Ha conquistato il podio della quarta edizione di “All Together now”, programma in onda su Canale 5 prodotto da Endemol Shine Italy. Il cantante Giacomo Voli ha battuto in finale Vincenzo Cantiello aggiudicandosi la vittoria. Il momento più toccante è stata l’esibizione di “Nessun Dorma”. I giurati, compresa Michelle Hunziker, si sono sciolti in lacrime e lo hanno applaudito. Un brano che Giacomo ha voluto dedicare a suo nonno, musicista che lo ha avvicinato al mondo della musica.
In questa intervista, rilasciata in esclusiva a SuperGuida TV, Giacomo Voli ci ha raccontato di quanto questa vittoria sia stata inaspettata ma anche di quanto ci abbia sperato. Proprio Michelle Hunziker in un post su Instagram ha definito Giacomo, “il rocker del mio cuore”. A tal proposito, Giacomo ha confessato: “Ho avuto da subito un buon impatto con la giuria. Con i Queen si vince facile. Ci sono state anche delle critiche costruttive che mi sono state fatte dalla Tatangelo, da Renga e dalla Pavone. Ne ho fatto tesoro. E’ stato importante comunicare che non sono solo il rocker puzzolente. E trovare una rocker in Michelle Hunziker è stato molto bello. E’ una delle persone più insospettabili che può dimostrare che il rock è trasversale”.
Giacomo ha letteralmente stregato i telespettatori anche quando ha cantato “Shallow” assieme ad Anna Tatangelo. Gli chiediamo allora se gli piacerebbe in futuro collaborare con la Tatangelo. Giacomo non ha dubbi e afferma: “Per il momento è stata l’unica che mi ha risposto anche su Instagram. E’ una persona meravigliosa. Mi piacerebbe collaborare con lei. Anche se facciamo generi differenti mi riconosco nel suo stesso percorso educativo di voce. Lei è una persona molto legata allo studio e all’essere una professionista qual è”.
Per Giacomo non era la prima partecipazione televisiva. Qualche anno fa, aveva partecipato a “The Voice” aggiudicandosi il secondo posto. Giacomo però non fu scottato da quella sconfitta ma anzi ci racconta che quell’esperienza gli è stata d’aiuto per maturare a livello professionale. Proprio dopo la vittoria ad “All Together Now”, Giacomo Voli ha ricevuto un messaggio da parte di Piero Pelù: “Piero ha postato la notizia della mia vittoria ricordando che all’epoca fu il mio padrino artistico. Non ho mai chiuso i rapporti con lui. E’ un artista con cui avrei piacere di lavorare anche perché in Italia si avvicina al genere che mi piace e che faccio. E’ stato un bel gesto”.
Dopo “The Voice”, Giacomo Voli aveva partecipato alle selezioni per Sanremo Giovani ma venne escluso. Oggi che i Maneskin hanno però aperto uno spiraglio nel mondo del rock, Giacomo pensa che potrebbe riprovarci. In merito al suo futuro professionale, Voli ha le idee chiare. Vuole farsi conoscere non solo come interprete ma anche come autore.
Giacomo Voli, l’intervista
Giacomo, sei il vincitore della quarta edizione di “All Together Now”. Ti saresti mai aspettato questa vittoria?
Sperarci non è mai una brutta cosa. Non mi aspettavo di riuscire ad arrivare fino in fondo ed è stata una bella sorpresa anche per me.
C’è stato un momento in cui hai capito che potevi farcela?
Il mio obiettivo era di arrivare in finale. Da lì, cominciare a sperare di poter vincere era più facile. Quando poi Michelle ha avuto un gesto nobile nei miei confronti ho capito che avrei dovuto mettere la quinta e provarci.
Qual è stata la prima telefonata che hai ricevuto?
Ho ricevuto tantissime telefonate. Tra queste c’è stata quella di mio padre e mia madre che hanno seguito con passione il mio percorso. Sono i miei fan numero uno.
Hai già pensato a come userai il montepremi?
Sicuramente inizierò dalle cose più urgenti per poi investire nella musica. Con tanta pazienza mi stavo già costruendo il mio studio in casa e cercherò di investire anche in questo per renderlo più professionale.
Che rapporto hai instaurato con la giuria? E con Michelle che ti ha definito “il mio rocker del cuore”?
Ho avuto da subito un buon impatto con la giuria. Con i Queen si vince facile. Ci sono state anche delle critiche costruttive che mi sono state fatte dalla Tatangelo, da Renga e dalla Pavone. Ne ho fatto tesoro. E’ stato importante comunicare che non sono solo il rocker puzzolente. E trovare una rocker in Michelle Hunziker è stato molto bello. E’ una delle persone più insospettabili che può dimostrare che il rock è trasversale.
Il duetto con Anna Tatangelo sulle note di “Shallow” ha conquistato il pubblico. In futuro, ti piacerebbe collaborare con lei? Ne avete parlato?
Per il momento è stata l’unica che mi ha risposto anche su Instagram. E’ una persona meravigliosa. Mi piacerebbe collaborare con lei. Anche se facciamo generi differenti mi riconosco nel suo stesso percorso educativo di voce. Lei è una persona molto legata allo studio e all’essere una professionista qual è.
Una vittoria che ha il sapore di un riscatto dopo che a “The Voice” eri stato beffato da Suor Cristina che ti ha strappato il primo posto. E’ una sconfitta che ti ha scottato?
Quando si partecipa ad un talent si spera sempre di arrivare fino alla fine. In questi anni sono riuscito a fare tante cose proprio grazie a quel secondo posto. Credo che la vita sia anche questo. Bisogna imparare a capire dove si può crescere in base alle esperienze fatte. Ho lavorato proprio per diventare più maturo e devo dire che in tanti aspetti mi sento migliorato.
E’ vero che dopo la vittoria a “All together now” hai ricevuto un messaggio da parte di Piero Pelù? Cosa ti ha scritto?
Piero ha postato la notizia della mia vittoria ricordando che all’epoca fu il mio padrino artistico. Non ho mai chiuso i rapporti con lui. E’ un artista con cui avrei piacere di lavorare anche perché in Italia si avvicina al genere che mi piace e che faccio. E’ stato un bel gesto.
Nel 2019 avevi partecipato anche alle selezioni per Sanremo Giovani. Ci riproveresti?
Ora si è aperto uno spiraglio anche grazie ai Maneskin e questo mi fa ben sperare. Di mio non scrivo come fanno loro ma mi piace ispirarmi al rock italiano. Non disdegno nulla. Se Sanremo accettasse la mia partecipazione ne sarei felice.
Il Festival di Sanremo ha conosciuto una rivoluzione con la vittoria dei Maneskin. In molti hanno parlato di una riscoperta del rock. Tu cosa pensi?
I Maneskin sono stati un vero toccasana. Considero anche Salmo un personaggio rock ma era da tempo che mancava la percezione di una band che avesse gli strumenti in mano. Mi fa piacere che il rock sia tornato in auge anche grazie a loro.
E’ vero che ti sei appassionato alla musica grazie a tuo nonno?
Mio nonno ha vissuto di musica per la tutta la vita. Lui suonava il corno arrotondato. Quando ero bambino mi divertivo a ad ascoltare assieme a lui le opere liriche.
Hai dedicato “Nessun Dorma” anche a Francesca, la tua compagna. Cosa ti ha detto di questa esperienza?
E’ molto fiera di me. Avendo vissuto anche la mia precedente esperienza mi ha seguito in questo percorso di crescita professionale.
Dopo questa vittoria, come vedi il tuo futuro? In quale prossima sfida vorresti cimentarti?
Spero che questo sia un modo per cominciare a riproporre musica italiana. Oltre che autore mi considero un interprete. Cercherò, in base alla cover che Radio 101 mi permetterà di mandare in rotazione, di farmi conoscere come autore.