“Inter. Due stelle sul cuore”, il film-evento che celebra il 20° Scudetto nerazzurro: intervista al regista Carlo A. Sigon

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Dal 19 al 25 settembre arriva nelle sale italiane “INTER. DUE STELLE SUL CUORE”, il film-evento che celebra il 20° Scudetto del Club nerazzurro attraverso immagini inedite, racconti e testimonianze esclusive e momenti indimenticabili che hanno accompagnato l’incredibile cavalcata verso la conquista della Seconda Stella.

“Inter. Due stelle sul cuore”, il film che celebra il 20° Scudetto nerazzurro

Il film è prodotto da Filmmaster, con la collaborazione di Red Joint Film e Inter Media House, diretto da Carlo A. Sigon ed è distribuito al cinema da Nexo Studios con Radio 105 come Radio Partner e con i media partner La Gazzetta dello Sport e Coming Soon. Un lungometraggio dedicato ai tifosi e agli appassionati di sport, dove gli spettatori sono trasportati in un viaggio entusiasmante e sorprendente che li proietta al centro dell’universo nerazzurro, nei luoghi che hanno plasmato la conquista del tricolore.

Il derby che ha sancito il traguardo più atteso apre un racconto che si espande nei luoghi simbolo dello Scudetto, ripercorsi con accessi esclusivi e contenuti inediti: dagli spalti al campo, dallo spogliatoio al centro sportivo di Appiano Gentile e all’Inter HQ per poi esplodere in tutte le strade di Milano invase durante le celebrazioni dei Campioni d’Italia.

A guidare gli spettatori ci saranno tutti i protagonisti della Seconda Stella, con testimonianze e contenuti inediti: da Mister Inzaghi a tutti gli eroi nerazzurri scesi in campo, dal Top Management a Legends. Accanto a loro tante celebrities del mondo del cinema, della musica e dello spettacolo, tra cui Gabriele Salvatores, Matilde Gioli, Luciano Ligabue, Rose Villain, che riveleranno come hanno vissuto l’incredibile cammino dei nerazzurri e quella giornata straordinaria.

Intervista al regista Carlo A. Sigon

“INTER. DUE STELLE SUL CUORE”, il film evento che celebra il 20° scudetto del club. Come è nata l’idea di questo film? 

“Le avvisagli che l’inter avrebbe vinto c’erano. Ho rischiato a fare le riprese prima della consacrazione. Con la partita con il Napoli avevamo capito che lo scudetto sarebbe arrivato. Non immaginavamo che sarebbe arrivato durante il derby”

Quali sono state le difficoltà durante la realizzazione? 

“Innanzitutto non sono una persona che deve avere tutto sotto controllo, i documentari in generale hanno una parte insondabile. In questo caso abbiamo girato senza sapere come sarebbe stato il prodotto finale. Sapevamo di avere elementi importanti a disposizione. È stata una cavalcata come quella dell’Inter. Sapevamo di avere a disposizione i calciatori ma non sapevamo quanto si sarebbero aperti e raccontati”. 

Come ha scelto chi doveva esserci e le location?

“Tutti quelli che hanno preso parte al progetto sono stati decisi con l’Inter, volevamo che tutti prendessero parte al progetto. Le location le abbiamo un po’ rincorse, come ha visto siamo andati anche in cima al Duomo. Abbiamo fatto di necessità virtù”

C’è un momento in cui si è emozionato particolarmente?

“Da tifoso un po’ tutti i giocatori, incontrarli, chiacchierare con loro. Da regista, in merito al lavoro sul campo, devo dire che è stato così caotico e spezzettato il lavoro che non hai molto tempo per emozionarti. L’emozione vera è arrivata durante il montaggio”

Nella realizzazione cosa non doveva mancare?

“Non poteva mancare il racconto più macolare, con le partite i goal. L’aspetto più umano non poteva mancare”

Progetti futuri? 

“Mi trasferirò in campagna vicino Lecce e li cominceremo con il mio socio a fare documentari e molti altri progetti”.

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