La vera storia di Joseph Joffo, protagonista del film Un sacchetto di biglie

Film

Per onorare la Giornata della Memoria e commemorare le vittime del nazismo, nella prima serata di Sabato 27 Gennaio Rai Due trasmette Un sacchetto di biglie, film francese diretto da Christian Duguay nel 2017.

La pellicola, che racconta una vicenda toccante che va dritta al cuore dello spettatore, è il remake dell’omonimo film del 1975 del regista Jacques Doillon e, come questa, è tratta dal romanzo autobiografico di Joseph Joffo. Dunque Un sacchetto di biglie narra una storia vera: di seguito vi diciamo qual è.

Un sacchetto di biglie: la trama in breve e il cast principale

Ripercorriamo brevemente la trama di Un sacchetto di biglie e vediamo chi sono gli interpreti prima di vedere qual è la storia vera che lo ha ispirato.

Francia, fine degli anni ’30. A Parigi vive la famiglia Joffo, di origini ebraiche. A causa dell’occupazione tedesca, i giovanissimi Joseph e Maurice sono costretti a mettere sugli abiti che indossano un segno distintivo. Ben presto i due bambini vengono emarginati dai coetanei. Per salvarli, il padre decide di farli partire per il Sud del Paese.

Dorian Le Clech, Batyste Fleurial, Patrick Bruel, Elsa Zylberstein e Bernard Campan costituiscono il cast principale del film.

La storia vera da cui è tratto il film: il romanzo autobiografico di Joseph Joffo

Un sacchetto pieno di biglie del 2017 è la seconda trasposizione cinematografica dell’omonimo romanzo di Joseph Joffo pubblicato nel 1973. Si tratta di un’opera autobiografica, nella quale l’autore, a distanza di anni dall’esperienza vissuta, in pagine cariche di emozione, ricorda e descrive le peripezie che la sua famiglia dovette affrontare durante il periodo nazista. In particolare, si sofferma sul lungo ed insidioso viaggio che intraprese con il fratello minore Maurice per raggiungere il Sud della Francia e poter finalmente riabbracciare i propri cari.

Il libro vuole essere una testimonianza e al tempo stesso un monito per le nuove generazioni e stimolare la riflessione affinché il male accaduto non possa ripetersi in futuro. Lo stesso Joseph Joffo, scomparso nel 2018, ha collaborato alla realizzazione del film, uno dei più belli e significativi sul delicato argomento del nazismo e della persecuzione degli ebrei.

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