Giovedì 29 Giugno su Rai Tre alle 21.20 va in onda un film-documentario che illumina e fa riflettere su un argomento poco conosciuto e piuttosto scomodo della storia recente, quello della deportazione dei cristiani durante il Nazismo. Ne parla Giorgio Treves ne La croce e la svastica e lo fa attraverso fonti d’archivio, testimonianze di sopravvissuti e incontri con storici esperti dell’argomento. Ecco cosa c’è da dire a riguardo.
La croce e la svastica: di cosa tratta
La croce e la svastica è un documentario di Giorgio Treves su un aspetto poco trattato del periodo nazista, ovvero la persecuzione dei cristiani. Hitler infatti, non se la prese solo con gli Ebrei, ma anche con cattolici, ortodossi, protestanti e Testimoni di Geova.
Attraverso documenti e testimonianze, l’autore cerca di fare luce su questo momento oscuro della storia recente e anche sul rapporto ambiguo che ci fu all’inizio fra la Chiesa e il Nazismo, considerato tutto sommato un male minore e un possibile argine al comunismo.
Chi è Giorgio Treves
Giorgio Treves è un regista e sceneggiatore italiano nato a New York il 3 Maggio del 1945. Appartiene ad una famiglia scampata all’Olocausto e per questo è da sempre molto sensibile a tale drammatica e complessa tematica.
Treves si divide fra cinema e teatro e per entrambi ha realizzato lavori di grande successo. Fra le sue opere ricordiamo il cortometraggio K-Z (1972), Cenere per le sorelle Flynn, Il ritorno, Rosa e Cornelia e La coda del diavolo. Nel corso della sua carriera l’artista ha ricevuto importanti riconoscimenti.
Ha vinto un David di Donatello nel 1987 come miglior regista esordiente per La coda del diavolo e, sempre per lo stesso film, ha ottenuto anche una nomination ai Nastri d’Argento. E’ stato candidato all’Oscar nel 1973 per il miglior documentario con “K-Z” e nel 2000 ha vinto il Premio Saint Vincent Grolle d’Oro per la pellicola Rosa e Cornelia.