Matteo Mariotti ha perso una gamba perché morso da uno squalo in Australia, il servizio a Le Iene – Video Mediaset

A Le Iene si è parlato del caso di Matteo Mariotti, il ragazzo che ha perso una gamba morso da uno squalo in Australia.

Matteo Mariotti attaccato da uno squalo in Australia, la storia a Le Iene

A distanza di qualche settimana Cizco e Giovanni Fortunato hanno incontrato Matteo Mariotti. Il giovane ragazzo di Parma si trovava in Australia per una vacanza studio quando è stato attaccato da uno squalo. In fin di vita è stato salvato dall’amico e poi trasportato d’urgenza all’ospedale Royale Brisbane and Women’s Hospital dove gli è stata amputata la gamba in seguito all’attacco di un squalo. Il ragazzo ha raccontato i momenti dell’attacco avvenuto nelle acque australiane, ma anche tutte le polemiche scoppiate sui social con gli haters che gli hanno augurato la morte.

A far discutere è stato il video che Matteo ha ripreso con la sua telecamera poco dopo l’attacco dallo squalo. Un’aggressione che poteva costargli la vita. “Questo video l’ho fatto partire pochi istanti dopo l’ultimo morso, volevo dirvi addio, non avrei mai pensato di sopravvivere a quel mostro” ha scritto il 20enne.

Matteo Mariotti dopo l’attacco dello squalo azzannato sui social

Nel video condiviso da Matteo Mariotti sui social si legge:

Ho perso tanto sangue e la gamba, non so se me la taglieranno tutta o se resterà a metà ma non importa ormai. Voi siete i miei eroi, mi state dando la forza di andare avanti con i vostri messaggi e le vostre chiamate, il mio unico sogno è quello di rivedervi. Scusatemi se non riesco a rispondevi ma sono molto stanco e mi fa male la testa.

Poi un grazie all’amico Tommaso che gli ha salvato la vita: “Tommaso, ti devo la vita. Tornerò a casa, vi amo“. Anche Tommaso Agosti ha spiegato cosa è successo in quegli attimi decisivi che potevano davvero costare la vita di Matteo dalle pagine della Gazzetta di Mantova: “è stato il momento più duro della mia vita. Sapevo che se fossi entrato in acqua avrebbero aggredito anche me. Per questo ho detto a Matteo di avvicinarsi più che poteva alla riva, poi sono intervenuto. Sono stati momenti terribili“.

Infine il giovane istruttore subacqueo e infermiere ha aggiunto: “in un istante ho deciso cosa fare e la scelta era fra la vita e la morte di Matteo. Sapevo che non sarei riuscito subito a fermare l’emorragia, ma che dovevo prepararmi a contrastare un arresto cardiaco“.

Ecco il video Mediaset.

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