Incredibile ma vero: uno dei romanzi più celebri del nostro tempo, nato dalla penna dello scrittore Umberto Eco, diventerà presto una serie tv!
Dal romanzo al film
Mi riferisco – come avete avuto modo di leggere dal titolo di questo post – a “Il nome della Rosa”. Il monaco francescano Guglielmo da Baskerville (protagonista indiscusso del romanzo) ha tuttavia assunto le sembianze dell’affascinante e talentuoso Sean Connery grazie alla trasposizione cinematografica del 1986.
A Jean-Jacques Annaud, infatti, il merito di aver diretto la magistrale versione cinematografica di 31 anni fa.
E ora la Serie
Le avvincenti indagini del saggio e astuto Guglielmo, dunque, rivivranno sul piccolo schermo. Le riprese, a quanto pare, partiranno già dal gennaio 2018 presso gli studi di Cinecittà. Sarà l’italiano Giacomo Battiato a dirigere gli otto attesissimi episodi.
Budget da circa 27 milioni di dollari per la serie tv che sarà prodotta da Matteo Levi e Carlo Degli Esposti. Dopo la prima stagione de “I medici – Masters of Florence”, la Rai continua a volare alto ed a puntare verso produzioni di respiro internazionale.
In questo caso, infatti, gli studi Rai hanno deciso di realizzare la serie tv in co-produzione con la Wild Bunch.
Una chicca: Andrea Porporati e Nigel Williams hanno firmato l’adattamento supervisionato da Umberto Eco. La sceneggiatura della predetta serie tv, infatti, è stata approvata dallo stesso scrittore poco prima della sua morte (avvenuta il 19 febbraio del 2016).
Potenziale cast della serie tv
Voci sempre più insistenti parlano di John Turturro nei panni del monaco Gugliemo da Baskerville (che, nel dodicesimo secolo, investiga su una serie di misteriosi decessi avvenuti in un’abbazia benedettina nel Nord Italia).
Ad interpretare il novizio benedettino Adso Da Melk, invece, l’attore Damien Hardung. L’Inquisitore Bernardo Gui (antagonista del romanzo), infine, verrà impersonato da Rupert Everett.
Un cast stellare, insomma, per questo esperimento mediatico di tutto rispetto.
Una scommessa in grado di entusiasmare tutti coloro che, da quando hanno posato gli occhi sulla prima pagina del romanzo, ne hanno amato la storia, i personaggi ed l’avvincente finale.
Puntiamo su storie che appartengano non solo all’Italia, ma anche al mondo.
ha detto Eleonora Andreatta, responsabile di Rai Fiction.
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