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“Hanno ucciso l’Uomo Ragno – La leggendaria storia degli 883”: Intervista a Sydney Sibilia, Elia Nuzzolo e Matteo Oscar Giuggioli

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Hanno ucciso l’Uomo Ragno – La leggendaria storia degli 883″ è il titolo della nuova serie tv targata SKY Studios e Groenlandia (società del Gruppo Banijay) prodotta da Matteo Rovere e Sydney Sibilia, che ne cura anche la regia. Una dramedy ritmata e brillante in otto episodi che vedono protagonisti Elia Nuzzolo e Matteo Oscar Giuggioli nei panni, rispettivamente, di Max Pezzali e Mauro Repetto, capaci di dar vita da giovanissimi, negli anni ’90, a un progetto diventato in pochi anni un vero e proprio fenomeno generazionale di portata nazionale.

Per Sibilia si tratta della sua prima serie, ed è scritta oltre che da lui anche da Francesco Agostini, Chiara Laudani e Giorgio Nerone. Completano il team di regia Alice Filippi e Francesco Ebbasta. La serie andrà tutti i venerdì in prima serata su Sky Serie (oltre a essere ovviamente disponibile on demand – anche in 4K HDR). Noi di SuperGuidaTv, eravamo presenti alla presentazione della serie e abbiamo intervistato per voi il regista Sydney Sibilia e i due protagonisti Elia Nuzzolo e Matteo Oscar Giuggioli.

“Hanno ucciso l’Uomo Ragno”: intervista a Sydney Sibilia Elia Nuzzolo e Matteo Oscar Giuggioli

In Italia siamo famosi per le serie sui santi, voi raccontate un successo della musica italiana. A Sidney Sibilia chiedo: perché secondo lei è la storia giusta e come nasce l’aneddoto di Maria e Filippi?

Sidney Sibilia: “Avevamo deciso di fare Padre Pio, no scherzo. Avevamo capito che c’era tantissimo da raccontare che che forse era una storia che andava riscoperta. È una serie che non vuole raccontare gli 88e ma quello che c’è dietro. Di Maria De Filippi me lo ha detto Fiorello, poi mi sono fatto raccontare da Max come erano andate le cose”. 

Nella serie infatti, si riconosce una giovane Maria De Filippi inondata dai fiori portati da Max Pezzali. Fori che le inviava Maurizio Costanzo. Ed è proprio la De Filippi a sfornare Max a fare il cantante facendogli ascoltare una musicassetta.

Elia Nuzzolo e Matteo Oscar Giuggioli, cosa avete pensato quando vi è stata data la parte e come vi siete approcciati al ruolo?

Elia Nuzzolo: “All’inizio paura, è difficile approcciarsi a personaggi belli grossi. Poi un po’ di preparazione, ti vai a studiare il personaggio” 

Matteo Oscar Giuggioli: “Si, all’inizio un po’ di paura. Sono personaggi che esistono e quindi devi rendere conto a qualcuno”. 

Come si è arrivati al titolo? 

Sidney Sibilia: “Avevamo già in casa il titolo più bello del mondo, ho detto usiamo quello, siamo già al massimo”.

C’è una scena che vi ha colpito maggiormente e che è un po’ la scena simbolo per voi? 

Matteo Oscar Giuggioli: “Ad un certo punto lungo le riprese abbiamo iniziato a giocare”. Elia Nuzzolo: “Più avanti andavamo, più ci divertivamo”. Matteo Oscar Giuggioli: “Ci sono tantissimo momenti”. Elia Nuzzolo: “Il concerto all’Aquafan, dove canti davanti a 300 comparse”. Sidney Sibilia: “Quando giri una serie giri per diversi mesi. Abbiamo affrontato il caldo torrido di Pavia, manche quello super torrido di Roma, con loro due che recitavano con cappotti e giubbotto di pelle. La scena sotto la pioggia che si vede nella seconda puntata, che è stata girata a novembre, loro due trevmavano come due cellulari con la vibrazione”.

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