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La rosa dell’Istria racconta una storia vera? Curiosità sul film

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La rosa dell’Istria è un film diretto da Tiziana Aristarco nel 2024 incentrato su un tema drammatico e scomodo, taciuto per anni, quello dell’esodo forzato di migliaia di italiani dall’Istria e dalla Dalmazia durante e dopo la Seconda Guerra Mondiale.

Odiosa conseguenza di una crudele politica di pulizia etnica, di questa parte della nostra storia si è cominciato a parlare solo in tempi relativamente recenti, squarciando finalmente quell’insopportabile e complice silenzio che, per decenni, ne ha colpevolmente offuscato la memoria. La pellicola va in onda in prima visione tv alle 21.30 di Lunedì 5 Febbraio su Rai Uno. Di seguito vi diciamo se essa racconta una storia vera o inventata.

La rosa dell’Istria: la trama in breve e il cast

Ripercorriamo brevemente la trama de La rosa dell’Istria prima di scoprire se narra una storia vera o di fantasia.

Siamo nel periodo compreso fra il 1943 e la fine della Seconda Guerra Mondiale. La politica di pulizia etnica voluta e intrapresa da Tito, costringe circa 300.000 italiani a lasciare l’Istria e a cercare ospitalità altrove. La piccola Maddalena, figlia del medico Antonio, ha solamente 8 anni quando deve per forza lasciare la propria casa e la propria terra natale.

Il cast principale annovera i seguenti interpreti: Andrea Pennacchi, Eugenio Franceschini, Costantino Sechi, Clotilde Sabatini, Elisabetta De Palo (in tanti la ricorderete fra le protagoniste della soap italiana Vivere nel ruolo di Mirella) e l’esordiente Grace Micaj nella parte della protagonista.

Il film racconta una storia vera?

Torniamo alla domanda iniziale: La rosa dell’Istria racconta una storia vera? Ebbene, il film è un libero adattamento del romanzo Chi ha paura dell’uomo nero? di Graziella Fiorentin. Alla base della pellicola c’è un’opera letteraria dunque, ma ambientata in un contesto storico reale, accuratamente ricostruito, quello dell’esodo istriano nel 1943.

La triste vicenda è vista dagli occhi di una coraggiosa ragazzina costretta suo malgrado a riorganizzare la propria vita lontano dai luoghi che l’hanno vista nascere e crescere.

Le curiosità sul film “La rosa dell’Istria”

Il film “La rosa dell’Istria” presenta alcune curiosità interessanti:

  1. Produzione e ambientazione: Questo film è una produzione italo-slovena che racconta una storia ambientata nel periodo della Seconda Guerra Mondiale e nel dopoguerra, focalizzandosi sulle vicende storiche e personali legate al confine tra Italia e Slovenia. L’ambientazione storica e geografica è fondamentale per la narrazione, offrendo uno spaccato di un periodo complesso e turbolento, dove le vicende personali si intrecciano con la grande Storia.
  2. Temi trattati: “La rosa dell’Istria” non è solo un film storico, ma affronta temi universali come l’amore, il conflitto, la perdita e la ricerca dell’identità in un contesto di cambiamenti politici e sociali drastici. Attraverso la storia di amore e separazione dei protagonisti, il film esplora le difficoltà di mantenere relazioni umane e valori individuali in tempi di guerra.
  3. Cast internazionale: Il film vanta un cast che include attori italiani e sloveni, simboleggiando attraverso la sua composizione il messaggio di unione e comprensione reciproca che il film vuole trasmettere. Questa scelta sottolinea l’intenzione dei realizzatori di rappresentare fedelmente le diverse prospettive culturali e storiche coinvolte nella narrazione.
  4. Riconoscimenti e critica: Sebbene “La rosa dell’Istria” sia un film che potrebbe non avere la stessa visibilità di produzioni di maggiore budget, ha ricevuto attenzione per il suo approccio sensibile e approfondito alla rappresentazione di un periodo storico complesso, oltre ad essere apprezzato per le performance del suo cast e la qualità della produzione.
  5. Contributo alla memoria storica: Attraverso la sua storia, “La rosa dell’Istria” contribuisce al ricordo e alla riflessione su un periodo storico e su eventi che hanno segnato profondamente le comunità al confine tra Italia e Slovenia. Il film si inserisce in un più ampio discorso di memoria e riconciliazione, cercando di fare luce su aspetti meno conosciuti o trascurati della storia europea del XX secolo.
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