Dopo 30 anni ha deciso di togliersi la maschera mettendosi a nudo. La scrittrice Susanna Tamaro aveva parlato della sua malattia, la sindrome di Asperger, nel libro “Il tuo sguardo illumina il mondo”. Ora Susanna è diventata protagonista del documentario “Inedita” diretto da Katia Bernardi e presentato in anteprima alla Festa del Cinema di Roma. Un ritratto intimo e profondo in cui la scrittrice ha voluto sfatare tanti luoghi comuni sulla sua persona.
La vita di Susanna Tamaro diventa un film
Bersagliata per anni dalla critica letteraria e non solo, la Tamaro si è sempre sottratta alle etichette. Noi di SuperGuida TV abbiamo partecipato alla conferenza stampa di presentazione. La regista Katia Bernardi ha rivelato che ci sono voluti tre anni di lavoro: “Ci sono voluti tre anni di lavoro per costruire il film perché volevo essere delicata e rispettosa della sua sfera privata. I tempi lenti sono serviti a instaurare un rapporto di fiducia e di amicizia. Abbiamo tante cose in comune, io abito al limitar del bosco, lei in campagna, entrambe siamo appassionate di insetti”.
Noi di SuperGuida TV abbiamo chiesto a Susanna Tamaro se questo progetto possa rappresentare un ripensamento rispetto alla sua decisione di qualche anno fa di ritirarsi dalla vita pubblica. Lei risponde: “Ho subito una campagna stampa di odio per anni, da parte di tutti, destra e sinistra, cattolici e buddisti. Questa denigrazione ossessiva ha lasciato un’immagine pessima di me in Italia. Ci sono addirittura persone che mi insultano per strada. Ho deciso dal 2019 di ritirarmi dalla vita pubblica perché non ce la faccio fisicamente e mentalmente a sostenerla, ma continuo a scrivere e questo film è un modo per offrire alle persone la verità su di me”.
La scrittrice si è equiparata poi a Lucio Battisti: “Sono stata attaccata perché sono una persona innocente, senza malizia”. Susanna pratica le arti marziali e le consiglia alle donne per l’autodifesa. A proposito di femminicidio, la scrittrice spiega che a mancare oggi è l’educazione: “Contro il femminicidio c’è bisogno di un’opera di educazione, le donne si fidano troppo, impariamo a difenderci in tutti i sensi”.
Katia Bernardi ha poi raccontato di aver voluto girare il film dal punto di vista di Susanna: “Ho utilizzato il macro, per riprendere immagini di dettagli, perché lei parte sempre dal piccolo e ho cercato di usare il suo sguardo sul mondo. Fino all’esperimento pop sull’identità sessuale con i travestimenti. Spesso è stata scambiata per un ragazzo e addirittura sbattuta fuori dal bagno delle donne. La sua androginia l’ha resa difficile da catalogare. Susanna ama il travestimento e ha tanti costumi, da cowboy, da motociclista”.
Susanna Tamaro ha vissuto un’infanzia difficile ma la scrittura è stata la sua salvezza. Nel film, racconta di essersi aggrappata alle parole per comprendere il senso della vita. Un incontro importante è stato quello con la collega Roberta Mazzoni con cui Susanna vive da oltre 30 anni. Lei ha ammesso: “Se non l’avessi incontrata sarei finita in Africa a aiutare i bambini o mi sarei ammazzata. Roberta mi ha permesso avere una protezione al 100% grazie alla quale ho potuto scrivere. Ha messo ordine nella mia vita”.
Susanna ha scoperto solo di recente di essere affetta dalla sindrome di Asperger. Una malattia che le ha provocato incomprensioni spaventose: “Ho sofferto fin dall’infanzia per l’Asperger e la disforia di genere suscitando incomprensioni spaventose. Capivo che era una cosa neurologica ma non riuscivo ad avere una diagnosi precisa che è arrivata solo di recente. Io avrei il carattere aperto di Gianni Morandi, ma il mio sistema nervoso non mi permette di fare una vita normale. Sono goffa, socialmente inadeguata, come Peter Seller in Hollywood Party. E allora meglio stare a casa con le api”.
Inedita ci racconta così una donna davvero fuori dagli schemi, piena di passioni, capace di slanci e pose buffe, cintura nera di arti marziali, entomologa, collezionista di biciclette, sciatrice, canoista, pittrice, tiratrice al poligono, agricoltrice ed apicultrice. Il film andrà in onda su Rai 5 il prossimo 27 dicembre alle ore 21.30.