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Il Re, Luca Zingaretti sbarca su Sky in un prison dramma: “Il mio Bruno si fa Dio in carcere”

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Presentata a Roma alla presenza del cast e del regista Giuseppe Gagliardi la nuova serie tv Sky Original “Il Re” che racconta del carcere di San Michele a Trieste tra omicidi e rivolte.

Il Re su Sky

Presentazione in grande stile a Roma per Il Re, la nuova serie tv Sky Italia Original in cui il re della fiction italiana Luca Zingaretti passa alla pay tv interpretando il direttore del carcere San Michele di Trieste, Bruno Testori. Un personaggio molto diverso da quelli interpretati in passato dall’iconico commissario Montalbano, come ha sottolineato lo stesso Luca Zingaretti in un incontro con la stampa: “Per un attore è un regalo interpretare un ruolo di questo tipo, da tempo volevo lavorare con Sky che è la società che ha cambiato i tempi del racconto televisivo. Mi sento come il protagonista di Apocalypse Now, che intraprendendo il suo viaggio facendolo diventare un ossessione tale da perdere se stesso e la sua vita”.

Proprio quando gli si chiede se è felice con un “cattivo” così di essersi lasciato alle spalle Montalbano l’attore conferma nuovamente che quello è per lui un capitolo, seppur meraviglioso, ormai chiuso: “Mi riesce veramente difficile trovare una comparazione con Montalbano, lui è una maschera e un trucco che un autore ha inventato per raccontare la sua versione della vita. Lì è stato fatto un grande sforzo per rendere credibile una fiaba. Noi qui raccontiamo una realtà cruda, non esistente ma ancorata alla realtà. Voglio dire ancora a voce alta di aver vissuto un’esperienza con il personaggio di Andrea camilleri volontariamente lunga, la ricomincerei domani ed è stata una cavalcata trionfale. Abbiamo conquistato pubblico e mercati impensabili, quindi non c’è nessun desiderio di volerlo dimenticare. Semplicemente ho chiuso un’esperienza perché degli amici sono venuti a mancare, dei complici e quindi l’abbiamo chiusa. Questo progetto è partito anni fa e non ha nulla a che vedere con la fine della mia esperienza in Montalbano”.

Un dilemma quello del confronto tra giustizia e polizia sempre caldo, reso qui ancora più attuale dalla presenza di Bruno Testori che sembra più che un re a volte addirittura un dio nel carcere: “Le leggi non possono contemplare tutte le sfumature dell’umanità, un po’ come le leggi della scienza che sono Valide quando accolgono il maggior numero possibile di risposte. Bruno decide di farsi dio e di sostituirsi al giudice. Lui si è innalzato al quarto grado di giudizio, la sua è una degenerazione del pensiero”, una deriva resa quasi inarrestabile dall’addio dell’amata moglie qui interpretata da Barbara Bobulova: “Lui ha perso la donna che ama che era un po’ come la bussola della sua vita, la figlia ha affrontato il dramma della malattia quindi la sua ossessione lo ha divorato facilmente”.

La regia de Il Re è affidata a Giuseppe Gagliardi, che già per Sky diresse la trilogia 1992-1993-1994: Raccontare le dinamiche del potere all’interno del carcere, la cosa più intrigante all’interno del progetto era questa cosa qui. La possibilità di un personaggio così ben definito, il direttore di un carcere, la sfida era levarlo dal cliché e dalla bidimensionalità. Dovevamo renderlo un uomo che fa quel tipo di lavoro con delle dinamiche. Volevamo cercare la tridimensionalità dei personaggi in un contesto preciso, l’impotenza dell’architettura stessa che crea alienazione. Abbiamo usato anche delle lenti per deformare i volti dei personaggi”.

Accanto a Luca Zingaretti nel ruolo del direttore Bruno Testori, Isabella Ragonese in quelli di un’agente della polizia carceraria del San Michele assente in conferenza per via di un impegno sul set, ma presente c’era Anna Bonaiuto che interpreta il pubblico ministero che indaga sulla rete di illeciti e connivenze che fanno capo a Testori: “La mia è una donna che ha rinunciato alla sua vita privata per seguire la sua vita lavorativa, poi le donne devono faticare di più per arrivare. Quello che a me è piaciuto di questo personaggio è che in realtà è anche una spiritosa, sarcastica ed irritante. Questa sua follia, questo suo istinto lo porta poi con molta fatica a raggiungere dei risultati. Un attore fa questo lavoro per il piacere, il primo è che ti piaccia il personaggio ed il testo. Ho detto di sì subito perché mi sembrava che non avesse nulla di sentimentale, consolatorio, estremo per certi versi. Non ho pensato ad altri personaggi visti, casomai ho pensato di più a certe persone che conosco realmente come giudici e magistrati”.

Giorgio Colangeli è invece il comandante, grande amico di Testori, che viene ucciso dando il via ai fatti della serie: “C’è una giustificazione che è funzionale, l’avrebbe fatta comunque dato il ruolo. Sono fiero, una parola che fa parte del mio personaggio, di aver fatto parte di un’impresa colossale. Se si pensa a tutta la logistica dietro alle cose fatte sul set questo è bellissimo”, mentre come detto Barbara Bobulova è l’ex moglie di Testori: “Gloria rappresenta il lato intimo di Bruno, ovviamente questo lato viene fuori quando viene fuori questa relazione. Siamo tre donne tutte diverse, il mio personaggio è per lui una bussola. Tanti errori che lui fa accadono perché ha perso la sua bussola”

Il Re debutterà il 18 marzo su Sky Atlantic e in streaming su NOW (e sarà sempre disponibile on demand) IL RE, fra i primi prison drama italiani, con Luca Zingaretti. Una produzione Sky Studios con Lorenzo Mieli per The Apartment e con Wildside, entrambe società del gruppo Fremantle, in collaborazione con Zocotoco.

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