Protagonista indiscusso della commedia all’italiana, Jerry Calà raggiunge il successo negli anni’80. Il cabaret, la musica e gli esordi con I Gatti di Vicolo Miracoli, il cinema con ruoli drammatici rendono Jerry Calà un’icona dello spettacolo italiano nonostante il trascorrere degli anni. Lo abbiamo incontrato in occasione del suo show Una Vita da Libidine presso L’Avenir in provincia di Napoli.
Abbiamo discusso di tv e di cosa ama guardare ma anche della delusione rispetto al programma comico rivelazione della scorsa stagione, Lol. Non potevamo, poi, non chiedere a Jerry Calà se può esistere una Domenica In senza Mara Venier e la sua risposta è netta: “Mara Venier esiste senza Domenica In. Domenica In senza Mara Venier, no”.
Su di un possibile ritorno al cinema, Jerry Calà ha confessato che gli piacerebbe molto ma per portare in scena il suo libro, uscito da qualche mese, La Lavadora scritto con l’amico Gino Capone. Nel romanzo ambientato negli anni ‘90, la protagonista è Cuba raccontata attraverso una relazione particolare tra Fulvio e Juanita. Un oggetto misterioso, quasi magico, sconvolgerà le loro vite. Una lavatrice, infatti, altera la vita serena e pacifica degli abitanti di un piccolo villaggio. Allo stesso tempo, durante un avventuroso viaggio nella lussureggiante giungla cubana, questo elettrodomestico favorisce la crescita interiore di Fulvio e della stessa Juanita che cambieranno interamente le loro prospettive di vita.
Jerry Calà, l’intervista
Il suo romanzo, La Lavadora, racconta di Cuba e di una relazione sentimentale, molto particolare attraverso la presenza di una lavatrice. Le piacerebbe trarne un film?
“Questo romanzo nasce come una sceneggiatura per un film. L’abbiamo scritta, a metà degli Anni ‘90, proprio nel periodo in cui è ambientata la storia. Poi, per varie vicissitudini e soprattutto per il momento storico che viveva Cuba, non era possibile e non era facile girare un film. Dopo tanti anni, abbiamo ripensato a questa storia. In particolare, ci ha colpito quando sono venuti i medici cubani in Italia per aiutarci con il Covid-19 durante il lockdown. Con tutti i problemi che hanno loro, venirci ad aiutare è stato un bel gesto e abbiamo ripensato a questa storia, trasformandola da atto cinematografico in romanzo”.
Cosa guarda in Tv?
“Guardo poca tv generalista, quasi niente. Guardo molto le serie tv e i grandi film americani sulle piattaforme digitali. La tv generalista la guardo per i notiziari. A livello di show di intrattenimento, mi sembra, siamo un pò scarsi. Meglio guardare delle belle serie tv e dei bei film”.
Per quanto riguarda la comicità, è ritornato Zelig su Canale 5. Avevamo tutti bisogno di ritrovare quel tipo di comicità corale?
“Ho guardato Zelig e mi sono divertito nel rivedere alcuni comici dello Zelig storico. Devo dire che è stata una bella operazione e rimpatriata”.
Invece, cosa ne pensa di Lol su Amazon Prime Video?
“Ho provato a guardare Lol ma sono rimasto deluso perchè, in effetti, se lo si guarda bene di improvvisazione ce n’è poca. Qualcuno, ogni tanto, tira fuori un pretesto per fare un suo personaggio o uno dei suo sketch provati. Alla fine, di improvvisazione ce n’è pochissima”.
Può esistere una Domenica In senza Mara Venier?
“Mara Venier senza Domenica In, esiste benissimo. Viceversa, no. Domenica In senza Mara Venier è stato dimostrato che gli manca il mordente”.
Per i suoi 50 anni di carriera, all’Arena di Verona, si è riunito con i Gatti di Vicolo Miracoli. Se vi proponessero una tournée nei teatri o uno spazio televisivo, fareste un pensiero?
“No. Voglio stare da solo. Basta, non sopporto più nessuno. Ad una certa età si diventa pesanti. Già, lo sono io. Quella è stata un’occasione. Ce ne potrebbero essere delle altre ma sono, comunque, delle occasioni sporadiche”.