Intervista esclusiva ad Antonia Liskova: “Niente minigonne a scuola? Bisognerebbe educare i ragazzi a tenere a bada il loro istinto”

L'attrice Antonia Liskova

E’ una delle new entry della terza stagione della serie di successo “L’allieva”. Il suo ingresso destabilizzerà Alice creando anche un po’ di scompiglio nella sua vita sentimentale. Stiamo parlando dell’attrice Antonia Liskova che in questa terza stagione vestirà i panni della temibile “Suprema”. Un personaggio che come ci racconta Antonia rappresenta una ventata di aria fresca e che spingerà Alice a porsi delle domande. In questa intervista, rilasciata in esclusiva a SuperGuida TV, Antonia si è soffermata a parlare della rivalità e della competizione tra donne scagliandosi contro i movimenti femministi sorti negli ultimi anni: “Penso che la solidarietà tra donne sia una questione complessa perché noi donne siamo complicate. Si tende come sempre ad esagerare. Anche i movimenti che sono nati in questi anni a difesa delle donne inevitabilmente sono caduti nella parte del torto. Le donne avvertono un bisogno di prevalere e sono fatte per competere. Ho delle amiche a cui voglio bene come fossero delle sorelle e facendo dei lavori diversi ci completiamo. Non credo nell’aggregazione delle donne. Anzi, penso che per un senso di protezione che ci è stato inculcato sin da bambine tendiamo a proteggerci anche dai nostri simili. La cattiveria della donna non ha eguali“. E sulla polemica scoppiata nella scuole a causa delle minigonne Antonia ci fa una rivelazione importante. Ha infatti rivelato: “E’ successo anche a scuola di mia figlia. I ragazzi possono andare in canottiera e in pantaloncini corti. Ho chiamato poi la scuola per farmi inviare una circolare scritta. Il problema sta nella famiglia che dovrebbe insegnare l’educazione. Capisco che i ragazzi possano avere gli ormoni impazziti ma non gli insegna nessuno che le mani vanno tenute al loro posto e che gli occhi non dovrebbero cadere?“. Una chiacchierata interessante in cui Antonia ha dimostrato di essere non solo una grande attrice ma anche una donna che esprime con forza le sue idee.

Intervista esclusiva a Antonia Liskova, new entry nel cast de’ L’allieva 3

Antonia, sei la new entry di questa serie. Ci racconti un po’ il tuo personaggio?

Il mio personaggio rappresenta una ventata di aria fresca e vi anticipo che scombussolerà un po’ gli animi. Questo non è sempre un male perché le persone possono farsi delle domande diverse e mettersi in discussione. 

In questa stagione, il tuo personaggio entrerà in conflitto con Alice. Non pensi che a volte più che la mentalità maschilista il vero nemico delle donne siano le altre donne?

Penso che la solidarietà tra donne sia una questione complessa perché noi donne siamo complicate. Si tende come sempre ad esagerare. Anche i movimenti che sono nati in questi anni a difesa delle donne inevitabilmente sono caduti nella parte del torto. Le donne avvertono un bisogno di prevalere e sono fatte per competere. Ho delle amiche a cui voglio bene come fossero delle sorelle e facendo dei lavori diversi ci completiamo. Non credo nell’aggregazione delle donne. Anzi, penso che per un senso di protezione che ci è stato inculcato sin da bambine tendiamo a proteggerci anche dai nostri simili. La cattiveria della donna non ha eguali. 

Con Lino è stato un ritrovarsi visto che avevate lavorato sul set de “La Porta Rossa 2”. 

Nella serie con Lino ci sarà un po’ di competizione. Ci litigheremo Alice perché io cercherò di portarla sulla strada del successo e dell’indipendenza ma questo mio volere contribuirà ad allontanarla da Conforti. Cercherò però di far capire ad Alice che non deve abbandonare la sfera degli affetti per raggiungere il successo ma che deve decidere da sola. Alice inizierà a guardare il mio personaggio con profonda venerazione e il rapporto con Claudio vacillerà. In fondo il mio personaggio avrà una bellissima evoluzione. 

Non credi all’amicizia tra donne?

Credo all’amicizia tra donne anche se ho poche amiche. Non credo nei movimenti antiuomo e non sposo certe teorie drastiche. Non amo neanche le etichette. Non penso che “L’allieva” sia una serie femminista solo per il fatto che ci siano due donne protagoniste. Non è mai bello fare differenze. La società oggi vorrebbe che le donne lavorassero come se non avessero figli e che crescano i figli come se non lavorassero. Questi sono luoghi comuni che vanno abbattuti.

Cosa pensi della polemica sulle minigonne a scuola?

E’ successo anche a scuola di mia figlia. I ragazzi possono andare in canottiera e in pantaloncini corti. Ho chiamato poi la scuola per farmi inviare una circolare. Il problema sta nella famiglia che dovrebbe insegnare l’educazione. Capisco che i ragazzi possano avere gli ormoni impazziti ma non gli insegna nessuno che le mani vanno tenute al loro posto e che gli occhi non dovrebbero cadere?

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