Intervista a Jvli: “Emma Marrone mi ha colpito per la sua voglia di fare, è al passo con i tempi. Come producer avverto tanta pressione per i numeri”

Jvli

Sta sempre più decollando la carriera di Jvli al suo esordio come solista con il brano “Ho voglia di te”. Per questo debutto, ha scelto al suo fianco due artisti con i quali ha già collaborato più volte e instaurato un legame professionale e umano: Emma Marrone e Olly.

Intervista a Jvli

Noi di SuperGuida TV abbiamo intervistato in esclusiva Jvli. Il producer ci ha raccontato com’è nato questo brano: “Il pezzo è nato in studio verso marzo durante una sessione con Paolo Antonacci con cui scrivo spesso. Insieme a lui avevamo fatto anche “Apnea” il brano che Emma ha portato quest’anno in gara al Festival di Sanremo. In studio con noi era presente anche Olly con il quale lavoro a stretto contatto ormai da alcuni anni. E’ nato così il pezzo “Ho voglia di te” che abbiamo proposto a Emma Marrone. Per una serie di coincidenze, Olly ha scritto la seconda strofa e a pezzo finito mi è venuto spontaneo pensare di tenermelo per me. Era la fotografia del mio momento artistico ma anche della mia vita”.

Un brano che ha il sapore di una hit estiva e che ha trovato una buona accoglienza nel pubblico. A tal proposito, Jvli ha dichiarato: “Ci stiamo divertendo tanto ed è bello passare del tempo insieme. Mi ero ripromesso di fare il primo singolo da produttore non appena avrei trovato le persone con le quali avrei instaurato un rapporto vero. Mi fa piacere che ci sia un bel riscontro perché il tridente che abbiamo messo in piedi è strano. A differenza di altri brani non è stato studiato a tavolino”. 

Proprio Olly in una recente intervista aveva raccontato di quanto Jvli fosse diventata una figura imprescindibile per lui. Abbiamo chiesto allora a Jvli se l’accoppiata producer-artista sia diventata ormai un marchio di garanzia citando l’esempio di Charlie Charles con Ghali e Sfera Ebbasta: “Anche per me Olly è un punto di riferimento. Mi dà modo di affrontare il mio lavoro in un modo diverso e spesso mi ritrovo con lui a scrivere canzoni con cui raccontiamo la nostra vita. Sicuramente ci sono delle accoppiate a cui ci siamo ispirati come quella citata. Noi siamo soliti circondarci di musicisti che sono ci possono aiutare in fase di scrittura e produzione. La paura è quella di rimanere nel nostro stagno”. 

Jvli ha iniziato a fare musica da giovanissimo. Un percorso lungo come ci ha raccontato: “Da piccolo ho sempre studiato musica perché i miei genitori sono musicisti. Mi sono approcciato allo studio di vari strumenti ma li ho sempre mollati tutti. Ho intrapreso poi il liceo musicale ma ho mollato anche quello. Ho iniziato così a fare il dj e le produzioni e per una serie di coincidenze sono arrivato ad oggi”.

Per fare musica, Jvli si è trasferito dalla Val d’Aosta a Torino. Una scelta obbligata visto che dove era cresciuto non c’erano molti sbocchi per chi volesse fare musica: “Mi sono reso conto che se avessi continuato a vivere lì avrei avuto poche possibilità. Questo vale per le persone che nascono e crescono in piccoli centri. Negli ultimi anni il mercato musicale si è ingrandito tanto a livello di possibilità di fare musica. Nel 2015 non c’era Spotify così come altre piattaforme che ti consentivano di mostrare quello che sapevi fare. Utilizzavo Soundcloud, Facebook ed era comunque difficile. In Val d’Aosta non c’erano studi dove andare a produrre musica ma solo sale di registrazione. A Torino iniziava invece ad esserci un po’ di più di movimento anche per la maggiore presenza di artisti”. Jvli è legato molto al Festival di Sanremo.

Ha prodotto i brani di Emma Marrone e Fred De Palma nella scorsa edizione della kermesse. Gli abbiamo chiesto se gli piacerebbe andare in gara con un suo pezzo: “Andare in gara con un mio singolo la vedo difficile. Finora non penso ci siano stati dei produttori in gara. Mi piacerebbe tornarci sicuramente in veste di produttore perché è sempre una bella esperienza”. 

Fare il producer non è facile e la pressione per i numeri è tanta. Jvli ha ammesso candidamente: “Negli ultimi anni c’è tanta pressione e proprio per questo motivo ho scelto di condividere il mio lavoro con artisti che sono anche amici. Mi permette di prendere il mio lavoro con più leggerezza senza stare a pensare a quanti numeri farà un pezzo. In ogni caso quando produci dei pezzi per i big come nel caso del Festival di Sanremo e il brano poi non va bene ti assumi anche delle responsabilità, ti poni delle domande sul perché non abbia funzionato e non sia andata come ti saresti aspettato. Al giorno d’oggi però i media in generale guardano ai numeri e fanno il post su quanti streaming ha fatto un artista in una settimana. Anche i fan sono più interessati a quanti dischi d’oro o di platino abbia ottenuto il loro artista preferito. E’ un aspetto questo che mette pressione e sul quale ci sto lavorando anche io per vivere meglio”. 

Jvli ha dichiarato di aver rifiutato anche delle collaborazioni: “Ultimamente mi è capitato. Per emergere ho dovuto accettare qualsiasi cosa mentre ora sto facendo una selezione perché voglio che ciò che faccio sia riconoscibile”. Tra gli artisti con cui è nato un  bel feeling professionale c’è sicuramente Emma Marrone.

Abbiamo chiesto a Jvli cosa più l’abbia colpito di lei come artista: “Sono rimasto sorpreso dalla sua voglia di fare che non è scontata anche perché è sulla scena musicale da ormai un bel po’ di anni. Emma si fida dei giovani artisti tanto che dopo il successo di Apnea ha continuato a collaborare con me sposando la causa del nuovo singolo. Mi è capitato di fare sessioni con artisti del suo calibro che però non hanno quell’apertura mentale e artistica di essere al passo con i tempi. E poi Emma a livello umano è una persona incredibile, potrebbe avere molto di più. Spesso è lei che trascina tutti con la sua spontaneità. In questi viaggi per la promozione del singolo è stata sempre positiva, con il sorriso stampato in faccia. Per fare un esempio, abbiamo fatto un viaggio in van di otto ore e mezza perché c’era sciopero dei treni. Mentre noi stavamo arrabbiati lei ci ha tirato su il morale dicendo che ci saremmo divertiti a trascorrere del tempo insieme. Ho capito da lei che devo ancora imparare un sacco di cose”. 

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