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Io Canto Generation, intervista a Iva Zanicchi: “Ai giovani talenti ho consigliato di vivere la gara come un gioco. Ballando con le Stelle? Faccio il tifo per Simona Ventura”

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La prima puntata di Io Canto Generation ha riscosso un grande successo. Nonostante il programma sia tornato a distanza di dieci anni, la formula sembra funzionare tanto da appassionare grandi e piccini. Tra i capisquadra troviamo un’agguerrita Iva Zanicchi che dopo l’esperienza a Ballando con le Stelle ha deciso di mettersi alla prova in un’altra avventura. Un’esperienza che è capitata al momento giusto e che la sta aiutando ad evadere dai problemi familiari.

Noi di SuperGuida TV l’abbiamo intervistata in esclusiva e ci siamo fatti raccontare qualcosa in più su questo progetto che la vede tra i protagonisti. Iva ha parlato di Io Canto Generation come un’esperienza stimolante e divertente. Nel corso della prima puntata, il pubblico ha notato che Iva era alla caccia di voti alti per i suoi piccoli talenti. La cantante ha spiegato però che non si vuole dare nessuna falsa speranza a questi giovani talenti: “Gerry ha perso il fiato per spiegare a questi ragazzi che si tratta di un gioco e che il primo obiettivo è quello di divertirsi. Non bisogna però nascondere che chi è eliminato la vive come una piccola sconfitta. Qualcuno di loro è determinato e sa perfettamente che anche se venisse eliminato il suo sogno di diventare musicista non ne verrebbe intaccato. Io Canto è per questi ragazzi una tappa: può andare bene ma può andare anche male. L’importante è metterglielo in testa anche ai genitori che a volte sono peggio dei ragazzi”.

Proprio lo scorso anno, Iva Zanicchi è stata una concorrente di Ballando con le Stelle. La cantante ha saputo regalare momenti di spensieratezza grazie alle sue immancabili barzellette. In questa edizione, ha ammesso di fare il tifo per Simona Ventura.

Su Teo Mammucari con il quale ha condiviso l’esperienza a Tu Si Que Vales ha invece dichiarato: “Teo Mammucari gioca molto. Io lo conosco bene e so che quando si arrabbia non lo fa sul serio. A volte esagera anche un po’. Teo vuole far divertire la gente e devo dire che ci riesce. Con lui abbiamo condiviso l’esperienza a Tu si Que Vales e in quell’occasione abbiamo avuto anche uno scontro verbale ma dopo siamo diventati amici per la pelle”.

A conclusione dell’intervista, con Iva Zanicchi abbiamo affrontato un tema di grande attualità come quello del femminicidio. Dopo l’omicidio efferato di Giulia Cecchettin, si sono accesi nuovamente i fari su questa emergenza. Secondo la cantante, bisogna ripartire in primis dalle famiglie: “Siamo arrivati ad un punto di non ritorno. Oltre alla scuola, è importante partire dalle famiglie. I genitori hanno una responsabilità enorme perché sono loro che devono educare i bambini, che saranno gli uomini del domani, al rispetto dell’altro sesso”.

Intervista a Iva Zanicchi, caposquadra di Io Canto Generation

Iva, lei è caposquadra a Io Canto Generation. Cosa le sta regalando questa esperienza? In questo ruolo cosa la rende più orgogliosa?

All’inizio ero un po’ diffidente e non sapevo se accettare. Poi però questa esperienza si è rivelata una grande sorpresa, a partire dall’atmosfera che si respira in studio e dietro le quinte. Questi ragazzi sono di una bravura straordinaria. Pietro Agnello per esempio ha un swing, una voce profonda, un senso del ritmo che mi hanno lasciato a bocca aperta. In questo programma ci sono due generazioni a confronto. I ragazzi si trovano ad affrontare un genere per loro ostico ma anche noi dobbiamo mettercela tutta. E’ un’esperienza stimolante per entrambe le parti. Mi sto divertendo tantissimo. Poi Gerry è una colonna, una persona che mette tutti a proprio agio, sempre di buonumore. 

Lei è un monumento della musica: i ragazzi le chiedono qualche consiglio?

Ho ricevuto una manifestazione d’affetto che non pensavo fosse possibile. Io per questi ragazzi mi sento una nonna. Sono tutti molto carini, affettuosi. Mi hanno anche portato dei regalini.  

Le barzellette gliele racconta? 

Certo, ho raccontato a loro due barzellette di cui una piuttosto piccante. Tanto però lo sapevo che Roberto Cenci mi avrebbe tagliata (ride). 

Nella prima puntata abbiamo notato che per i suoi piccoli talenti è alla caccia di voti alti. Non c’è il rischio di dare una falsa speranza a questi giovani?

Gerry ha perso il fiato per spiegare a questi ragazzi che si tratta di un gioco e che il primo obiettivo è quello di divertirsi. Non bisogna però nascondere che chi è eliminato la vive come una piccola sconfitta. Qualcuno di loro è determinato e sa perfettamente che anche se venisse eliminato il suo sogno di diventare musicista non ne verrebbe intaccato. Io Canto è per questi ragazzi una tappa: può andare bene ma può andare anche male. L’importante è metterglielo in testa anche ai genitori che a volte sono peggio dei ragazzi. 

Qual è il segreto per avere una carriera longeva come la sua?

Ho amato e amo tutt’ora profondamente questo lavoro pur essendo molto pigra. Sono stata anche fortunata perché Madre Natura mi ha dato in dote una bella voce. Questo è stato il mio passaporto. Nei momenti difficili sono andata avanti proprio grazie al mio talento. Agli inizi non è stato tutto rose e fiori, a partire da alcune bocciature come quella al Festival di Sanremo fino alla difficoltà di trovare un repertorio adeguato. Io ero troppo determinata e non avrei mai abbandonato il sogno di affermarmi come cantante. In questo è stato fondamentale il regista Ermanno Olmi. Senza volerlo mi ha dato una grande spinta.

L’anno scorso di questi tempi era in gara a Ballando con le Stelle. La pista le manca? A distanza di un anno, cosa le ha lasciato questa esperienza?

E’ stato il momento più bello, esaltante, divertente, coinvolgente della mia vita. Mi sono divertita come una pazza pur sapendo di aver rovinato Samuel Peron. Per stare appresso a me è dimagrito 10 kg(ride). Ho vissuto questa esperienza nel modo giusto, senza alcuna presunzione. Penso di aver anche divertito tanto perché ad oggi il pubblico si ricorda ancora di me e delle mie barzellette.

Sta seguendo quest’anno il programma? Chi le piace tra i concorrenti in gara?

Mi piace molto Simona Ventura, è una bravissima ballerina. Sono un po’ gelosa perché balla con Samuel Peron. Lei e Wanda Nara sono le più dotate, bisogna dire la verità. In cuor mio faccio però il tifo per Simona perché siamo amiche ed è talmente brava che si merita di vincere. 

Tra l’altro lei dei concorrenti conosce bene Teo Mammucari con cui aveva condiviso l’esperienza a Tu si Que Vales. Andavate d’accordo?

Teo Mammucari gioca molto. Io lo conosco bene e so che quando si arrabbia non lo fa sul serio. A volte esagera anche un po’. Teo vuole far divertire la gente e devo dire che ci riesce. Con lui abbiamo condiviso l’esperienza a Tu si Que Vales e in quell’occasione abbiamo avuto anche uno scontro verbale ma dopo siamo diventati amici per la pelle. 

Quest’anno Lino Banfi dopo tre puntate ha deciso di abbandonare il talent. Ha mai avuto la stessa tentazione lo scorso anno?

No, mai. Io ero molto dispiaciuta quando è finito il programma. E’ stato un periodo troppo bello per me. C’era un gruppo molto affiatato e poi Milly con me è stata una grande signora. Lei è la colonna di questo programma, una vera professionista. Anche lo scorso anno, Milly era la prima ad arrivare e l’ultima ad andare via. Lei è attenta ad ogni piccolo dettaglio. 

Parlando di attualità, in queste settimane l’omicidio di Giulia Cecchettin ha sconvolto l’opinione pubblica e acceso un faro sull’emergenza italiana. E’ sufficiente secondo lei l’iniziativa del governo sull’educazione sentimentale nelle scuole?

E’ già un passo avanti. Siamo arrivati ad un punto di non ritorno. Oltre alla scuola, è importante partire dalle famiglie. I genitori hanno una responsabilità enorme perché sono loro che devono educare i bambini, che saranno gli uomini del domani, al rispetto dell’altro sesso. Oggi manca l’educazione, non c’è più il rispetto delle autorità. Una volta i ragazzi che frequentavano l’oratorio giocavano a pallone, organizzavano gite. Oggi i cellulari hanno influito negativamente sulla formazione di questi giovani, sempre più rinchiusi in loro stessi. E poi il parlare troppo e in modo morboso in tv dei fatti di cronaca non aiuta. Anzi, c’è il rischio di emulazione. 

Intanto, ha preso parte anche al film ’Il circo delle meraviglie’. E’ stato per lei un ritorno sul set. Si è divertita?

Mi sono ritrovata a girare in un paesino in Liguria vestita da zingara. Ho dovuto interpretare il ruolo di una cartomante. E’ stata un’esperienza piacevole e divertente.

In futuro, in quale altra sfida vorrebbe cimentarsi?

Tutti mi ripetono che non devo fare progetti ma questa cosa mi manda fuori di testa. Mi hanno proposto anche di fare teatro ma è un lavoro faticoso che mi porterebbe per troppo tempo via da casa e non posso permettermelo.

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