Jerry Calà ospite della terza serata del Magna Graecia Film Festival per ritirare il premio alla carriera, la Colonna D’Oro simbolo della kermesse realizzata dallo storico marchio di gioielli G.B. Spadafora. Il poliedrico artista che grazie alla sua simpatia ha raccontato le estati italiane attraverso i suoi tantissimi film, serie tv e la sua musica, si è raccontato ai microfoni di SuperGuidaTv.
Jerry Calà, intervista esclusiva al Magna Graecia Film Festival
Jerry Calà, qual è il segreto per mantenere intatto il rapporto con il proprio pubblico?
“Non è che ci sia un segreto, e se c’è, in primis è sicuramente quello di rimanere sempre fedeli a se stessi, a quello che si ama e che si vuole fare. Sicuramente è importante dare la sensazione al pubblico che tu questo mestiere lo fai sempre con passione, e che dopo tanti anni addirittura tu ti diverti a fare il tuo lavoro, e questo il pubblico lo percepisce. Credo che in me veda quel ragazzo che ad oltre settant’anni si diverte ancora a fare questo lavoro”.
Lei è stato protagonista di una delle serie tv italiane più di successo e che ha raccontato le estati degli italiani: lei oggi che serie tv guarda?
“Beh si Professione Vacanze è stata una serie fantastica, credo che abbia anche il record di anni in cui tutti gli anni viene trasmessa sulle reti Mediaset. Con mio figlio guardo molte serie, lui è un cinefilo più di me. Guardiamo molte serie americane, tipo Breaking Bad. Devo dire che io le serie tv non riesco a guardarle un po’ alla volta, me le sparo tutte in una notte”.
Quali progetti futuri può anticiparci e le piacerebbe fare un varietà?
“La televisione è un discorso particolare, mi piacerebbe fare delle fiction per la tv, quelle sì, perchè penso che potrei con la mia nuova età dare vita a dei personaggi interessanti. Lo show, beh, ritengo di essere uno showman, faccio più di cento spettacoli l’anno in tutta Italia con piazze anche da settemila persone portando in scena uno spettacolo che unisce musica e comicità. Sembra che ultimamente la tv cerchi persone che non sappiano fare niente, da mettere lì in mostra. Non lo so, vedo un movimento strano”.