Nel film “Trap” in uscita nelle sale il 7 agosto, Josh Hartnett interpreta un serial killer. Un ruolo diverso da quelli finora interpretati, una sfida enorme per Hartnett che è riuscito a superarla al meglio. “Trap” è un film ben fatto, avvincente, che tiene con il fiato sospeso pur risultando anticonvenzionale rispetto ai thriller che conosciamo. Qui, Hartnett interpreta Cooper, un padre amorevole che accompagna la figlia Riley ad un concerto. In realtà, Cooper è anche un serial killer e non sa che il concerto è in realtà una trappola per incastrarlo.
“Trap”, intervista esclusiva a Josh Hartnett
Noi di SuperGuida TV abbiamo video intervistato in esclusiva Josh Hartnett. All’attore è stato fatto notare che in un’epoca in cui i supereroi la fanno da padrone, Cooper è un personaggio diverso:
“Per me trovare personaggi originali come questo è la parte più divertente del mio lavoro perché puoi distinguerti senza copiare ciò che fanno gli altri. Mi piace interpretare ruoli che sono significativamente diversi da quelli che ho interpretato prima. La possibilità di lavorare in un film originale con un regista come Shyamalan è stata una scelta ovvia, anche se il personaggio che interpreto è molto dark. È stato divertente e ho amato la sfida”.
Entrare nel personaggio di Cooper non è stato facile. Per questo ruolo, Josh ci ha confidato di aver letto numerosi libri di psicopatia:
“E’ stato complesso, non puoi incontrare un serial killer e chiedergli com’è esserlo, quindi ho letto molti libri sull’argomento e anche libri sulla psicopatia che mi hanno aiutato a provare a costruire il carattere del personaggio. Penso che tutti abbiamo un volto pubblico e uno privato ma questo è ovviamente più difficile da capire nonostante i meccanismi psicologici che sono alla base della psicopatia. Cooper ha una tendenza narcisistica ed è difficile entrare in empatia con lui”.