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Intervista esclusiva a Tullio Solenghi: “Oggi festeggio 50 anni di carriera. Sanremo? Mi piacerebbe tornare”

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E’ entrato nell’immaginario collettivo per gli sketch del Trio assieme a Massimo Lopez e Anna Marchesini. Un trio raffinato capace di ottenere il record di ascolti e di regalare sorrisi. Proprio oggi Tullio Solenghi compie 50 anni di carriera. Un traguardo importante che festeggerà stasera proprio sul palco di “Ballando con le stelle” in occasione della seconda puntata del programma. Anche se i bookmakers lo vedono tra i favoriti per la vittoria, Tullio ci scherza su dichiarando: “Credo che mi diano per favorito per simpatia o per anzianità (ride). Pensa che proprio oggi compio 50 anni di carriera“. Una dichiarazione che è stata un’occasione per parlare della sua brillante carriera. A proposito di bilanci, Tullio ha rivelato: “Non potrei che dire positivo perché se stiamo qui a parlare vuol dire che qualcosa ho fatto. Sono riuscito a ritagliarmi una mia personalità, a non entrare in maniera generalizzata nel mondo dello spettacolo. Il fatto che ancora oggi la gente che mi ferma per strada lo riconosca dicendo che la comicità del Trio è qualcosa che ha lasciato il segno è veramente il coronamento di una carriera“. Tra i momenti più emozionanti cita il record di ascolti raggiunto con “I promessi sposi”. Tullio che da sempre ama le sfide ha voluto cimentarsi nel ballo accogliendo i consigli del suo caro amico Massimo Lopez, concorrente qualche anno fa di “Ballando con le stelle”: “Mi ha consigliato di tenere la competizione a giusta distanza e di privilegiare il divertimento che è quello che sto facendo. Un’occhiata in più alla gara confesso di darla tenendo presente però di non mancare l’altra componente“. All’appello del trio manca la grande Anna Marchesini scomparsa quattro anni fa. Abbiamo allora chiesto a Tullio se l’avrebbe vista come eventuale concorrente a “Ballando con le stelle” e la sua risposta ci ha fatto sorridere: “Non l’avrei proprio vista come concorrente di “Ballando con le stelle”. Anna amava starsene nella sua cameretta a scrivere ma un programma di questo tipo non l’avrebbe fatto“. In questa intervista, rilasciata in esclusiva a SuperGuida TV, Tullio ha anche confessato le emozioni della prima puntata polemizzando in modo garbato sul voto di Guillermo Mariotto: “Direi che è andata bene anche se forse mi aspettavo un po’ di più dalla giuria. La giuria è sempre un punto interrogativo per non parlare poi di Mariotto che fa cabaret. Era inevitabile che mi desse un voto assurdo ma vedendola come una provocazione l’ho presa sul ridere. Non trascorrerò sicuramente le notti insonni a pensare a Mariotto“. Stasera la seconda puntata. Come si comporterà la giuria? In attesa di capire cosa succederà, ringraziamo Tullio per la sua disponibilità rinnovandogli gli auguri per i suoi formidabili 50 anni di carriera.

Tullio Solenghi, intervista esclusiva

Tullio, sabato scorso ha rotto il ghiaccio. Com’è andata?

Direi che è andata bene anche se forse mi aspettavo un po’ di più dalla giuria. La giuria è sempre un punto interrogativo per non parlare poi di Mariotto che fa cabaret. Era inevitabile che mi desse un voto assurdo ma vedendola come una provocazione l’ho presa sul ridere. Non trascorrerò sicuramente le notti insonni a pensare a Mariotto (ride). 

Cosa l’ha convinta a partecipare a “Ballando con le stelle”? 

Mi sono sempre piaciute le sfide e una esperienza come “Ballando con le stelle” alla mia veneranda età è anche una sfida per esorcizzare la mia vecchiaia. Tecnicamente sono un pensionato. Le cose più belle nascono dalle sfide. 

Qual era il suo rapporto con il ballo?

Il ballo non è mai stato il mio mondo. Non ho mai frequentato una scuola di ballo. 

A casa qual è stata la reazione della sua famiglia quando hanno saputo che avrebbe partecipato al programma?

Inizialmente c’era un po’ il timore che il vecchietto si rimettesse in gioco ballando. Oggi però devo dire che le mie figlie sono le mie prime fan. Loro già seguivano il programma ed è stato bello entrare nei loro favori prima ancora di ballare. 

Dicono che programmi come Ballando con le stelle aiutino a prendere coscienza di se stessi. Cosa le sta insegnando questa esperienza?

Mi sta insegnando a dominare la mia fisicità e il mio corpo. Mi è capitato raramente di ballare in qualche pièce teatrale o televisiva. Estendere la conoscenza del proprio corpo anche al ballo è un completamento del proprio talento. 

C’è un concorrente che teme di più?

Temo di più i giovani e in particolare Paolo Conticini che vedo ben dotato di tecnica. Di volta in volta poi si scompaginano le carte e l’insidia può arrivare da dove meno te l’aspetti. E’ però un’insidia relativa perché essere qui in un periodo drammatico come questo a lavorare e a cercare di alleggerire questo momento storicamente angosciante è già una vittoria.

Anche Massimo Lopez partecipò a “Ballando con le stelle”. Le ha dato qualche consiglio?

Mi ha consigliato di tenere la competizione a giusta distanza e di privilegiare il divertimento che è quello che sto facendo. Un’occhiata in più alla gara confesso di darla tenendo presente però di non mancare l’altra componente. 

Dopo lei e Massimo all’appello di “Ballando con le stelle” sarebbe mancata solo Anna Marchesini. L’avrebbe vista come concorrente di “Ballando con le stelle”?

Non l’avrei proprio vista come concorrente di “Ballando con le stelle”. Anna amava starsene nella sua cameretta a scrivere ma un programma di questo tipo non l’avrebbe fatto.

Aveva ricevuto oltre a “Ballando con le stelle” qualche altra proposta interessante?

No. “Ballando con le stelle” è arrivato in un periodo in cui stavo facendo teatro con Massimo Lopez e abbiamo dovuto interrompere delle date ma riprenderemo al termine di questa mia avventura. Ho pronto sulla rampa di lancio un omaggio che faccio a Woody Allen e che si intitola “Volevo essere Woody Allen”. Lo porterò in teatro dalla prossima stagione, coronavirus permettendo. 

Tra l’altro i bookmakers la danno per favorito. La vittoria la sente possibile?

Credo che mi diano per favorito per simpatia o per anzianità (ride). Pensa che proprio oggi compio 50 anni di carriera. Cinquant’anni fa mettevo piede per la prima volta su un palcoscenico. 

La domanda è allora inevitabile. Qual è il bilancio della sua carriera?

Non potrei che dire positivo perché se stiamo qui a parlare vuol dire che qualcosa ho fatto. Sono riuscito a ritagliarmi una mia personalità, a non entrare in maniera generalizzata nel mondo dello spettacolo. Il fatto che ancora oggi la gente che mi ferma per strada lo riconosca dicendo che la comicità del Trio è qualcosa che ha lasciato il segno è veramente il coronamento di una carriera. 

Ha qualche rimpianto?

Nessuno. Dovrei essere presuntuoso nel dire che ho rimpianti. Non rimpiango nemmeno il fatto di aver trascurato la mia famiglia che per me è importante. Mia moglie,le mie figlie e oggi i miei nipoti sono stati importanti in questo percorso e hanno rappresentato una quadratura del cerchio. 

Qual è stato il momento più emozionante della sua carriera? 

Sicuramente “I promessi sposi”. Ricordo il giorno dopo la prima puntata quando ci comunicarono il dato di ascolti. 14 milioni e mezzo di spettatori. Credo costituisca un record nella storia della televisione almeno per quanto riguarda la comicità. Quello è stato un momento davvero emozionante. 

Oggi il panorama della comicità televisiva è diverso, lei come lo giudica? Oggi secondo lei si può scherzare su tutto o ci sono dei limiti che non vanno superati?

Io non ammetto la censura ma ci deve essere una sorta di auto vigilanza. Le cose fini a se stesse fatte solo per ricercare la volgarità non l’ho mai capite. Noi come Trio abbiamo sempre avuto un’attenzione particolare alla trasversalità del pubblico. Quando ti esponi in TV devi anche pensare che il tuo spettatore potrebbe essere un bambino o un anziano che può avere un senso dell’etica e della morale diverso dal tuo. La satira deve essere fatta rispettando delle regole che ciascuno deve imporsi. Oggi e’ tutto molto mordi e fuggi. I social danno la possibilità a chiunque di affacciarsi in video anche se è quello d un cellulare. La comicità di oggi è molto meno ragionata e più epidermica. Ci sono talenti, non talenti e illusi come ai miei tempi.

Sanremo: le piacerebbe tornare?

Mi piacerebbe tornare. Continuo a dire che sono l’unico ad aver fatto Sanremo perché ho fatto il santo. Molti hanno partecipato ma a Sanremo il santo l’ho fatto solo io. 

Dopo aver superato lo scoglio del ballo, su che cosa le piacerebbe mettersi alla prova?

Mi manca il circo. Aspetto che Eliana Orfei prima o poi mi chiami (ride).

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