Intervista esclusiva a Enzo Miccio, protagonista indiscusso di Pechino Express 2020: “Non mi sento in colpa. Vi spiego perché”

Enzo Miccio - Pechino Express 2020

Ha messo fuori gioco i Gladiatori approdando in finale assieme a Carolina Giannuzzi. Un “trionfo” a cui però sono seguite delle polemiche tanto che sui social sono stati in tanti ad insorgere accusandolo di complottismo. Stiamo parlando del Wedding Planner più famoso d’Italia Enzo Miccio che, sin dalle prime puntate di Pechino Express 2020, ha dimostrato forza e determinazione regalando anche momenti comici e divertenti. Non sono mancati però anche i momenti di tensione tanto che durante la semifinale Enzo ha attaccato Carolina per aver commesso durante la gara una piccola leggerezza. Uno sfogo dettato però dalla tensione e dal nervosismo in vista della finale. In questa intervista, rilasciata in esclusiva a SuperGuida TV, Enzo ci ha parlato di questa esperienza e della importante lezione che ne ha ricavato. Ci ha infatti rivelato che in seguito alla sua partecipazione a “Pechino Express” ha avuto modo di riflettere maggiormente sulla sua vita riconoscendo un grande valore al tempo. E a proposito delle polemiche che sono seguite per l’eliminazione dei Gladiatori Miccio ha voluto replicare a quanti l’hanno accusato di essere uno stratega sottolineando come in finale ci sia arrivato solo con le sue forze. Enzo ha parlato anche del suo rapporto con Carolina a cui confessa di volere molto bene nonostante le discussioni e i momenti no. Sulla possibilità di partecipare ad altri reality invece Enzo sembra non avere alcun dubbio. Al momento preferisce dedicarsi al suo lavoro da wedding planner sperando che tutto possa tornare presto alla normalità. E proprio alle spose che devono riprogrammare i loro matrimoni dà qualche suggerimento.

Intervista Esclusiva ad Enzo Miccio, protagonista indiscusso di Pechino Express 2020

Enzo, sei approdato alla finale di “Pechino Express”. Qual è il tuo stato d’animo?

Sono molto felice perché gli sforzi e la fatica sono stati ben ripagati. Non era scontato perché “Pechino Express” è un programma incredibile in cui basta una mossa sbagliata per tornare a casa. Per tutto il percorso bisogna mantenersi costanti e dimostrarsi all’altezza. 

Cosa speri di portarti a casa dopo questa esperienza?

Mi sono portato a casa una visione diversa delle persone soprattutto nei paesi che in seguito a questa esperienza ho avuto modo di visitare. Le persone che mi hanno aperto la porta, i loro cuori, le loro case, preparandomi anche da mangiare, che mi hanno concesso il loro tempo mi hanno fatto riflettere su quello che faccio quotidianamente nei confronti degli altri. Tutto ciò è avvenuto nel momento in cui venendo meno la normalità si ha modo di pensare e devo dire che mi sono reso conto di quanto è stato bello questo viaggio. Ho apprezzato la generosità degli altri. Il bene più prezioso che abbiamo è il tempo e il fatto che la gente me l’abbia regalato in diversi modi mi ha stimolato una domanda a cui non sempre sono riuscito a rispondere. La domanda è: “tu faresti la stessa cosa? Saresti disponibile a regalare del tempo gratuito all’altro?”. Questo quesito mi spinge a rivedere ciò che ho fatto finora perché sento l’esigenza di farlo e non perché mi è stato ordinato. Dovrò dedicare più tempo alle persone che amo, ai miei amici e alla famiglia e anche agli altri in generale. Questa è la lezione che mi porto dietro dopo questa esperienza.

Quali sono state le difficoltà più grandi che ti sei trovato ad affrontare?

Non è stata per me una tragedia non lavarmi o non dormire o mangiare il pene di mare. Ho avvertito fatica fisica e un po’ di stress dovuto all’accumulo di stanchezza ma questo valeva non solo per me ma anche per gli altri. L’unica pecca televisiva di questo programma è che non si possa davvero comprendere quanto questa esperienza possa essere dura e faticosa. La fatica fisica si percepisce solo in parte. 

Dopo la semifinale si è parlato di complotto. Le Collegiali infatti hanno parlato di una combutta tra i Wedding Planner e i Gladiatori. Come mai la decisione di eliminare i Gladiatori?

Non ho fatto sgambetti a nessuno e tutto mi si può dire tranne di essere sleale. Sono arrivato alla finale esclusivamente con le mie forze e nessuno mi ha aiutato. Ho dato dimostrazione che quando c’erano dei passaggi che mi erano stati offerti l’ho rifiutati e che quando c’era la possibilità di sfidare in una delle prove vantaggio le Collegiali ho rinunciato sfidando Gennaro. Ho dato dimostrazione di forza e coraggio. 

Alcune settimane fa Soleil ha fatto parlare di sé per alcune dichiarazioni sul tuo conto. Ti ha definito l’anima nera, lo spietato di questa edizione. Ti ci ritrovi in questa definizione?

Nella definizione di anima nera non mi ci ritrovo, in quella di spietato invece concordo. Bisogna sapere quello che si vuole e avendo davanti un obiettivo bisogna andare fino in fondo. E’ normale che se tu prendessi quelli che erano in gara con me chiedendogli se volevano vincere o perdere credo che la risposta sarebbe stata lapalissiana. Il termine spietato è stato coniato simpaticamente da Costantino e io l’ho presa di buon grado perché lo trovo un uomo intelligente e sagace. Spietato nel senso che non guardo in faccia nessuno ma io nella vita lo sono con me stesso. Lo sanno bene i miei collaboratori ma dopotutto quando si persegue un obiettivo bisogna remare assieme sulla stessa barca. 

Anche con la tua compagnia di viaggio Carolina non sono mancate discussioni. Ti abbiamo visto redarguirla per essersi persa un oggetto.

Ho voluto averla come compagna di viaggio perché mi conosce bene e lavoriamo insieme da un po’ di anni. Il nostro è un lavoro in cui non sono ammessi sbagli. Di conseguenza in qualsiasi cosa che vado a fare cerco di replicare quel medesimo senso di responsabilità. Qualcuno non lo condivide ma dopotutto non tutti possono essere d’accordo. E’ un aspetto che fa parte del mio carattere e della mia formazione con cui faccio i conti tutti i giorni della mia vita. Nel momento in cui dico che non sono ammessi errori è perché ci credo veramente. Forse lo dico nel modo peggiore e di questo me ne dispiaccio ma il rapporto che ho costruito nel tempo con Carolina va al di là dei momenti di nervosismo che lei ha imparato a conoscere. Lei stessa quando l’ho redarguita si è sentita male perché ha un grande senso di responsabilità e sa bene di aver sbagliato. Anche se stiamo facendo un gioco bisogna riconoscere quando c’è l’errore. 

Sotto quell’animo spietato si nasconde un animo dolce come hai dimostrato ieri sera nella lettera che hai scritto proprio a Carolina. Mi ha colpito molto la frase conclusiva: “Sappi che ti voglio bene e che non l’ho mai detto neanche a mia mamma”. Come mai? Cosa ti frena?

Non mi frena niente. E’ questione di pudore e di retaggio educativo che mi sono portato dietro. Sono piuttosto silenzioso, uno che non fa smancerie e che detesta l’abbraccio facile. Mi definisco ermetico e come sai a 50 anni le persone fanno fatica a cambiare. Questa esperienza mi ha portato ad apprezzare ancora di più Carolina e a vivere maggiormente in simbiosi. Senza nessuna difficoltà ho scritto poi quello che pensavo e che Carolina sia pure magari in parte sapeva già. 

Hai ricevuto più critiche o complimenti in queste settimane?

Direi a metà. So che non posso piacere a tutti ma ho cercato di fare quello che pensavo fosse giusto. Sono arrivato dove sono con coerenza e lealtà. Riconosco di essere competitivo e ho sempre detto che volevo andare avanti. Non ho mai giocato in maniera sporca o subdola e sono andato avanti con le mie forze dando il massimo in base al mio criterio. Il percorso che gli altri hanno fatto l’ho scoperto come gli altri guardando la TV. Sono andato avanti pensando solo a me e alla coppia. Non possiamo sapere quale scelta avrebbero fatto i Gladiatori se si fossero trovati al mio posto. Ho fatto una scelta che in quel momento mi sono sentito di fare. Ho pensato alla gara senza fare sgambetti a nessuno. I Gladiatori sono stati dei validi guerrieri e hanno lottato con tutte le loro forze. Le polemiche che ci sono state non le condivido perché si tratta di un gioco che prevede un vincitore. Pur essendo autocritico non capisco di cosa debba sentirmi in colpa. 

Dopo questa esperienza ti piacerebbe partecipare ad un altro reality?

Per il momento direi che sto a posto così. Non sono interessato neanche a fare l’opinionista in un reality. 

Ospite a “Vieni da me” da Caterina Balivo hai ricevuto una bellissima dichiarazione d’amore dal tuo compagno. Ti ha seguito in questa esperienza? Gli sei piaciuto o ti ha criticato?

Diciamo che il mio compagno non ha molto gradito. Non è abituato alle dinamiche del mondo televisivo e fa fatica a capire. Mi ha seguito in alcune scene per farmi compagnia perché per la quarantena siamo distanti visto che io sono a Milano e lui a Parigi. 

E invece mamma cosa ha detto?

Mamma è la mia fan più difficile perché è molto critica. E’ quella che riesco a convincere di meno e per questo le dico sempre che è la mia cliente più difficile. Per mia mamma sono Enzo e pensa che a volte si dimentica anche di guardarmi in TV. A mia mamma interessa di più sapere che sto bene e che ho mangiato. 

Passando al tuo lavoro da wedding planner immagino che anche tu sia colpito da questa crisi che si profila essere non solo sanitaria ma anche economica. Che consigli daresti ad una sposa che deve riprogrammare il suo matrimonio?

Se tutto ritornerà gradualmente alla normalità penso che a settembre i matrimoni potranno essere riprogrammati. Quello che stiamo facendo in questi giorni è di contattare le location per stabilire nuove date. E’ la cosa più difficile da fare perché a settembre e ottobre i posti disponibili sono pochi e io consiglio di mettersi subito alla ricerca. Io consiglio di non sposarsi di sabato perché a fronte delle richieste di spostamento di date che ci saranno bisogna pensare ai matrimoni infrasettimanali. Per quanto riguarda l’abito da sposa voglio ricordare che non è legato ad una stagione o ad una moda. Pertanto per chi l’ha già acquistato non c’è necessità di cambiarlo perché quello è un abito senza tempo. Per quanto riguarda gli inviti che sono stati spediti per i matrimoni che dovevano essere celebrati in questi mesi quelli restano validi. L’importante è avvisare gli ospiti con una telefonata e non per email o per messaggio su Whatsapp. In questo modo si evita di spendere altri soldi.

Dopo questa esperienza quale è il tuo prossimo obiettivo? Cosa sogni di fare in TV?

Vorrei tornare a lavorare al più presto perché ho voglia di sporcarmi le mani. Non sono uno che ama stare in casa ma a cui piace viaggiare alla scoperta di posti nuovi. Mi chiedo piuttosto cosa potrò fare per la mia azienda, per i miei dipendenti e per le mie spose. 

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