore alle immagini impresse.
Questo film ha visto per la prima volta Kenneth Branagh nei panni del Commissario Poirot. Sicuramente il confronto con Peter Ustinov ed i tanti altri attori che nel tempo hanno impersonato il mitico detective è stato brillantemente superato, tanto che ritroveremo Branagh in altri episodi che richiedono l’intervento del celebre investigatore (già con le ultime battute finali di Assassinio sull’Orient Express Poirot viene invitato ad indagare su un misterioso omicidio sul Nilo).
Adesso la parola va a voi, cari amici lettori. Siamo ansiosi di sapere cosa ne pensate: avete letto il libro? Avete visto il film? Fateci sapere quali sono state le vostre sensazioni. Vi aspettiamo la prossima settimana con un altro best seller che ha conquistato il cuore di molte adolescenti (e non solo). Volete sapere di che si tratta? Vi diamo qualche piccolo indizio: l’autrice del libro è Louisa May Alcott e la regista è una giovane donna già molto nota nel mondo cinematografico.
Io ho visto solo il film ma sicuramente il libro rende di più
Improprio il lancio pubblicitario del successivo film ambientato in Eggitto. Poirot si imbarca per la crociera sul Nilo quando ancora non è avvenuto nessun omicidio.
Dei 4 film questo è decisamente il più brutto! Quasi una parodia del Poirot disegnato da Agatha Christie.
Il primo film è inarrivabile.
La versione di Branagh è più un blockbuster, molto bello nelle riprese e con un cast stellare che cerca di pareggiare il cast del primo film. Quello che stona è proprio Poirot che, nella versione di Branagh, è un’altra cosa rispetto al Poirot della Christie. Il miglior Poirot – il più fedele al personaggio dei libri – è quello interpretato da Suchet nella serie tv della BBC.
Io ho avuto l’onore di scrivere un adattamento teatrale del testo e di impersonare Poirot a teatro, una fatica immane ma una grandissima soddisfazione.
Sicuramente il cast del film con Peter Ustinof è ineguagliabile, penso anch’io che il miglior Poirot, quello più fedele al libro, è quello interpretato da Davide Suchet, quegli occhi scuri e penetranti e tutta la sua figura così fedelmente composta al limite dell irritabilità, il sorriso appena accennato, che però fanno capire quanta comprensione ci sia nei confronti dell’essere umano e delle sue debolezze, debolezze che lui non permette nemmeno a se stesso è ineguagliabile. È ancora l’interpretazione che preferisco, tanto è vero che l’intera serie l’ho già vista molte volte. Penso che nonostante la bravura degli altri interpreti difficilmente potrà esserci un’interpretazione così fedele al personaggio.