Il Paradiso delle Signore, rischia la chiusura del set? Una clamorosa battaglia legale incombe sulla soap di Rai 1

paradiso cast 2020

Problemi in vista per Il Paradiso delle Signore, la soap di Rai 1, arrivata alla quinta stagione e che tiene compagnia tutti i pomeriggi dal lunedì al venerdì’ alle 15.55 subito dopo il programma di intrattenimento “oggi è un altro giorno”.

Guai in vista per la soap di Rai 1 il Paradiso delle Signore: il set rischia la chiusura

La soap opera di Rai 1 è finita nella lente di ingrandimento del Tribunale amministrativo del Lazio. Il motivo? Pare che il set della popolare soap di Rai 1, che tiene incollati quasi due milioni di telespettatori, pari ad uno share del 15%, pare abbia un set abusivo. Cosa significa? La soap viene registrata all’interno del Parco di Veio, in un’area che è riserva naturale.

Il Comune di Roma e l’Ente Parco da due anni hanno disposto la demolizione della struttura ma pare che ora i tempi siano maturi, affinchè si proceda con la demolizione, dal momento che i giudici hanno dato ragione, al Comune, respingendo il ricorso presentato dalla Videa Studios spa, la società proprietaria degli studi cinematografici.

Le parole di Giannandrea Pecorelli, produttore del Paradiso delle Signore

Raggiunto da il Messaggero, Giannandrea Pecorelli, produttore della serie con la sua Aurora Tv dichiara: “Non ne sapevamo nulla, ci è stato detto che i permessi per costruire il set erano in regola”. Dichiarazione, questa, avallata anche dalla sentenza che non menziona né la casa di produzione né Viale Mazzini.

La visione dei giudici rispetto alle sovrastrutture, “permanenti” costruite abusivamente

Ma i giudici, contestano le opere tra cui tensostrutture, camerini, container, magazzini, servizi, una piscina fuori terra, gazebo: “Rappresentano un intervento, all’interno del Parco di Veio, di notevolissime dimensioni, da considerarsi unitario, composto da opere tutte funzionalmente volte alla produzione di una serie televisiva in onda da anni e ormai giunta alla quinta stagione”. Tutte aggiunte che hanno alterato la riserva naturale in modo “permanente”.

La posizione della Società di produzione Videa

E’ invece di altro parere la società di produzione Videa che – assistita dal professor Federico Tedeschini – precisa: “Non si tratta di manufatti stabili, ma smontabili. Il set esisteva già e Videa si è limitata ad acquistarlo. Si trova oltretutto in una parte del Parco degradata, dove altri manufatti sono stati condonati. L’Ente dovrebbe provvedere ad una perimetrazione del Parco. Faremo valere queste ragioni di fronte al Consiglio di Stato, che ha già sposato la nostra tesi nella fase cautelare”.

Come andrà a finire? Chi la spunterà? Di certo gli affezionati della soap che la seguono puntualmente con molto affetto non saranno d’accordo su una ipotetica chiusura del set e quindi della soap. Staremo a vedere i nuovi sviluppi.

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