La coda del diavolo è il nuovo action thriller di Domenico De Feudis con Luca Argentero e Cristiana Dell’Anna. Il film è andato in onda per la prima volta lunedì 25 novembre su Sky Cinema Uno. Scritto da Nicola Ravera Rafele e Gabriele Scarfone, è prodotto da Andrea Paris e Matteo Rovere, ed è una produzione Groenlandia e Vision Distribution in collaborazione con Sky.
Tratto dall’omonimo libro di Maurizio Maggi, questa pellicola ha come protagonista Sante Moras, una guardia carceraria che viene incastrata per omicidio. Al suo fianco, ben presto si unisce la giornalista Fabiana Lai, che crede fermamente nella sua innocenza. Sulle sue tracce però, c’è il commissario Tommaso Lago, le cui certezze vacillano man mano che acquisisce nuove informazioni. Tra misteri, omicidi e segreti che tornano a galla, in quest’articolo vi sveliamo di più su La coda del diavolo.
La coda del diavolo – il film con Luca Argentero e Cristiana Dell’Anna: la recensione
La coda del diavolo è un action thriller dalle tinte cupe e terribilmente amaro, dove la giustizia sembra non riesca mai a prendere veramente piede. Ambientato in Sardegna, la storia inizia con l’omicidio di una ragazza. Dopo essere riuscita a fuggire dal suo aguzzino, viene però uccisa da quest’ultimo davanti agli occhi di una voltante di polizia.
L’assassino finisce in carcere, e Sante Moras, una guardia carceraria dai sani principi, è incaricato di tenerlo costantemente sotto osservazione. Quando l’uomo viene trovato morto nella sua cella, Sante capisce di essere stato incastrato e inizia la sua spericolata fuga.
La scelta di ambientare la storia in paesaggi deserti, aridi e bui, sembra rispecchiare il carattere e l’anima di Sante. L’uomo è costantemente tormentato dai ricordi di ciò che ha perso in passato, e questa desolazione che pervade gli ambienti amplifica il suo senso di solitudine.
Anche le agghiaccianti verità che risalgono a galla contribuiscono a generare un universo narrativo intriso di cupa tensione. Emergono numerosi e insospettabili personaggi coinvolti nei delitti, ma il clima di omertà rende vano ogni tentativo di rivalsa.
Molti interrogativi in sospeso
Il film possiede alcuni punti di forza, riuscendo a incuriosire e mantenere alta la tensione durante tutta la sua durata, attraverso flashback e rivelazioni scioccanti.
La narrazione è piena di misteri, alcuni svelati gradualmente, che tengono lo spettatore sul filo del rasoio. Sono presenti numerose scene adrenaliniche e cariche di suspence, che contribuiscono a risaltare un clima angosciante ed enigmatico.
Tuttavia, le storie dei protagonisti sembrano rimanere parzialmente in sospeso. Restano infatti molti dubbi senza risposta, lasciando i personaggi e le vicende a loro collegate manchevoli di una chiara risoluzione.
Conclusioni su “La coda del diavolo”
In conclusione, La Coda del diavolo è un action thriller capace di porre interrogativi agli spettatori dall’inizio alla fine, incuriosendo sugli intrighi narrati.
Le prove attoriali del cast si dimostrano molto valide. Luca Argentero incarna intensamente un protagonista complesso colmo di sfumature e segnato da un passato tormentato. Anche Cristiana Dell’Anna e Francesco Acquaroli tornano sul piccolo schermo offrendo due performance davvero degne di nota.
Tuttavia, il film avrebbe potuto dare maggiore spazio alla caratterizzazione dei personaggi e anche alle vittime coinvolte, ampliando i punti di vista e raccontare così una storia più completa.
Gli interrogativi sulla storia, sull’evoluzione e sul passato dei protagonisti risultano numerosi, lasciando talvolta l’impressione che la narrazione risulti non del tutto approfondita.
Complessivamente, è una visione consigliata per coloro che abbiano già letto il libro e sono curiosi di vedere la trasposizione televisiva. Ma anche per chi è alla ricerca di un nuovo film thriller con una storia cruda e amara ambientata tra i paesaggi aridi della Sardegna.