Lady Oscar – Il celebre anime giapponese compie 35 anni

lady oscar

Sono passati ben 35 anni da quando un famosissimo anime giapponese varcò per la prima volta gli schermi italiani.

Sto parlando di LADY OSCAR che, esattamente il 1° marzo 1982, era destinata a diventare una delle serie animate più acclamate di quegli anni. E anche di quelli avvenire.

In assoluto uno dei cartoni che ho amato di più, Lady Oscar è tratto dall’omonimo manga di Riyoko Ikeda. Il fumetto, uscito in Giappone nel 1972 e composto di 82 capitoli, riscosse un successo enorme.

Non fu la stessa cosa quando, nel 1979, fu trasmesso l’anime in tv: infatti in patria risultò un vero e proprio flop. Tanto che alcune emittenti lo interruppero a metà serie.

Lady Oscar in Italia: il suo successo, la sua storia

A differenza del Giappone, nelle case italiane Lady Oscar fu da subito amata (e come poteva essere il contrario?). Il successo fu grandissimo, tanto che da quel 1982 l’anime fu riproposto negli anni seguenti in diversi canali tv.

Anche nel dicembre 2016 abbiamo potuto rivederla, nella maratona Bim Bum Bam Generation, su Mediaset Extra: in questa occasione (che certamente gli appassionati come me degli anni ’80 e ’90 non si saranno lasciati sfuggire) è stato trasmesso “l’episodio-scandalo” n° 28, intitolato “Un innamorato respinto”, in cui André strappa la camicia a Oscar e le confessa il suo amore. Celebre la frase:

Una rosa è una rosa, anche se essa sia bianca o rossa. Una rosa non sarà mai un lillà.

(metafora per farle capire che una donna è una donna e non potrà mai essere un uomo)

Le vicende e i personaggi

La serie, composta da 40 episodi, è di genere storico ed è ambientata nella Parigi del 1700, negli anni antecedenti la Rivoluzione Francese, fino ad arrivare alla Presa della Bastiglia (14 luglio 1789).

Oscar François de Jargayes, figlia di un generale, è comandante della Guardia Reale, donna, ma educata sin da bambina come uomo. Infatti, come cantava la sigla…

Il buon padre voleva un maschietto,

ma ahimè sei nata tu,

nella culla ti han messo un fioretto,

lady dal fiocco blu.

Attraverso toni gravi e musiche drammatiche, vengono narrate le vicende di Oscar e dei personaggi (fittizi e realmente esistiti) che la circondano:

  • André Grandier –  cresciuto con Oscar, suo fedele amico e membro della Guardia Reale, è da sempre innamorato di lei;
  • la Regina Maria Antonietta, sposa del delfino di Francia Re Luigi XVI, amica nonchè “rivale” in amore di Oscar, infatti sono entrambe innamorate di Fersen;
  • Hans Axel von Fersen – affascinante conte svedese, fa battere il cuore a Oscar, ma il suo appartiene a Maria Antonietta;
  • Alain de Soissons – membro della Guardia Nazionale, amico di André e innamorato anch’egli di Oscar, entra come personaggio nell’ultima parte della serie;
  • diverse figure della nobiltà francese (fra cui la contessa Du Barry e la duchessa De Polignac) e del Terzo Stato (tra cui Rosalie e Jeanne) .

Dall’infanzia della Madamigella Oscar (come spesso viene chiamata nell’anime), fra l’iniziale ambiguità sul suo sesso, intrighi di corte e amori non corrisposti, si arriva al tragico epilogo.

Oscar si accorge di amare il suo grande amico André, ma il triste destino è segnato: infatti muoiono entrambi sotto il fuoco della Rivoluzione Francese.

Le sigle

La prima sigla di Lady Oscar fu cantata dal gruppo I Cavalieri del Re.

Quando il titolo della serie animata cambiò in <Una spada per Lady Oscar>, la sigla fu affidata a Cristina D’Avena e utilizzata per tutti gli anni ’90.

Io vi lascio col ricordo della prima sigla, cantata da I Cavalieri del Re, quella a cui sono più affezionata.

Ma non prima di aver fatto gli auguri a Lady Oscar per le sue 35 candeline!

Buon compleanno da una tua fan, che si è appassionata alla tua storia sia leggendo il fumetto sia vedendo il cartone in tv!

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