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“Dall’alto di una fredda torre”, intervista esclusiva agli attori Vanessa Scalera e Edoardo Pesce e al regista Francesco Frangipane

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Come si può decidere sul destino dei propri genitori? E’ questa la domanda che si pongono i due fratelli Elena e Antonio, interpretati rispettivamente da Vanessa Scalera e Edoardo Pesce, nel film “Dall’alto di una fredda torre”, diretto dal regista Francesco Frangipane e in uscita nelle sale cinematografiche il prossimo 13 giugno. Presentato alla Festa del Cinema di Roma, una famiglia viene devastata da una terribile scoperta: entrambi i genitori sono gravemente malati ma solo uno dei due potrà essere salvato da un prelievo di midollo che potrà essere donato solo da Elena. Spetta ai due figli gemelli decidere se comunicarglielo e, soprattutto, chi tenere in vita. Una scelta drammatica, un vero inferno che li obbligherà a fare i conti con il loro passato e che porterà a galla i più feroci istinti. Nel cast anche Giorgio Colangeli, Anna Bonaiuto, Elena Radonicich e Massimiliano Benvenuto.

Intervista agli attori Vanessa Scalera e Edoardo Pesce

Noi di SuperGuida TV abbiamo video intervistato in esclusiva gli attori Vanessa Scalera e Edoardo Pesce e il regista Francesco Frangipane. Agli attori abbiamo chiesto quali emozioni abbiano smosso i loro personaggi.

Mentre Vanessa ha sottolineato quanto sia stato interessante mettere in scena il rapporto tra fratelli, Edoardo Pesce ha dichiarato: “Personalmente questo ruolo mi ha dato la possibilità di tirar fuori delle sfaccettature di me che spesso non mi capita di esprimere. Credo di essere riuscito a fare un ottimo lavoro sia con Vanessa sia sul mio personaggio”.

Il regista Francesco Frangipane ci ha spiegato in che modo ha lavorato sull’adattamento dello spettacolo teatrale: “La trasposizione è avvenuta in modo naturale senza forzature. Con l’autore abbiamo subito capito che si trattava di una storia forte e che non c’era da preoccuparsi che potesse avere un impianto troppo teatrale. Sia Vanessa che Edoardo hanno valorizzato al meglio i personaggi. Non so dire se il finale del film sia aperto o meno. Non c’era la volontà di chiuderlo ma nemmeno di lasciarlo vago”.

Nel film a colpire è soprattutto una frase che recita “l’unico modo per fare una scelta è essere feroce”. Abbiamo chiesto a Vanessa e Edoardo se fossero d’accordo: “Secondo me chi sceglie non è feroce perché ad esserlo è la condizione in cui vengono messi i due fratelli”. Il regista interviene sottolineando l’intento provocatorio della dottoressa interpretata da Elena Radonicich.

A conclusione della chiacchierata abbiamo proposto a Vanessa Scalera una riflessione sul nostro Paese che arranca nel riconoscimento del merito. Ai David di Donatello, Paola Cortellesi nel suo discorso ha rimarcato di sentirsi un’esordiente in età da menopausa. Anche la Scalera ha raggiunto però il successo in tarda età.

A tal proposito, l’attrice ha dichiarato: “E’ un paese che fa invecchiare i talenti, che non li riconosce da subito. Paola è stata straordinaria nel fare quella battuta e mi ha fatto ridere. Il fulgore del talento si vede anche a 20 anni. Non ci credo a chi dice che il talento va perfezionato negli anni perché una persona di talento lo è anche a 20 anni”. 

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