È stato Claudio Bisio ad aprire la 21esima edizione del Magna Graecia Film Festival. L’evento, che si svolge a Catanzaro dal 27 luglio al 4 agosto 2024, ha visto la presenza del comico e conduttore che ha parlato della sua prima opera da regista. Vediamo insieme cosa ha svelato ai nostri microfoni.
Intervista a Claudio Bisio, ospite al Magna Graecia Film Festival
Claudio Bisio fa il suo esordio alla regia con il film ‘L’Ultima volta che siamo stati bambini’ che ha portato al Magna Greacia Film Festival. A presentarlo è stata Clara Soccini, madrina dell’evento.
Claudio Bisio che rapporto hai con la Calabria?
Ho il produttore, Massimo Di Rocco, che è calabro e poi quando ho girato Benvenuti al Sud in Cilento, una capatina oltre la Campania arrivando in Calabria l’ho fatta. Molte volte sono andato giù in Sicilia passando per Reggio Calabria e ho fatto tantissimi anni fa una bellissima vacanza sulla Sila, al fresco e in montagna. Ricordo che c’era un punto dove si vedevano i due mari, sia il Tirreno che lo Ionico.
La tua opera prima è ‘L’Ultima volta che siamo stati bambini‘. Cosa ti ha dato questo film e cosa ricordi di te bambino?
Non ero il bambino più divertente della compagnia, della ‘cumpa’ come dicevamo noi. Ero sempre in seconda fila, abbastanza casinista e non punta di diamante. I protagonisti del film invece sono bambini di 7 e 8 anni, una bimba e tre maschi bravissimi. La cosa più lunga e faticosa di questo film, e anche la mia come regista di un’opera prima, è stata quella di trovare i bambini giusti. Chi lo ha visto sa cosa dico, chi non lo ha visto lo saprà quando lo vedrà e capirà quello che sto per dire. Spesso i bambini nel cinema vengono ‘usati’ o perché sono divertenti, buffi, paciocconi, o perché sono affascinanti, teneri con gli occhioni. Vengono quindi usati per le loro faccine a prescindere dalle loro capacità.
Nel nostro film, e ripeto poi chi lo vedrà capirà che non sto dicendo una bugia, devono recitare tantissimo, devono essere attori perché ci sono sia dei momenti drammatici che comici. Come per esempio quando un bimbo racconta che il papà non gli ha mai voluto bene e piange. Nella sceneggiatura non c’era scritto che dovesse piangere, l’attore Vincenzo Sebastiani, bravissimo, quando giravamo gli scendevano i lacrimoni come gli attori consumati, facendole nascere dal cuore non quelle cose finte.
E poi ci sono, ancora più importanti per me, dei momenti di commedia. Il viaggio che fanno per salvare l’amichetto ebreo dai nazisti, l’impianto è tragico perché si parla di shoa ma la storia degli altri tre bambini che fuggono di casa e che fanno la scappatella per salvare il loro amico e spiegare ai tedeschi che si sono sbagliati, giocano, hanno fame, rubano la gallina, montano la tenda. Diventa un’avventura per loro. Ai miei collaboratori, oltre a far vedere e vederci insieme La vita è bella, Giorgio Rebi?, ho fatto vedere i ‘Goonies’? che è un film per ragazzini e d’avventura. Quindi questi bambini recitano davvero e le parti di commedia non è facile essere bravi e loro sono bravissimi.
Ti piacerebbe cimentarti come regista di serie tv e quali guardi?
Non mi vedo come regista di serie tv ma neanche come quello di altri film. Non so se ne farà altri dopo questo, qualcuno me lo chiede. La voglia mi è rimasta perché penso sia anche riuscito bene, me lo dicono in tanti, le critiche ne hanno parlato bene, è andato bene al botteghino ma soprattutto nelle scuole. Alla gente che lo vede piace, ride durante e si emoziona alla fine, c’è una scena molto emozionante sul finale. La voglia di farne un altro ci sarebbe ma devo trovare una storia forte come questa, che mi coinvolga, se no ci sono tanti di quei registi bravi. Adesso sto registrando un film come attore, per fortuna di registi bravi ne ho conosciuti molti.
Sulle serie l’ultima che ho visto è stata Fallout, ho visto tutte le stagioni di Bridgerton. Un po’ di tempo fa ne ho vista una che non è andata benissimo, costosissima, si trattava di Sense8 di Lana e Lilly Wachowski. Mi piacciono le serie, le vedo.
Progetti futuri?
Il film che sto girando si chiama Totem?, è il remake di uno spagnolo ‘Toc, Toc’ che dovrebbe uscire in autunno. La regia è di Paolo Costella. In autunno poi farò Zelig ancora con Vanessa Incontrada e poi come ho fatto la mia opera prima a 66 anni, a 67 anni uscirà il mio primo romanzo. Ci ho messo tanto tempo per scriverlo, è una storia che avevo in testa da molto e non ho voluto pensare ad un film, a scrivere una sceneggiatura, ma a fare solo un romanzo.