Followers di SuperGuida Tv, quasi tutti i programmi che ci hanno intrattenuto, chi più, chi meno, durante la stagione invernale, stanno per andare in vacanza. Infatti, con l’arrivo della bella stagione ci ritroviamo orfani dei talent, dei dating show, delle soap più seguite, dei contenitori pomeridiani e domenicali e tutto ciò che ci ha fatto compagnia, per un anno intero.
Tuttavia ci mancherà davvero questa tv? Lo share diminuisce e gli abbonamenti di Netflix aumentano.
Dopo una giornata intensa di lavoro, rientriamo a casa. Doccia, cena e di corsa sul divano, prendiamo il telecomando e puntualmente la scena che si presenta è sempre la stessa: non c’è niente di interessante da vedere.
Tralasciando, quelli che sono i programmi pomeridiani, di cui ci facciamo una ragione, se vengono riproposti i soliti casi di cronaca, trattati al limite del romanzo dalla D’Urso, o da “La Vita In Diretta”, il vero problema è la sera! Ammettiamolo. Da un po’ di anni che in tv si vedono sempre le stesse cose.
TV: Si cambia per non cambiare mai
Cosi come diceva il nipote, del principe di Salina – Tancredi – nel “Gattapordo”:
Se vogliamo che tutto rimanga come è, bisogna che tutto cambi.
Certamente è paradossale che tutto deve cambiare perché tutto resti come prima. Tuttavia è quello che accade oggi alla nostra tv. Vengono rispolverate vecchie glorie, cercando di emulare i successi avuti nel passato, ma il più delle volte si va incontro ad un vero e proprio flop.
Sicuramente si può attingere dal passato, che quasi sempre è un insegnamento a patto però che la sostanza venga svecchiata e adattata a quelle che sono le esigenze di oggi, e alle aspettative, in considerazione di un DGT terrestre che offre molto, e degli abbonamenti quali netflix, sky e via dicendo.
L’incremento sempre maggiore degli abbonamenti di Netflix e simili, forse potrebbe far riflettere i direttori della tv generalista, che dovrebbero, rimodulare i loro prodotti sulle lunghezze d’onde del telespettatore, che sicuramente individua i programmi di qualità, seguendoli, per abbandonarne decisamente altri che stenterebbero a piacere persino ai parenti!
Non c’è spazio per l’innovazione? Le idee sono davvero così carenti?
Sembrerebbe proprio di no. E’ vero anche che oggi le alternative e i diversivi sono molteplici, ma se lo share di alcuni programmi è in picchiata verso il basso, ci sarà un motivo!!
Del resto, se possiamo trovare delle attenuanti perché l’offerta è altissima e diversa, ci rendiamo perfettamente conto che qualcosa non quadra.
Se pensiamo che anche i programmi della “Sanguinaria”, chiamata proprio così perché da sempre fa incetta di ascolti, sono decisamente in discesa le speranze per il futuro dell’apparecchio televisivo sono davvero ridotte al minimo.
Tuttavia. Maria De Filippi, donna intelligente, e da sempre attenta all’asticella dell’Auditel, dovrà necessariamente apportare delle modifiche ai suoi programmi.
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In realtà appaiono dei format, non dico vecchi, quantomeno “stanchi” perché non hanno più quella verve, e quella scintilla che accendeva lo share fino a toccare vertici incredibili.
Stesso discorso per la Rai, in cui ci sono stati spiragli di novità con i programmi di Mika, lo scorso autunno e di Virginia Raffaele adesso. Il “one woman show” di Virginia Raffaele, “Facciamo che io ero “ ha rappresentato una ventata di freschezza nel turbinio di banalità che ci ammorba da un bel po’!
E chiudiamo con il balletto straordinario di Virginia e Roberto Bolle, sulle note di “(I’ve Had) The Time of My Life, del popolare film ”Darty Dancing”