Non lasciatevi trarre in inganno dalla sua giovane età: Emanuele Macone, nato a Gaeta il 13 ottobre del 2000 (16 anni!), è uno degli astri nascenti del panorama televisivo italiano.
Emanuele ha già recitato:
- Nella serie tv “I misteri di Laura”;
- Nel film “Quando sarò bambino”, al fianco di Sergio Rubini e Lello Arena.
L’Agenzia Studio Emme coltiva e supporta la bravura di questo giovanissimo attore che a breve tornerà sul piccolo schermo con una imperdibile fiction affidata alla regia di Francesco Pavolini e Vincenzo Terracciano.
Curiosi di scoprire di quale serie tv si tratta?
Prima di svelarvelo, conosciamo meglio Emanuele Macone.
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Ciao, Emanuele. Perché non racconti ai followers della Super Guida Tv quando è scoccata la scintilla per la recitazione?
La scintilla è scoccata a 13 anni quando ho chiesto ai miei genitori di voler recitare, perché volevo fare l’attore e non la comparsa.
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Qual è stata la reazione della tua famiglia quando hai detto loro: “Voglio fare l’attore!”?
Hanno deciso di supportare tutte le mie scelte e non mi hanno mai negato nessuna richiesta. Sapevano che sarebbe stato un gran sacrificio e che lo avremmo affrontato in tre! E cosi è iniziata l’avventura.
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Vista la tua giovane età, come concili gli impegni scolastici ed extrascolastici con la recitazione?
Questo è un argomento di cui mi fa molto piacere parlare. Premetto che ho iniziato tra la fine della II media e l’inizio della III. Viaggiavo soprattutto per andare a Roma, così da permettermi di studiare presso l’Agenzia STUDIOEMME. Quando ho scelto il liceo che frequento (Liceo Musicale A. Manzoni Lt) a circa 80Km da qui, ho capito che il lavoro sarebbe diventato più duro. Mi alzo tutte le mattine alle 05:00 e torno alle 15.30. Studio anche due strumenti (chitarra e percussioni) e svolgo i compiti, poi mi dedico ai copioni. Quando invece vengo convocato sul set, porto con me copie di pagine da studiare. È un impegno molto duro, che comporta molto stress e che riesco a tenere a bada. Molti miei coetanei non comprendono la mole di lavoro e sforzo fisico: pensano che per me sia solo un divertimento, ma non lo è affatto… soprattutto se pensate che vado anche molto bene a scuola!
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Ci sono degli attori il cui modo di recitare ti ha particolarmente ispirato? In parole povere: chi è il tuo idolo nel mondo del cinema?
Mi ha ispirato molto Jack Nicholson, ma adoro anche Robert De Niro e, tra i più giovani, Brad Pitt, Will Smith, Bradley Cooper… Tra gli attori italiani adoro Edoardo Leo, Pierfrancesco Favino, Stefano Accorsi ed ho scoperto delle meravigliose persone in Filippo Nigro, Carmine Recano, Emilio Solfrizzi.
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Il film (italiano o straniero) che non smetteresti mai di rivedere è…?
Ce ne sono molti, sarebbe difficile elencarli tutti… L’ultimo film che ho visto al cinema, però, mi ha suggestionato molto! Mi riferisco a “Collateral Beauty” con Will Smith, Kate Winslet, Keira Knightley, Helen Mirren ed Edward Norton.
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Il tuo debutto in televisione è arrivato un paio di anni fa grazie alla serie tv “I misteri di Laura”, versione italiana della fiction spagnola di successo ‘Los misterios de Laura’. Come hai vissuto questa nuova esperienza?
“I misteri di Laura” è stato per me un debutto. Quando fui scelto per il provino e mi dissero che sarei andato a Praga, non credevo alle mie orecchie. Conservo un ricordo straordinario di tutti, ma proprio tutti. Il regista Alberto Ferrari aveva sempre un occhio di riguardo per me. Il cast, eccezionale, era composto da persone semplici e divertenti come Gianmarco Tognazzi, Carlotta Natoli e Daniele Pecci.
Mi hanno aiutato a crescere nonostante fosse il mio primo ruolo in una parte secondaria.
(E poi, lavorare a Praga come prima volta… Vi lascio immaginare!).
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Descrivi con tre aggettivi Tiziano, il tuo personaggio ne I misteri di Laura.
Tiziano è un ragazzo dolce, delicato, e buffo, poco incline allo studio, che spesso bisticcia con la figlia della protagonista (perdutamente innamorata di lui ma molto studiosa e capricciosa).
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Lo scorso dicembre, invece, hai partecipato alle Giornate di Cinema a Sorrento 2016 per la presentazione di “Quando sarò bambino”, un film a episodi che ripercorre sei decadi (dal 1950 ad oggi) attraverso gli occhi dei bambini. Secondo te, cosa vuole trasmettere questo film allo spettatore? Quando potremo vedere anche noi questa pellicola?
“Quando sarò bambino” è un film incredibilmente profondo. Ho avuto l’onore di lavorare con Lello Arena, più precisamente nel VI° e più importante aneddoto (quello conclusivo) in cui interpreto Claudio. Come tutti gli adolescenti, Claudio vive momenti tormentati e si ritrova ad avere come mentore un antiquario (Lello Arena). Il ragazzo, quindi, capirà cosa fare della sua vita e soprattutto cosa vuol dire essere grande ‘imparando ad essere bambino’, riscoprendo il valore delle piccole cose. Spero di vedere questa pellicola nelle sale cinematografiche quanto prima perché è un film che merita moltissimo: Edoardo Palma (il regista) è una persona sensibile e straordinaria.
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Prossimamente (ancora ignoriamo la data esatta) ti rivedremo sul piccolo schermo nei panni di Nicola Pellegrini, uno dei protagonisti della fiction: “Amore pensaci tu”. Che ruolo interpreterai questa volta?
Questa volta (anzi è più corretto dire “Anche questa volta”!) sarò Nicola, un nerd impacciato e belloccio che però non lascia trapelare nulla di sé al pubblico fin quando non avverrà un cambiamento.
Nicola vive una situazione in cui non avrebbe mai pensato di trovarsi e che assume risvolti grotteschi, drammatici e anche di follia. Queste circostanze, però saranno alternate a momenti estremamente romantici…
Non voglio svelare altro perché vorrei che il pubblico scoprisse pian piano il mio personaggio, affiancato, peraltro, dalla bellissima e bravissima Benedetta Gargari (alias Camilla).
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Dai video promozionali di questa nuova serie tv prevediamo tante risate ma anche molta, moltissima riflessione sullo spaccato dell’attuale società italiana. Qual è il tuo pensiero a riguardo?
Questa nuova serie tv mira a farci riflettere sulla situazione reale delle famiglie italiane: in ogni nucleo familiare, infatti, coabitano disagi, stress, responsabilità, separazioni, ma anche (per fortuna!) momenti divertenti e molto amore. Mi fa molto piacere che in ‘ Amore pensaci tu! ’ si parli anche di coppie omosessuali.
Sono convinto, infatti, che si possa e si debba accudire amorevolmente un figlio a prescindere da inclinazione sessuale, razza, provenienza e colore. L’importante è che ci sia l’amore, no?
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Tra le quattro famiglie raccontate nel telefilm, qual è la tua preferita?
Ovviamente la mia! Il nucleo familiare di cui faccio parte è composto da papà Marco (Filippo Nigro), mamma Anna (Giulia Bevilacqua), Nicola (io) e la mia sorellina Penelope (Giulietta Rebeggiani). Mio padre è un uomo fantastico, molto dolce e affettuoso, dedito al lavoro (anche se attualmente disoccupato!). La mia mamma, invece, di lavoro ne ha fin troppo e rischia di trascurarci un po’, ma alla fine siamo sempre uniti e molto coccoloni… …e l’amore si avverte davvero.
Lasciatemelo dire: lavorare con Filippo e Giulia è stato un onore! Ho imparato moltissimo, oltre ad essere stato trattato da loro con enorme affetto.
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Sei un appassionato di serie tv? Se sì, di quali?
Sì, moltissimo! Spazio tra saghe e serie Tv. La prima in assoluto, che vedo e rivedo, è Harry Potter. Mentre tra le serie tv ci sono: Gomorra, Il trono di spade, Friends, How I met your mother, Narcos, Big Bang Theory, La vita secondo Jim, C.S.I. (tutte!!!), Boris e molte altre.
Vuoi/puoi confidarci i progetti televisivi o cinematografici ai quali stai lavorando?
Attualmente non ho nulla da svelarvi se non che mi piace moltissimo recitare perché questo mondo, per me, è magico ed importante. Sarei molto felice di continuare a lavorare nel cinema. Quindi lancio un messaggio a chi fosse interessato… …di contattarmiiii!!!
Eccovi infine il video messaggio di Emanuele per salutare tutti i nostri lettori
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