Voce delicata e dalla penna raffinata. Lil Jolie, nome d’arte di Angela Ciancio, si è distinta durante la sua esperienza ad Amici 23 per essere una cantautrice elegante dotata di un gran talento e sensibilità. Ora che è finito il programma, la troviamo in giro per l’Italia per promuovere il suo Ep dal titolo ‘La vita non Uccide‘. Ai nostri microfoni, ci ha raccontato come è nata la sua passione per la musica e il suo ultimo lavoro. Scopriamo insieme le sue parole e il suo sogno nel cassetto.
Intervista alla cantautrice Lil Jolie
Come è nato il tuo nome d’arte, Lil Jolie, e la tua passione per la musica?
Il mio nome d’arte è nato per scherzo. Un giorno una mia amica mi fece una foto e mi disse che in quella posa assomigliavo ad Angelina Jolie. Io misi la foto su instagram, era se non sbaglio il 2016 quindi ero piccolina, avevo 16 anni, e scrissi nella descrizione Lil Jolie che tradotto significa piccola Jolie. Pensai che mi piaceva come nome d’arte. In quel periodo facevo musica, venivo dal mondo di e-type, e mi sono detta quel nome mi piace, voglio tenerlo anche perché avevo una passione per Angelina Jolie. La passione per la musica invece la ho da quando sono nata, sento la musica in maniera viscerale e a 5 anni mio nonno mi ha regalato una chitarra. Da lì non ho più smesso.
Il 17 maggio è uscito il tuo Ep, ‘La vita non uccide’, come mai hai scelto questo titolo e come definiresti questo Ep.
Secondo me è un lavoro sincero, lo definisco un disco vero e sincero perché parla di un periodo della mia vita dove mi ero un po’ persa e cercavo in qualche modo di trovare una mia identità che avevo smarrito. Quando ho scritto questa canzone, ‘La vita non uccide’, mi sono detta che la vita non può mai uccidere le cose più belle che la vita ti dona, che sono le emozioni. Tutto il disco è incentrato su questo tema.
All’interno dell’Ep ci sono ‘Attimo’, ‘Follia’, ‘Non è la fine’, ‘Per elisa’ e il tuo ultimo singolo, ‘Kiss Me’, scritto con Madame. C’è ne parli?
‘Kiss Me’ è un pezzo molto auto-ironico, molto leggero rispetto a quello che era il mio repertorio. Avevo la necessità di mostrare anche questa parte di me che, un po’, avevo perso. Nel brano ho voluto parlare di questo amore libero e proibito però si tratta di un amore vissuto nella leggerezza di una ragazza di 24 anni. Purtroppo ho collaborato a distanza con Madame perché ero ancora all’interno alla scuola di Amici. Vorrei tanto, in futuro, avere una collaborazione diretta con lei perché mi piacerebbe provare una session da zero in studio, scambiarci le nostre idee e parlare di musica.
Fino al 23 giugno sarai impegnata nell’instore tour in giro per l’Italia. Qual è la richiesta più strana che ti hanno fatto i tuoi fan?
Richieste strane? Quando mi chiedono di scrivere una frase di una mia canzone perché se la devono tatuare. Io dico che ho una calligrafia brutta, pessima, e chiedo se sono sicuri. Poi magari tornano, li incontro in altre occasione e li trovo col tatuaggio scritto da me e dico che sono pazzi, completamente folli. C’è chi mi chiede di scrivere ‘Non è la fine’, chi ‘Tarassaco e Lacrime Artificiali’ che è un brano del mio disco vecchio, chi ‘Calliope mia bella musa’. Sono varie frasi che scelgono, non ve ne è una in particolare.
Tu sei una cantautrice, chi ti ha spinto a partecipare ad Amici e che esperienza è stata?
Ho scelto io di fare i provini. Avevo la necessità di essere vista e volevo farmi riconoscere finalmente da qualcuno perché era proprio il periodo dove avevo perso un po’ la mia identità e le speranze, quasi. Mi ero detta che volevo essere riconosciuta per quello che sono e ci sono riuscita a entrare ad Amici.
Nella casa hai mostrato anche la tua fragilità, come hai superato i momenti d’ansia durante le esibizioni?
Difficile gestire le proprie fragilità nella vita reale figurati in un contesto dove sei 24 ore su 24 sotto le telecamere. Mi sono fatta forza da sola, mi sono detta non posso bruciarmi questa opportunità per colpa della mia testa, fatti forza, ci puoi riuscire. Recitando questo mantra dall’inizio fino alla fine del programma. Alla fine poi ci sono riuscita, mi sono auto-convinta di bastarmi, da sola.
La tua è stata un’eliminazione particolare, ‘sospesa’, e hai perso contro Sarah che poi ha vinto il programma. Cosa pensi di lei e in che rapporti sei rimasta con i tuoi compagni di casetta?
Io tifavo per Sarah, a parte che per me. Sono molto felice della sua vittoria, ci sentiamo, ci scriviamo, anche con gli altri ragazzi del programma. Ovviamente con chi più e chi meno, anche perché non puoi legare con 20 persone però ci sono delle figure con cui veramente posso dire di aver trovato degli amici.
C’è un artista con il quale ti piacerebbe collaborare in futuro?
Assolutamente. nel futuro immediato vorrei tanto andare in studio con Tommaso Paradiso, mi piace la sua penna, la sua visione cantautoriale. Anche Calcutta sarebbe un sogno, così come Colapesce Di Martino e Achille lauro. Tutti i cantautori moderni.
Hai pensato di partecipare a Sanremo il prossimo anno?
Sicuramente Sanremo è un grande sogno, lo vedo lontano anche perché penso che bisogna avere una canzone adatta, quella giusta. Non deve essere la canzona che nasce per Sanremo ma per esigenza. Fin quando non arriva quella canzone non ci andrò.
Qual è il tuo sogno più grande?
Il mio sogno più grande è vivere di musica per sempre. Non ho un obiettivo in senso numerico, non mi importa se dovessi arrivare prima in classifica, fare uno stadio, sarei felice anche facendo un teatro. Basta che ciò continui all’infinito, per fare questo lavoro e per vivere di questo non serve arrivare al top ma costruire una nicchia fedele che ti segua sempre. Forse il mio obiettivo è proprio questo: fidelizzare il mio pubblico e portarmelo per tutta la vita.