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“Leonardo”, la vita di Leonardo da Vinci diventa una serie tv. Aidan Turner rivela: “Ho voluto restituire a Leonardo il suo lato umano”

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Dopo le tre stagioni de “I Medici”, la Lux Vide ci riprova portando sul grande schermo la storia di un grande italiano, Leonardo Da Vinci. La serie “Leonardo” che andrà in onda su Raiuno in prima serata a partire da martedì 23 marzo è la prima coproduzione internazionale. Nel cast figurano oltre ad Aidan Turner nei panni di Leonardo Da Vinci, gli attori nostrani Giancarlo Giannini e Matilda De Angelis reduce dal successo di “The Undoing”.

Leonardo, parola ai protagonisti della Serie TV in onda su Rai 1

Abbiamo partecipato alla conferenza stampa di presentazione della serie a cui erano presenti oltre agli attori anche i creatori Franck Spotnitz e Steve Thompson. I due hanno subito chiarito come in questa serie si sia voluto unire il materiale storico alla finzione narrativa: “Abbiamo letto un numero esagerato di biografie, incontrato storici, avuto degli scambi con esperti. Abbiamo letto loro le nostre sceneggiature, ci siamo confrontati con tantissime fonti. La sfida principale era dire qualcosa di vero malgrado gli elementi di finzione, dare la possibilità di guardare la realtà di Leonardo e trovare una connessione con il mondo moderno. Abbiamo cercato di riferirci ad elementi reali il più possibile, per aiutare il pubblico a comprendere la genialità di Leonardo. Ma alla fine capirete perché non si è sentito parlare di Caterina da Cremona”, ha spiegato Spotnitz.

Una riflessione condivisa anche da Thompson che si è soffermato sull’aspetto relativo alla scelta delle opere mostrate nel corso delle puntate: “Abbiamo selezionato otto opere d’arte e raccontato la realizzazione. Le scelte si sono basate sulle storie dietro queste opere ed ai conflitti che Leonardo ha dovuto superare per realizzarle e forgiarle, permeandole della sua essenza e dei suoi sentimenti. Si accompagnano a storie con una tensione drammatica: ad esempio la prima mappa dall’alto di Imola che ha disegnato. Sono opere che costituiscono la colonna della serie”, ha dichiarato.

La serie “Leonardo” indaga anche sugli aspetti privati di Leonardo, compresa la sua presunta omosessualità. A tal proposito, Spotnitz ha voluto chiarire la scelta: “Abbiamo attinto da numerose fonti e ci siamo convinti che lui abbia avuto dei rapporti omosessuali. L’obbligo di verità nel ritrarre l’artista e l’uomo comprendeva anche questo aspetto. La conseguenza fortunata è stata quella di rendere la storia con Caterina ancora più commovente, perché non si basava sul sesso, aprendo una dimensione affettiva profonda”.

Si è espresso sull’argomento anche l’attore Aidan Turner: “Non mostrare la sua omosessualità sarebbe stato strano. Non c’era motivo per non mostrarla, ci è sembrata la cosa giusta da fare”. Ha poi proseguito spiegando quanto sia stato difficile ma anche affascinante vestire i panni di Leonardo Da Vinci: “Ho cercato di rendere secondo le mie capacità al meglio il mio ruolo, seguendo le indicazioni degli sceneggiatori e del regista. Sia a me che alla bravissima Matilda de Angelis con la quale si è creata una magia, è stato suggerito di sentirci liberi di abbandonarci alle nostre sensazioni. Così abbiamo fatto. Ho tentato al di là di quelle informazioni che abbiamo su di lui sulle sue enormi doti di artista, di scienziato di restituirgli un lato umano. E’ stata una esperienza straordinaria con tutto il cast, i costumi stupendi, le location, davvero tutto magico. Durante le riprese sono stato fortunato ad aver avuto i weekend liberi, questo mi ha permesso di andare in giro a fare il turista tra ricerche come la visita al Museo degli Uffizi a Firenze o al Museo del Louvre”.

Diverso il lavoro di Matilda De Angelis che nell’interpretare Caterina Da Cremona ha avuto disponibili poche informazioni storiche: “Caterina è anche il nome della madre di Leonardo, quindi penso sia anche una specie di dedica a una figura femminile emblematica e difficilissima della vita di Leonardo da Vinci. Avevo pochi punti di riferimento da cui attingere e quindi è stato divertente inventarsela. Ma a supporto c’è stata una sceneggiatura solidissima e pazzesca io ho aggiunto solo un po’ del mio. Il personaggio che interpreto è scritto meravigliosamente”.

Nella serie Matilda recita in inglese mentre nella versione italiana è stata doppiata da Myriam Catania. E’ stata lei a rivelare il motivo in conferenza: “Ero a Venezia per girare un film e anche per il periodo che stiamo vivendo era complicato tentare di fare avanti e indietro. E poi essendo una serie molto lunga e complicata avrebbe richiesto molto tempo in studio di incisione e sinceramente mi sono così impegnata nel recitare in inglese da non voler rovinare tutto con il doppiaggio italiano fatto in fretta e furia. Lo avrei fatto solo se gli avessi potuto dare la stessa attenzione che ho avuto con l’inglese. Inoltre, parlare inglese in maniera corretta non è impossibile per noi italiani. Ho lavorato molto duramente sull’accento e la pronuncia perché volevo essere all’altezza del lavoro che mi era stato affidato e riuscire a reggere otto episodi interi. Al di fuori della retorica, ogni tanto ho la sensazione che in quanto donna io debba lavorare molto più duramente per dimostrare qualcosa. Mi sono fatta il culo solo per dare torto a tutti quanti. Forse dico una cosa fuori dal coro: per me la lingua inglese è liberatoria. È come se dicessi ogni parola per la prima volta”.

Nei panni di Stefano Giraldi troviamo l’attore Freddie Highmore: “Bisogna vedere tutta la serie per capire se Stefano sia un amico o un nemico di Leonardo, ma una delle cose di lui che mi piacciono di più è il fatto che è una persona che vuole conoscere la verità, non è un investigatore tipico, che tende a prevaricare per estorcere una confessione, ma ha a cuore la verità. Mi ha fatto davvero molto piacere lavorare con Aidan: i nostri personaggi tengono un gioco mentale. Lui è assolutamente straordinario nel ruolo di Leonardo, in grado di dargli una vulnerabilità avvincente”.

A conclusione della conferenza è intervenuto anche Giancarlo Giannini che completa il cast della serie interpretando Verrocchio, il maestro di Leonardo: “Verrocchio è un personaggio straordinario. È un lavoro di fantasia, gli attori raccontano delle favole. Quante cose non sappiamo di Leonardo, e quindi le inventiamo. Leonardo Da Vinci è un genio, il più grande che sia mai esistito. Verrocchio gli ha insegnato una cosa fondamentale: la luce. Lo spiega anche il Vasari. Questo mi ha fatto capire quanto Verrocchio sia stato importante per lui”.

Vedendo in anteprima i primi due episodi abbiamo la netta sensazione che gli elementi di fantasia introdotti nella serie possano far arricciare il naso agli studiosi. Dall’altra però siamo anche convinti che questa serie possa rappresentare un’importante occasione per far conoscere ai più giovani e non il Leonardo uomo attorno alla cui storia continuano ad aleggiare misteri e contraddizioni.

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