Cosa hanno in comune lo scrittore Simone Di Matteo e la showgirl, ex “Non è la Rai” Maria Monsè? Apparentemente nulla, ma in realtà in due hanno collaborato alla scrittura di un libro che si intitola: “La vita è una questione di verità”, edito dalla DiamonD EditricE per la collana People. “Bisognerebbe sempre dire la verità perché il vero, come il nero, sta bene su tutto”. Questo il leitmotiv del libro di Simone Di Matteo e Maria Monsè che hanno unito le loro esperienze e il loro amore per la scrittura per scrivere una confessione di vita a quattro mani. Un viaggio all’interno delle proprie emozioni ripercorrendo il loro iter artistico e le proprie esperienze televisive e non. Un raccontarsi che abbraccia non solo il mondo televisivo ma anche quello attuale e digitalizzato che ormai fagocita tutto. Pone l’accento su quel mondo virtuale che ci ha portato “alla condizione in cui passivamente ci siamo ritrovati: un’epoca di digitali speranze e multimediali illusioni”.
Simone Di Matteo e Maria Monsè ai microfoni di SuperGuidaTv: L’INTERVISTA
Simone: nel vostro libro parlate di tv e di personaggi. Qual è il confine tra la persona e il personaggio?
Definire il confine tra persona e personaggio, oggi più di ieri, è piuttosto difficile da stabilire con chiarezza. Si vedono troppe maschere girovagare senza ovvie ragioni da uno salotto televisivo ad un altro, apparentemente senza ovvie ragioni, a discapito dei volti perché in molti preferiscono celarsi dietro un’immagine fittizia anziché mostrarsi per come sono realmente, forse per paura o magari non sono in grado di fare altrimenti, finendo così per venir risucchiati da quella stessa maschera che non ci si rende neanche conto più di portare!
Attraverso l’Irriverente – giustiziere dei Vip- commenti lo star-system e il World Wide Web. Quanto c’è di Simone nell’irriverente e quanto dell’irriverente ha Simone?
L’irriverente è parte di me, così come io sono parte di lui. Per certi versi potrei dire che lui riesce dove io fallisco, è il lato migliore di me e con questo pseudonimo curo da circa due anni un’omonima rubrica satirica su diverse testate giornalistiche, all’interno delle quali commento tutto ciò che la tv ha ancora da offrire e il patinato mondo dello star system, che pullula, ormai, di personaggi che sono soltanto ombre di quel successo che inseguono disperatamente. Il tutto senza mai risultare banale o scontato, quello lo lascio fare agli altri!
Maria, come è nata la collaborazione con Simone? Cosa vi accomuna oltre all’antipatia per la Marchesa D’Aragona, che poi abbiamo scoperto che marchesa non è…
Sicuramente la spontaneità, la genuinità e la faccia tosta. Simone è come me, non amiamo alcun tipo di costruzione. L’essere se stessi, nel bene o nel male, è il miglior biglietto da visita che si possa esibire. Tengo a precisarti che la mia, nei confronti della fantomatica Marchesa D’Aragona, non è mai stata antipatia, piuttosto mi sono dovuta difendere dai suoi continui attacchi immotivati e dai racconti poco veritieri che Daniela amava diffondere sul mio conto!
Per entrambi: qual è il vostro miglior pregio e il vostro peggior difetto…
Simone.: Io ho un solo pregio, mi riesce bene ogni cosa (sorride). Per quanto riguarda i miei difetti, invece, quello che proprio anche io non sopporto è la testardaggine.
Maria: Penso di essere una persona eccessivamente buona e questo, troppo spesso, risulta essere il mio miglior pregio, ma allo stesso tempo il mio peggior difetto!!!
“La vita è una questione di Verità”: il libro di Simone Di Matteo e Maria Monsè
Tornando al libro: “La vita è una questione di verità“, la storia di chiunque abbia ancora qualcosa da raccontare. Cosa ha da raccontare Simone Di Matteo e cosa invece Maria Monsè.
Spogliarsi di qualunque filtro e mettere le proprie emozioni nero su bianco non è per nulla facile, tuttavia era qualcosa che andava fatto perché volevamo ricordare al mondo che, prima di ogni altra cosa siamo persone, non personaggi. Esporsi direttamente, davanti a milioni di spettatori o lettori che siano, comporta un’enorme responsabilità, soprattutto quando si toccano tematiche calde come quelle di cui vi abbiamo parlato. Ma se, come noi, non si ha nulla da nascondere, niente di cui doversi vergognare, e l’unico scopo è dire la verità, nient’altro che la verità, non c’è da temere.
Il libro uscito nel 2019 ha avuto un buon successo editoriale: ve lo aspettavate? C’è fame di verità dunque?
Non poteva essere altrimenti, per questo ho scelto la spietatezza, l’ironia e la sagacia dell’Irriverente. Insieme a lui, sono riuscita a lasciarmi andare e a rivelare tutto ciò che poteva, e doveva, essere rivelato, ma che il più delle volte viene tenuto nascosto. Anche perché, come diciamo noi sempre, il vero è come il nero, sta bene su tutto!!!
Maria Monsè personaggio televisivo “irriverente”: presente anche all’ultima puntata de La Pupa e Il Secchione
Maria Monsè personaggio televisivo a tutto tondo che “irraggia” polemiche (soprattutto per l’uso smodato dei social) come se piovesse… Ma sono studiate o arrivano così naturalmente?
Beh, che dire, stranamente pare che ogni mattina qualcuno non abbia niente di meglio da fare che prendersela con me. Io non ci bado, dopotutto quando si sceglie di essere veri, sinceri, si sa, sono due le alternative, o si è amati incondizionatamente o si è odiati. Non ho mai particolarmente apprezzato quel modus vivendi di dover piacere a chiunque ad ogni costo. Io sono così, nel bene e nel male, chi mi ama mi segua, chi no è libero di non farlo!
Maria, non sei nuova a questo tipo di esperienza, infatti a distanza di 4 anni da “Ti cucino per le feste” arriva questo altro libro. Come nasce la passione per la scrittura?
Mi è sempre piaciuto raccontare e raccontarmi, sarà forse per questo che mi sono avvicinata al mondo della scrittura. Scrivere è l’unica cosa che riesce a farmi stare veramente bene, perché mi permette di liberarmi di qualsiasi limite o costrizione che spesso mi autoimpongo. Anche la lettura mi appassiona da sempre e cerco di trasmettere questa mia passione anche a mia figlia Perla Maria. Chissà, magari un giorno seguirà le orme della madre!
Il vostro libro è “un’esortazione a prendere in mano le redini della propria vita, lottando quotidianamente per ciò in cui si crede” Una sorta di viaggio introspettivo che invita a riflettere. E Voi lottate per ciò in cui credete?
Non bisogna mai smettere di lottare per i propri sogni e per quello in cui si crede, comunque vada, nonostante tutto, solo così è possibile riuscire a vivere la vita che si è sempre desiderato, non lasciando la possibilità ad altri di decidere per noi. Non importa quante volte si cade, l’importante è riuscire a rialzarsi ed andare avanti!