Tommaso Primo presenta il suo nuovo album ‘Vangelo secondo Primo’: “È un disco di analisi, non profano, con molti riferimenti culturali”

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Tommaso Primo stupisce tutti con un concept album che vuole far riflettere chi lo ascolta. Il titolo scelto per il suo nuovo progetto discografico è ‘Il Vangelo secondo Primo‘ al cui interno sono contenuti 9 brani che trattano argomenti attuali dal punto di vista del cantautore napoletano. Scopriamo insieme cosa ci ha rivelato su questo album, sui riferimenti culturali e religiosi racchiusi nei brani e sui progetti futuri.

Intervista al cantante Tommaso Primo

“Vangelo secondo Primo” (Triggger/ADA Music Italy), uscirà il 20 dicembre 2024 e sarà anticipato da due singoli “JESUS CHRIST SUPER SAIYAN” e “BLUE ANGEL”. L’album sarà disponibile in digitale (pre-save) e in formato vinile autografato.

Tommaso Primo come nasce la sua passione per la musica?

La mia passione per la musica, più che una passione è una necessità, cioè qualcosa che ti prende e hai l’esigenza di dover scrivere canzoni, di dover prendere lo strumento. È una parte della mia anima, del mio carattere, credo che stia nel dna”.

Il 20 dicembre uscirà il suo album dal titolo ‘Vangelo secondo Primo’. Già dalla scelta del titolo si comprende che si tratta di un album particolare. Come mai hai deciso di trattare temi sociali in questa chiave, cioè reinterpretando il vangelo a tuo modo?

Volevo cercare di fare una critica alla religione, una osannazione alla spiritualità perché credo che a volte la religione sia una gabbia mentre invece la spiritualità è un sentiero. Siccome viviamo in uno Stato in cui la religione prende tante decisioni, anche in ambiti che secondo me potrebbero essere affrontati secondo altre ottiche, volevo cercare di fare questo disco che ha un abito Latin-urban. Quindi sembra un disco pop però in realtà dice tante cose al suo interno.

C’è la critica geopolitica, c’è un riscontro proprio dal punto di vista dell’animo umano, cioè un’analisi della parte più intima di noi, della nostra etica, della nostra morale. Ho voluto fare un disco anche ispirato dalle letture di Saramago, di Vangeli apocrifi oppure degli ascolti di De André, con la buona novella. Non mi sono inventato nulla però avevo voglia di fare una mia rilettura di qualcosa che è sacro e non farlo diventare profano assolutamente perché non credo sia un disco profano ma è un disco di analisi”.

Quindi qual è secondo lei il messaggio principale che deve arrivare a chi ascolta i 9 brani del suo album?

Che siamo assolutamente protagonisti del nostro destino e del destino degli altri“.

L’album sarà anticipato anche da 2 singoli, ‘Jesus Christ Super Saiyan’ e ‘Blue Angel’. Di cosa parlano?

Jesus Christ Super parla di un Gesù Cristo che ritorna sulla Terra nel 2024 e torna a Napoli, una città che è sempre sotto i riflettori, capitale globale di un qualcosa. Sembra quasi il Centro del mondo a volte, ha un filo conduttore che la unisce a Gaza, così come a Rio de Janeiro, così come a New York. E quindi Gesù Cristo arriva lì, fra le case popolari parlando lo slang dei ragazzi e decide di dire alcune cose, decide di mandare dei messaggi forti e ribadire a tutti che lo stile di vita che abbiamo adottato probabilmente va verso la distruzione della nostra specie, della nostra razza, della nostra anima. È una parola importante.

Blue Angel invece è un amore tra un Angelo e un diavolo, mi dicono sempre di non spiegarla però io volevo spiegarla perché credo che questo amore che sembra così fantasioso, in realtà esiste. Esiste il fatto che alcuni amori vengono interrotti, vengono ostacolati anzi, questa è la parola giusta. Mi sono ispirato sempre a storie di letteratura: possono essere benissimo Romeo e Giulietta oppure Fermina Daza e Florentino Ariza protagonisti dell’Amore ai tempi del colera. Tra l’altro c’è anche la voce di Marquez tra la prima e la seconda strofa. Il brano parla di un ostacolo all’amore di due persone che sono un Angelo e un Diavolo ma possono essere benissimo due persone di etnie diverse, di religioni diverse magari di due popoli in conflitto. È tutto una grande metafora questo disco”.

Lei nasce a Napoli e tutti i brani sono cantati in napoletano, come diceva prima
è presente anche una parte con Gabriel Garcia Marquez. Chi partecipa anche ai campionamenti dei suoi brani dato che ci ono riferimenti a Dragon Ball, One Piece…

Sì, ci sono un sacco di campionamenti digitali, tanti riferimenti culturali: c’è per esempio Marquez in Blue Angel, c’è in una canzone che si chiama ‘E suonne il discorso di Martin Luther King (I Have a dream). Poi c’è ne Il diavolo riferimenti ad alcuni personaggi e ad alcuni eventi importanti del ‘900, poi c’è la voce di Mohamed Ali che sfida il governo americano perché non non vuole andare in guerra in Vietnam. Ci sono tante piccole cose estrapolate e messe all’interno del disco, proprio come fanno i ventenni! Anche se è una cosa che si fa da tanto tempo però fa parte molto della cultura digitale odierna e noi abbiamo cercato di fondere quello, dare degli input cioè nel senso far capire che non è soltanto un disco pop“.

C’è un artista invece con il quale le piacerebbe collaborare in un singolo?

Sì, Bruno Mars, lo dico sempre. Italiano non ti so dire, ci sono tanti artisti bravissimi e che ascolto da ascoltatore, però non non ti saprei dire con chi“.

Il primo dicembre Carlo Conti ha annunciato i big al prossimo Sanremo. Lei hai mai mandato una candidatura?

“Qualche anno fa mandai una canzone che parlava di una ragazza che aveva un cartello scritto nella stanza con su Free Palestine, però la canzone non fu accettata. Non è mai uscita, un giorno la farò uscire”.

Cosa pensa Tommaso Primo di chi prova a partecipare ai talent?

Se sono contenti… io credo che sul talento si possa assolutamente lavorare così come sull’esibizione, è importante avere dei maestri. Non lo farei sempre a telecamere accese però è lo show business. C’è una cosa che però la società non riesce a catalogare che è
il pensiero, non riesco a capire perché a questo spazio, a questa costante così importante
che è il pensiero critico non venga mai assegnato una trasmissione magari senza giuria e senza classifiche dove poter dare alla musica il significato più puro“.

Progetti futuri?

Sopravvivere, è il mio progetto futuro. Sono molto contento che la prima parte dei dischi dei vinili è andata venduta. È l’unica cosa che abbiamo stampato e che vendiamo. Spero che queste nuove canzoni riescano ad entrare nella loro vita“.

Qual è invece il sogno più grande di Tommaso Primo?

Il mio sogno più grande è riuscire ad essere un eversivo soddisfatto. Mi sono guardato allo specchio, sono andato in analisi e ho detto che nella vita sono un eversivo e quindi spero di essere un eversivo soddisfatto“.

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