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“All Together Now”, intervista esclusiva al vincitore Eki: “Ho vinto All Together Now ma da bambino sognavo di ballare come Michael Jackson”

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Sin dalle prime puntate si era fatto notare grazie al suo talento. La sua è la storia di una vita complicata, fatta di sacrifici e di stenti, ma anche di riscatto. Eki (Kam Cahayadi) ha trovato la sua fortuna in Italia aggiudicandosi la vittoria nel programma “All Together Now”. Una vittoria che ha voluto dedicare alla mamma, al fratello e al nipote Albert venuti a mancare qualche tempo fa. “Li ho sentiti vicino a me e avrei desiderato condividere con loro questo mio successo”, ci ha detto con una punta di emozione. Ha deciso di donare il suo montepremi alle nipoti per aiutarle negli studi. Un gesto che gli fa onore e che testimonia il suo buon cuore. In questa intervista, rilasciata in esclusiva a SuperGuida TV, Eki ha ripercorso la sua esperienza all’interno del programma rivelandoci quanto la vittoria fosse stata per lui inaspettata. Parlando dei padroni di casa, Eki ha speso bellissime parole: “Michelle mi ha messo sempre a mio agio perché ero un po’ nervoso per la lingua anche se ultimamente ho fatto dei progressi. J-Ax pretendeva molto da me e nel modo giusto mi ha spronato a fare sempre meglio e ad uscire dalla mia comfort zone. E quando ci sono riuscito l’ha apprezzato molto”. Nel corso del programma, Eki ha spesso omaggiato Michael Jackson, un artista che ha influenzato il suo modo di fare musica. Ci ha confidato che quando Michael è venuto a mancare per lui è stato un lutto e ha aggiunto che senza di lui Eki non sarebbe mai esistito come artista. Oggi la sua vita è cambiata anche se il successo l’ha fatto rimanere con i piedi a terra. Ci ha raccontato che dopo la vittoria è tornato ad esibirsi per la strada ma che ha preferito camuffarsi per non farsi riconoscere. “Non volevo essere troppo esposto”, ha puntualizzato. Eki oltre ad essere un bravo musicista dimostra di essere molto umile. Gli abbiamo chiesto se in Italia si è sentito accolto e se ha sofferto dei pregiudizi. Nella sua spudorata sincerità, Eki ha ammesso di amare l’Italia e di aver trovato anche degli amici. La musica gli ha fatto incontrare anche sua moglie Anna. I due si sono sposati un anno fa e mostrano un particolare affiatamento. “Mi piacerebbe diventare papà”, ci ha confessato. Sul fronte professionale, Eki esprime un suo desiderio: “Vorrei uscire con il mio nuovo singolo e avere la possibilità di esibirmi su un palco importante”. A proposito di duetti, Eki fa il nome di Rita Pavone con cui ha avuto modo già di cantare in trasmissione. “Rita è una leggenda. Adoro il suo stile perché ha energia da vendere e sul palco tira fuori una bella grinta”. Cosa ne pensate di questa collaborazione? Vi piacerebbe vederli ancora insieme?

Intervista esclusiva al vincitore di “All Together Now” Eki (Kam Cahayadi)

Eki, hai conquistato il podio di “All Together Now”. Cosa hai provato quando hai saputo di aver vinto?

Mi sono sentito davvero felice ed emozionato. E’ come se una bomba mi fosse esplosa in testa. Non mi aspettavo di vincere anche se mi sono impegnato tanto per raggiungere questo obiettivo. 

Cosa ti ha spinto a partecipare a “All Together Now”?

Un passante ha postato su Instagram il video di una mia esibizione mentre cantavo per strada e la redazione dopo averlo visto mi ha subito contattato chiedendomi di andare a Roma per sostenere un provino. Non me lo sono fatto ripetere due volte. Sono subito partito e dopo aver partecipato a diversi casting sono stato scelto per partecipare. 

Sei riuscito anche a far commuovere Michelle Hunziker. Com’è andata con i padroni di casa?

Sono stati entrambi dei padroni di casa meravigliosi. Michelle mi ha messo sempre a mio agio perché ero un po’ nervoso per la lingua anche se ultimamente ho fatto dei progressi. J-Ax pretendeva molto da me e nel modo giusto mi ha spronato a fare sempre meglio e ad uscire dalla mia comfort zone. E quando ci sono riuscito l’ha apprezzato molto.

Ti sei lasciato andare ad un pianto liberatorio dedicando la vittoria a tua mamma. In quel momento l’hai sentita vicina a te?

Ho sentito vicino non solo mia mamma ma anche mio fratello e mio nipote Albert che purtroppo sono venuti a mancare qualche tempo fa. Avrei tanto voluto che potessero vedermi e potessero gioire con me per il mio successo. 

Il duetto con Rita Pavone è stato pazzesco. Ti piacerebbe collaborare in futuro con lei? Te l’ha proposto?

Mi piacerebbe tanto collaborare in futuro con Rita. E’ una vera leggenda. Adoro il suo stile perché ha energia da vendere e sul palco tira fuori una bella grinta. Mi sono sentito a mio agio nel duettare con lei. E’ stata una vera magia. Non avevamo mai fatto delle prove assieme e infatti ero spaventato all’idea di cosa potesse venire fuori. E invece poi è stato un successo. 

Durante il programma hai omaggiato molto Michael Jackson. Un artista che hai davvero a cuore. 

Ero bambino e sognavo di ballare come Michael Jackson. Mi dilettavo in delle competizioni che venivano organizzate dove abitavo. Quando è venuto a mancare è stato un lutto. Ho pianto tanto e non volevo neanche mangiare. Lui ha influenzato il mio modo di fare musica. Non ci sarebbe stato Eki l’artista se non ci fosse stato Michael Jackson. 

Da cantante di strada a campione in un talent. Com’è cambiata la tua vita?

La mia vita è cambiata totalmente. Dopo la vittoria sono tornato ad esibirmi in strada perché mi piace il contatto con la gente. Gli italiani hanno dimostrato di apprezzare la mia musica. Ogni volta che suono le persone si fermano, ballano e mi fanno i complimenti. Vorrei ricevere delle proposte interessanti che possano dare una svolta ancora più significativa alla mia carriera senza ovviamente rinnegare la strada. Vorrei alzare l’asticella concentrandomi su progetti che possano darmi soddisfazioni. 

Dopo la tua vittoria, il pubblico che si ferma in strada è aumentato?

In realtà mi sono camuffato con un cappello per non farmi riconoscere. In questo momento più che apparire mi piace osservare l’effetto che la mia musica ha su chi mi ascolta. 

Ho letto che con il montepremi aiuterai le tue nipoti a studiare. Immagino siano orgogliose di te. Cosa ti hanno detto e soprattutto come hanno accolto il tuo gesto?

Ho due nipoti, una di 15 anni e l’altra di 13 anni. Quando hanno saputo della mia vittoria si sono messe a piangere. Sono state contente per me perché sapevano quanto ci tenessi a realizzare questo sogno. Abbiamo un bel legame e siccome mio fratello è venuto a mancare mi sono ripromesso di aiutarle negli studi. Vorrei regalare loro un futuro migliore. Sua mamma non può permettersi di pagargli degli studi. In Indonesia è importante frequentare una buona scuola per garantirsi poi un buon lavoro. 

Ormai ti sei trasferito in Italia da un po’. Ti sei sentito accolto o hai trovato anche delle difficoltà?

Mi sono sentito accolto e il razzismo non mi ha mai sfiorato. Gli italiani hanno dimostrato di apprezzare il mio talento. Ho ricevuto tanto calore e affetto anche da parte di altri artisti di strada con cui ho instaurato un rapporto di amicizia. Ci siamo sempre aiutati e la nostra è davvero una bella comunità. 

Quando è avvenuto l’incontro con la musica? E’ stata per te l’arma del riscatto?

Ho cominciato a cantare in chiesa quando ero bambino. Da quel momento ho capito che avrei voluto fare quello nella vita. In Indonesia ho seguito dei corsi gratuiti tenuti da volontari che mi hanno insegnato le basi. 

L’incontro con tua moglie Anna è stato determinante. Un classico colpo di fulmine? Come vi siete conosciuti?

Anna era in vacanza a Giakarta e ci siamo conosciuti in un locale in cui mi esibivo. Lei era in cerca di un lavoro dopo che si era laureata e io l’ho convinta a venire in Indonesia. Abbiamo aperto un piccolo ristorante anche se poi le cose si sono fatte difficili. Anna provava nostalgia per l’Italia e voleva tornare a casa. Un anno fa ci siamo sposati. Il matrimonio era un nostro grande desiderio e l’abbiamo coronato. All’inizio quando sono venuto in Italia mi mancava la musica e guardavo i musicisti esibirsi per le strade. Ho comprato così una cassa e ho deciso di unirmi a loro. 

Ti piacerebbe diventare papà? 

Assolutamente sì. 

E’ vero che in queste ore Instagram ti ha bloccato il profilo? Cosa è successo?

Ho risposto a tanti commenti ricevuti dai fan e Instagram mi ha bloccato il profilo. Pensa che quando ho pubblicato il post della mia vittoria non ho potuto inserire la didascalia. 

Dopo questa esperienza televisiva, cosa ti piacerebbe fare?

Vorrei uscire con un mio singolo e mi piacerebbe tornare ad esibirmi. Attendo però che la situazione migliori. 

Quest’anno è stato per te un anno di svolta. Per il 2021 cosa ti aspetti?

Spero che la situazione possa volgere al meglio in modo che tutti possano tornare alla vita normale. E poi vorrei avere la possibilità di esibirmi su un palco importante. 

Intendi il Festival di Sanremo?

Wow. Magari.

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