Vivere non è un gioco da ragazzi, intervista a Stefano Fresi: “Con le droghe moderne i ragazzi non sono consapevoli del rischio che corrono”

Stefano Fresi
Foto di Giulia Bertini

Su Raiuno andrà in onda da stasera la nuova serie Vivere non è un gioco da ragazzi. La miniserie, prodotta da Rai Fiction e Picomedia, si basa sul romanzo Il giro della verità di Fabio Bonifacci. Nel cast troviamo Stefano Fresi, Nicole Grimaudo e Claudio Bisio. Stefano Fresi interpreta il padre di Lele, un bravo ragazzo di umili origini che ad un tratto si troverà risucchiato nel mondo delle discoteche e della droga. Sarà il padre Marco ad aiutarlo a liberarsi dal peso delle menzogne e dal senso di colpa.

Intervista a Stefano Fresi

Noi di SuperGuida TV abbiamo video intervistato in esclusiva Stefano Fresi che ci ha parlato del suo personaggio: “E’ stata una sfida interessante. Sono padre anche io nella vita anche se mio figlio non è ancora adolescente. Pertanto si tratta di problematiche che magari dovrò affrontare tra qualche anno. Sono sensibile però all’argomento. Come Marco ho un forte un attaccamento alla famiglia anche se diversamente da lui ascolto molto mio figlio e anche la mia compagna con cui ho una bella complicità”.

Nella serie si indaga anche sul rapporto tra genitori e figli. Spesso il male della nostra società è proprio l‘incomunicabilità: “Le distanze siamo sempre noi a metterle. Il figlio potrà dialogare serenamente con il genitore solo se saprà di non trovarsi davanti un muro. Un genitore non deve giudicare ma prestare ascolto”.

Abbiamo poi chiesto a Stefano Fresi se anche lui da ragazzo amava divertirsi il sabato sera in discoteca. Stefano ride: “Ho trascorso tantissime serate in discoteca a suonare. Il sabato sera mi caricavo il pianoforte in spalla e mi dilettavo a far ballare e divertire i presenti”.

La serie racconta il complicato mondo degli adolescenti soffermandosi soprattutto sul loro rapporto con le droghe moderne. Da padre Stefano ha fatto un’interessante riflessione: “Cercherò di far capire a mio figlio che la droga l’ho conosciuta molto bene. Sono cresciuto in un quartiere difficile, Centocelle, che negli anni in cui ero adolescente era una grande piazza di spaccio. Vedevo i ragazzi drogarsi nei parchi e la percezione della negatività era più forte. Ora invece ci sono le pastiglie che vengono assunte più facilmente e il ragazzo non è consapevole dei rischi che corre”.

Stefano Fresi è un attore poliedrico che ha saputo cimentarsi con destrezza negli ultimi anni anche nel ruolo del conduttore. In futuro però l’attore esclude di intraprendere questa strada: “Ho un rispetto incredibile per il mestiere del conduttore che è complicato per cui preferisco lasciarlo a chi lo sa fare. Ho giocato a farlo con grandissima umiltà e disincanto”.

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