Flavio Insinna all’Eredità, nella stagione televisiva 2018/19: nuova querelle con Striscia la Notizia?

Flavio Insinna

Flavio Insinna nella nuova stagione televisiva 2018/19 condurrà il quiz preserale che fu di Fabrizio Frizzi, L’Eredità.

Fin qui tutto bene, se non fosse che il conduttore romano visti i suoi ultimi trascorsi non proprio idilliaci con Viale Mazzini, ma soprattutto con il pubblico, ha suscitato un bel pò di polemiche.

Flavio Insinna all’Eredità, Teodoli lo giustifica, Striscia la Notizia lo attacca

Proprio ieri martedì 19 giugno vi abbiamo comunicato in questo articolo quello che sarà il nuovo palinsesto autunnale di Rai 1 per la stagione 2018/19.

Atttraverso le dichiarazioni del Direttore di Rai 1 Angelo Teodoli, abbiamo appreso che Insinna andrà a sostituire la slot che fu del compianto Fabrizio Frizzi prendendo il timone de L’Eredità, quiz preserale della prima rete della tv di Stato.

Questo ha fatto storcere il naso a molti, e il direttore giustificando il conduttore romano ha fatto sapere:

Flavio è un ottimo professionista, un grande intrattenitore, ha dato molto alla Rai. In tutti i programmi a volte accadono momenti difficili dietro le quinte. Penso che Striscia abbia francamente esagerato.

La replica di Striscia la Notizia alle parole del Direttore di Rai 1

Beh, la replica di Antonio Ricci non si è fatta attendere: ha fatto sapere che Striscia non ha affatto esagerato elencando tutte le mancanze di Flavio Insinna e sottolineando che il conduttore romano sapeva perfettamente di essere “protetto” e “intoccabile” in Rai e che più volte ha fatto lo “smargiasso”.

Si aspettava il grande rientro, per ributtarlo in pista, visti i clamorosi flop dei suoi programmi passati, ed ecco la grande occasione!

Sara l’inizio di una nuova querelle? Questa volta – però – annunciata?

La replica di Striscia la Notizia ad Angelo Teodoli

[…] A proposito dell’intervista ad Angelo Teodoli pubblicata oggi su il Giornale, c’è un passaggio che non corrisponde assolutamente alla realtà. A proposito di Flavio Insinna a un certo punto il direttore di Rai Uno dice:

Flavio è un ottimo professionista, un grande intrattenitore, ha dato molto alla Rai. In tutti i programmi a volte accadono momenti difficili dietro le quinte. Penso che Striscia abbia francamente esagerato.

Ecco, francamente, Striscia non ha proprio esagerato. Basta rivedere il servizio di mercoledì 31 maggio 2017 (si trova sul sito www.striscialanotizia.it insieme a tutti gli altri servizi sul caso Insinna) che dimostra chiaramente le vere ragione dell’ira del conduttore: nulla a che vedere con un comprensibile (anche se non scusabile) “sbrocco” in un momento di stress, piuttosto la rabbia per un “taroccamento” non riuscito del risultato finale del programma.

Affari Tuoi un taroccamento ai danni dei telespettatori?

Da sempre la Rai cerca di far passare quello di Insinna come uno sfogo (magari esagerato) dietro le quinte, ma quello che Striscia ha mostrato è altro: è il taroccamento, l’inganno ai danni dei telespettatori

[…] Insinna sapeva di essere un intoccabile in Rai. In studio infatti invitava, con l’arroganza di chi si sente protetto dall’alto, pubblico, maestranze, collaboratori a fare quello che volevano con la Rai:

Per me potete mandà i video, i telefonini, le cose, quello che ve pare. Per me potete mandare i messaggi a Leone, alla Rai, dicendo “è cattivo”, fate come vi pare. Siete solo dei sorci che parlate dietro.

Flavio Insinna come The Untouchables?

Il conduttore dei pacchi dimostrava così di sapere benissimo che c’era chi registrava, chi si lamentava con viale Mazzini, chi era infastidito dalla sua violenza verbale. Ma sapeva che in Rai nessuno avrebbe alzato un dito contro di lui, come continua a succedere anche se non si è mai scusato ufficialmente con la concorrente che ha offeso.

Ma forse questo avviene perché, come dice Teodoli, Insinna «ha dato tanto alla Rai». Noi non sappiamo che cosa Insinna abbia dato, di certo non ha dato ascolti e successi.

Affari tuoi è stato chiuso (ben prima dello scandalo sollevato da Striscia), per gli ascolti deludenti. Prima c’era stato il fallimento di Il grande match, la trasmissione sugli Europei di calcio, di cui Aldo Grasso ha scritto sul Corriere della Sera:

«C’è uno in camicia bianca, scalmanato, che parla come un ossesso, non la smette mai e tratta i suoi ospiti come fossero dei pacchi da aprire».

E, ancora, Dieci cose, il varietà del sabato sera di Raiuno ideato da Walter Veltroni, che ha raggiunto la media molto poco lusinghiera dell’11,49% di share. Come ha scritto Nanni Delbecchi su Il Fatto Quotidiano, «Dieci cose si è rivelato un elefante (nei costi), ma anche un topolino (negli ascolti)». E ci stavamo per dimenticare dell’ultimo La strada senza tasse. Anzi ce ne siamo già dimenticati.

Insomma, Striscia non ha proprio esagerato: se avesse voluto farlo avrebbe dato seguito ad altre e più gravi segnalazioni. Non l’ha fatto, per pudore. Pudore che evidentemente difetta a Teodoli. Perché è chiaro che Insinna ha diritto di lavorare, ma è meno comprensibile che i suoi santi in paradiso, a cominciare da Teodoli, si ostinino a farlo passare per vittima.

Quando, semmai, le vittime sono le maestranze che hanno lavorato con lui. E che la Rai non ha mai difeso“.

E voi cari lettori da che parte State? Pensate che Insinna sia una vittima oppura ha ragione Striscia? Siete contenti che Insinna prenderà il posto del caro Fabrizio Frizzi?

LASCIA UN COMMENTO

Please enter your comment!
Please enter your name here